Il Filo Nascosto che unisce Moda e Cinema

Il Filo Nascosto che unisce Moda e Cinema

Di Filippo Magnifico

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CINEMA & MODA

Il mondo del cinema e quello della moda sono complementari, si nutrono a vicenda e procedono lungo strade parallele che non si incontrano ma si esibiscono in un costante testa a testa che vede, di volta in volta, il primo influenzare il secondo, il secondo influenzare il primo. E questo accade sul set ma anche nella vita reale.

Il look di un personaggio ci aiuta ad identificare il suo carattere, la sua personalità, ci offre modelli a cui possiamo ispirarci nella vita reale. A partire dagli anni ’30, con la nascita dello star system di Hollywood, il mondo della settima arte ha iniziato ad infiltrarsi in maniera silenziosa nella vita di tutti i giorni, proponendoci idoli, icone di stile entrate a far parte dell’immaginario comune.

La figura del costumista è diventata centrale proprio in quel periodo, raggiungendo verso la fine degli anni ’40 un ruolo di primo piamo con l’istituzione del Premio Oscar per i Costumi. Quel momento ha rappresentato una vera e propria rivoluzione del sistema cinematografico. Prima erano gli stessi attori a decidere il loro guardaroba (o nel caso dei film in costume, le sartorie teatrali), ma il loro gusto – talvolta discutibile – aveva dovuto cedere il passo a quello ben più competente dei costumisti. E in alcuni casi degli stilisti.

Esiste, infatti, una netta distinzione tra costumista e stilista, che risiede principalmente nel fatto che il primo lavora in funzione del film, realizzando abiti che sono veri e propri oggetti scenici e che quindi devono rispondere sia alle regole della moda che a quelle del cinema.
Uno stilista, però, può benissimo adattare il suo genio alle esigenze di un copione. Moltissimi sono gli esempi presenti sul grande schermo, Jean-Paul Gaultier per il film Il quinto elemento, Gianni Versace per Dredd – La legge sono io e così via.

CINEMA DI MODA

La moda influenza il cinema e viceversa, quindi, ma è sempre la moda ad influenzare le nostre vite. La settima arte si è più volte divertita a parlare de mondo delle passerelle, delle grandi firme, ridicolizzandolo e portando alla ribalta i suoi lati più oscuri, come nei casi di Zoolander, Il Diavolo veste Prada e, perché no, Sex and the City, icona glamour di intere generazioni di spettatori.

Un caso a parte si potrebbe identificare in Tom Ford, stilista che dopo aver rilanciato la maison Gucci negli anni ’90 ed essere diventato un vero e proprio guru della moda ha deciso di tentare – con gran successo – la carriera cinematografica. Era già apparso nel già citato Zoolander, è vero, e ha donato a James Bond il suo stile unico curando gli abiti del personaggio dal 2008 in poi, ma con A Single Man è riuscito a dare un’ulteriore dimensione al suo talento.

Per certi versi diverso è il più recente caso di Paul Thomas Anderson, che per sua stessa ammissione non era mai stato particolarmente attratto dal mondo della moda ma ha lo stesso deciso di renderla il tema portante della sua ultima fatica, Il Filo Nascosto.
L’indiscutibile gusto per la rappresentazione visiva di Anderson ha trovato un terreno più che fertile in questa pellicola, che racconta la storia di uno stilista, Reynolds Woodcock, magistralmente interpretato da Daniel Day-Lewis. Una storia intensa, all’insegna dell’amore morboso e dell’ossessione, nei confronti della vita e dell’amore.

CINEMA DI VITA

L’universo della moda occupa un ruolo centrale ne Il Filo Nascosto, a cominciare dal titolo, Phantom Thread, un riferimento diffuso a Londra nell’Era Vittoriana per raccontare il lavoro fatto dalle sarte, costrette a lunghe ore di fatica in condizioni miserabili, che le lasciavano esauste fisicamente e psicologicamente. Ma il “filo fantasma” è anche un riferimento alle nostre vite, a quella forza esterna che influenza le nostre azioni facendoci credere di avere sempre il controllo.

Non è forse questa l’essenza stessa del mezzo cinematografico? Conduce i suoi protagonisti lungo un sentiero prestabilito, lasciando loro l’illusione di essere padroni del loro destino e allo stesso tempo è in grado i imporsi come rivoluzione culturale, influenzando la nostra esistenza come spettatori.

Reynolds Woodcock è una figura immaginaria, che però trae la sua ispirazione dal famoso stilista spagnolo Cristobal Balenciaga (“il maestro di tutti noi” come ha detto Christian Dior), che durante la sua carriera ha vestito la famiglia reale e tutta l’aristocrazia spagnola e che in questo caso è stato trasportato nella Londra del dopoguerra. Le sue opere sono state create per il grande schermo dal costumista Mark Bridges, che per questo film ha ottenuto una più che meritata nomination all’Oscar (sei in tutto le candidature, tra cui anche Miglior Film e Migliore Attore).

La missione di Bridges è stata quella di aiutare la narrazione attraverso gli abiti, che dovevano esprimere al meglio il carattere dei personaggi. Un’impresa ovviamente riuscita, soprattutto nella caratterizzazione di Reynolds Woodcock, in grado di esprimere estrema eleganza unita ad una nevrosi di fondo, particolarmente inquietante in certi momenti della storia.

Perché se c’è una cosa che il cinema ci ha insegnato è che l’abito fa il monaco. Non è così nella vita reale, almeno non sempre, ma un bel vestito può aiutarci ad esaltare la nostra personalità, diventando un biglietto da visita che colpisce l’occhio prima di ogni altra cosa.

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Il Filo Nascosto è ambientato nella fascinosa Londra del dopo guerra negli anni ’50, e racconta la storia del rinomato sarto Reynolds Woodcock (Daniel Day-Lewis) e di sua sorella Cyril (Lesley Manville). I due sono al centro della moda britannica, realizzando vestiti per la famiglia reale, star del cinema, ereditiere, debuttanti e dame sempre con lo stile distinto della casa di Woodcock.
Le donne entrano ed escono nella vita di Woodcock, dando ispirazione e compagnia allo scapolo incallito, fino a quando non incontra una giovane e volitiva donna, Alma (Vicky Krieps), che presto diventa parte della sua vita come musa ed amante. La sua vita attentamente “cucita su misura”, una volta così ben controllata e pianificata, viene ora stravolta dall’amore.

Nel cast troveremo anche Lesley Manville (Maleficent), Camilla Rutherford (The Darjeeling Limited) e Vicky Krieps (A Most Wanted Man). L’uscita del film è prevista per il 22 Febbraio.

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