Il terzo capitolo delle avventure canore delle Bellas cambia totalmente ambientazione e tenta nuovi percorsi drammaturgici per rinfrescare la formula che tanto successo ha avuto con i due precedenti episodi. Ambientato quasi interamente sulle coste balneari della Spagna e della Francia, il film diretto da Trish Sie (Step Up All In) punta tutto sulla musica e le performance canore delle attrici, legando le esibizioni tra loro attraverso una sceneggiatura che è poco più di un canovaccio. Uno sviluppo più accurato della narrazione e dei personaggi avrebbe permesso soprattutto ad attori di contorno come John Lithgow o Ruby Rose di lasciare un segno maggiore sul film, mentre con a disposizione poche scene e personaggi non approfonditi non arrivano ad incidere quanto avrebbero potuto. E’ un peccato perché d’altra parte Pitch Perfect 3 tenta anche variazioni sul tema piuttosto divertenti come quella dell’action-movie, come ad esempio nella sequenza che apre il film e che viene poi ripresa nel prefinale.
Quello che ovviamente rende Pitch Perfect 3 meritevole di essere visto è la musica. Ce n’è tanta, ottimamente ri-arrangiata, re-mixata e soprattutto eseguita da Anna Kendrick e le altre protagoniste del film. Il montaggio perfettamente scandito contribuisce a rendere le performance emozionanti, sia quelle di gruppo che i momenti in cui le attrici si esibiscono da sole. La riproposizione di molti successi del pop-rock contemporaneo consente all’operazione di confermare l’appeal presso il pubblico più giovane.
Per quanto riguarda le interpretazioni del gruppo di attrici protagoniste, ognuna di essere continua a risultare briosa e carismatica, con menzioni particolari per Brittnay Snow e soprattutto Hailee Steinfeld, che continua a sviluppare film dopo film una presenza scenica fuori dal comune. Anna Kendrick e Rebel Wilson pur senza distinguersi rispetto ai precedenti film sono comunque efficaci nei rispettivi “tipi fissi”.
Rispetto alla freschezza e all’inventività del primo Pitch Perfect e del sequel, probabilmente questo terzo capitolo è un passo indietro, in quanto non si rivela altrettanto brioso. Rimane però un prodotto di intrattenimento più che appetibile per il pubblico più giovane, pieno di brani musicali destinati a rimanere dell’orecchio dello spettatore ed essere canticchiati nei giorni a venire. Per una serata all’insegna della spensieratezza e dei buoni sentimenti può bastare.
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