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Nella mente del regista Otto Bathurst (Peaky Blinders) Robin Hood è un rivoluzionario anarchico militarizzato e questa sua versione sarà quella che vedremo sul grande schermo nel film interpretato da Taron Egerton il prossimo anno:
“Non diventi una leggenda per 800 anni se rubi delle borse contenenti denaro da chi è più ricco per darle ai poveri. Nella mia mente Robin Hood era questa sorta di rivoluzionario anarchico militarizzato, un pensatore libero, uno che cerca la verità. E più mi sono addentrato nella storia e più è stato sconvolgente come tutto questo sia profondamente rilevante in merito a quanto sta accadendo adesso nella società”.
Ma un altro Robin Hood? E’ proprio necessario? E’ la stessa domanda che si è fatto anche il protagonista quando è stato approcciato per il ruolo dopo il primo Kingsman.
“[Ma] Otto mi ha detto che voleva fare qualcosa che fosse completamente revisionista, qualcosa che non fosse legato all’universo medievale. Il primo atto del film, le scene delle crociate in Siria, sono state scritte come qualcosa tratto da The Hurt Locker.
E’ stato fantastico ed è stato abbastanza per convincermi”.
Quindi gli accenti, i costumi e la colonna sonora non saranno limitati dal contesto storico.
Il resto del cast è composto da Jamie Dornan (Will Scarlet), Eve Hewson (Lady Marian), Ben Mendelsohn (lo sceriffo di Nottingham) Ian Peck, Josh Herdman e Paul Anderson. La regia è stata affidata a Otto Bathurst, acclamato regista televisivo inglese che ha diretto – fra gli altri – tre episodi di Peaky Blinders e uno di Black Mirror (il primo, The National Anthem). Tra i produttori figura Leonardo DiCaprio con la sua Appian Way.
Robin Hood verrà distribuito nelle sale americane il 18 settembre 2018.
Fonte EW
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