Abbiamo finalmente saputo martedì scorso quali film, attori e tecnici concorrono per il più prestigioso premio cinematografico a livello mondiale, l’Academy Merit Award (più volgarmente Oscar): ma quali sono invece i nomi che avremmo voluto vedere nella lista delle nomination, ma che non sono stati considerati dalla Academy? Quali i film che eravamo sicuri avrebbero ricevuto un riconoscimento nella nomination in determinate categorie, e perché? Il nostro speciale cita quelle che a nostro avviso sono le più meritevoli esclusioni dalle nomination del 2018, quei film o quegli artisti che forse solo per un soffio non ce l’hanno fatta!
MIGLIOR FILM – UN SOGNO CHIAMATO FLORIDA
La pellicola di Sean Baker, ambientata in un motel tanto vicino a Disneyworld quanto lontano dalle sue atmosfere spensierate, vede Willem Dafoe (l’unica nomination che il film si è aggiudicata) testimone del dramma di una donna incapace di salvare sé stessa e la sua figlioletta dalla miseria. Uno dei film più “potenti” della stagione secondo molti critici d’oltreoceano, ma che non è riuscito ad emergere fra le nomination.
MIGLIOR FILM – THE BIG SICK
Potrebbe vincere nella categoria Miglior Sceneggiatura Originale, ma The Big Sick non ha portato a casa la nomination per il Miglior Film. La commedia romantica che ha conquistato gli Stati Uniti, fra biopic e politicamente scorretto.
MIGLIOR FILM – I,TONYA
Il biopic sulla vita della pattinatrice Tonya Harding, protagonista di un terribile fatto di cronaca negli anni ’90, non ha convinto la Academy, anche se la performance di Margot Robbie si è aggiudicata la nomination come Migliore Attrice Protagonista (e con lei Alison Janney, favorita per la categoria Miglior Attrice non Protagonista).
MIGLIOR FILM – MOLLY’S GAME
Molly’s Game racconta la vera storia di Molly Bloom, da sciatrice olimpica a organizzatrice di un immenso giro di poker clandestino. Un’occasione sfumata per l’esordio alla regia di Aaron Sorkin, già premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura non Originale grazie a The Social Network (e qui in ogni caso alla sua terza nomination in tale categoria).
MIGLIOR FILM – MUDBOUND
Netflix ha tenuto le dita incrociate fino alla fine, ma non è riuscita ad aggiudicarsi la sua prima nomination nella categoria Miglior Film. Tutt’altro che una delusione in ogni caso, viste le 4 nomination che Mudbound ha ottenuto, fra cui quello per la Miglior Sceneggiatura non Originale e quello per Mary J. Blige in veste di Miglior Attrice non Protagonista.
MIGLIOR FILM – WONDER WOMAN
Un altro “primato” sfumato: Wonder Woman era per molti sicuramente destinato ad entrare nella storia come il primo cinecomic ad aggiudicarsi la nomination per il Miglior Film. Doppia delusione quindi per i fan della amazzone DC Comics: non solo snobbata nella categoria, ma anche in tutte le altre.
MIGLIOR REGIA – STEVEN SPIELBERG per THE POST
Una delle esclusioni più eclatanti per uno dei registi che nella sua carriera ha collezionato ben 7 nomination nella categoria, quasi un record nella storia degli Oscar. Ma con solamente 5 slot disponibili, l’Academy ha deciso di premiare altri nomi, sicuramente anche loro meritevolissimi.
MIGLIOR REGIA – LUCA GUADAGNINO per CHIAMAMI COL TUO NOME
Nonostante 4 nomination in altrettante categorie (fra cui Miglior Film), il nostrano Luca Guadagnino non riesce a guadagnarsi la sua prima nomination per la regia. L’appuntamento potrebbe solamente essere rimandato però, se con il suo remake di Suspiria in arrivo Guadagnino riuscirà a ripetere il successo di Chiamami col tuo Nome.
MIGLIOR REGIA – MARTIN MCDONAGH per TRE MANIFESTI AD EBBING, MISSOURI
Anche il regista di uno dei film favoriti alla vittoria è stato snobbato dalla Academy: potrebbe ripetersi quest’anno la rara situazione in cui una pellicola che riesca ad accaparrarsi il premio come Miglior Film non abbia visto il suo regista neanche essere preso in considerazione, come accadde ad esempio per Argo (regia di Ben Affleck) nel 2013.
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE – THE POST
The Post porta sul grande schermo la vera storia di alcuni giornalisti del Washington Post “ribellatisi” al governo Nixon in virtù della libertà di stampa; ma insieme, si pone anche come una critica a determinati ambienti elitari americani moderni. Non abbastanza per la Academy, che non ha premiato il film con una nomination per la Miglior Sceneggiatura non Originale che forse sarebbe stata più meritata di altre.
MIGLIOR FILM STRANIERO – OLTRE LA NOTTE
Il film che la Germania ha candidato come papabile nomination agli Oscar nella categoria Miglior Film Straniero è un thriller che racconta la vicenda di una donna (interpretata da Diane Kruger) votata anima e corpo alla vendetta verso gli assassini della sua famiglia. Lascia interdetti la mancata nomination della Academy dopo la vittoria della pellicola ai Golden Globe nella medesima categoria, anche alla luce delle tematiche anti neo-naziste efficacemente affrontate dalla stessa.
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA – GAL GADOT in WONDER WOMAN
Potentissima nella sua performance e già completamente iconica, Gal Gadot è una Wonder Woman spettacolare. In una annata “più debole” avrebbe forse ottenuto un giusto riconoscimento, ma con le performance femminili di quest’anno purtroppo non non ha avuto da subito alcuna possibilità. Potremmo però sperare nel sequel…
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA – JESSICA CHASTAIN in MOLLY’S GAME
Forse la migliore performance della carriera di Jessica Chastain, ma purtroppo non abbastanza per i membri della Academy: la terza nomination di Jessica dovrà attendere ancora.
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA – JAMES FRANCO in THE DISATER ARTIST
Nonostante la vittoria ai Golden Globes, James Franco non ha ottenuto la nomination come miglior attore per il suo The Disaster Artist, forse complici le accuse sollevate contro di lui tramite il Los Angeles Time. Il film concorre comunque nella (sola) categoria Miglior Sceneggiatura non Originale.
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA – TOM HANKS
E’ dal 2001 (con Cast Away uscito l’anno precedente) che Tom Hanks, pur essendo uno degli attori più celebrati ed ammirati al mondo, non viene preso in considerazione dalla Academy. Per la sua sesta nomination, anche Hanks dovrà aspettare ancora un po’.
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA – ARMIE HAMMER
Chiamami col tuo nome non riesce a far emergere i suoi attori non protagonisti (a fronte della candidatura di Timothée Chalamet, favorito subito dopo Gary Oldman per la categoria Miglior Attore Protagonista), lasciando a bocca asciutta sia Armie Hammer che Michael Stuhlbarg. Anche in questo caso, l’indisponibilità di slot in eccesso ha portato alla ovvia esclusione di alcuni nomi, ma siamo sicuri che la decisione in sede di votazione sia stata soffertissima.
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