Netflix ha annunciato che la seconda stagione di Giorno per giorno uscirà sulla piattaforma on-line il prossimo 26 gennaio, e ha pubblicato un video dove il cast reinterpreta la sigla dello show originale.
Giorno per giorno, nota in inglese come One Day at a Time, è infatti il remake dell’omonima sit-com creata da Whitney Blake e Allan Manings, in onda sulla CBS dal 1975 al 1984: Bonnie Franklin interpretava la protagonista Ann Romano, madre divorziata che vive con le figlie Julie e Barbara, e si trasferisce a Indianapolis per lavorare in un’agenzia pubblicitaria. Le premesse di questo remake sono simili, ma gli sceneggiatori Gloria Calderon Kellett e Mike Royce mutano il contesto culturale, poiché la famiglia al centro dello show è di origini cubane: Penelope Alvarez (Justina Machado), recentemente separatasi dal marito, è una veterana dell’Afghanistan che lavora come infermiera, e vive insieme alla madre Lydia (Rita Moreno, storica interprete di West Side Story) e ai due figli, Elena (Isabella Gomez) e Alex (Marcel Ruiz). Lydia è estremamente focosa e tradizionalista, mentre la quindicenne Elena respinge gli stereotipi della sua cultura e s’impegna attivamente nelle battaglie del femminismo e dell’ambientalismo, spesso entrando in contrasto con la madre e la nonna; Alex, dodici anni, è un ragazzino ossessionato dal suo aspetto fisico e dal desiderio di apparire. Tra i personaggi principali figurano anche Dwayne Schneider (Todd Grinnell), padrone di casa di Penelope, e il Dr. Berkowitz (Stephen Tobolowsky), che lavora nello stesso ambulatorio della protagonista.
La seconda stagione sarà composta da 13 episodi. Potrete vedere il filmato qui di seguito, insieme alla sigla originale.
Giorno per giorno è una sit-com multi-camera dall’impianto tradizionale, soprattutto nella scelta dei tempi comici e della prossemica degli attori sui set, ma non mancano alcune deviazioni dalla “norma”, merito forse della maggior libertà espressiva garantita da Netflix. Pur essendo animati da uno spirito ilare e scanzonato, gli episodi di Giorno per giorno tendono spesso a incupirsi nel finale per lasciare spazio alla fragilità psicologica di Penelope, reduce di guerra che cresce i figli da sola in un contesto razzista e sessista, o alle problematiche relative al coming out di Elena, che scopre la sua sessualità nel corso della prima stagione e deve affrontare il rifiuto di suo padre.
Sia l’umorismo dello show sia i conflitti familiari (ma anche generazionali) tra i personaggi attingono spesso alla medesima fonte: la cultura ispanica, con la sua lingua, il suo delizioso accento e i retaggi del suo folclore. Lydia ed Elena incarnano spesso i due poli opposti di questa dinamica, dove la nonna rappresenta un’ideale antico e stereotipato di femminilità latina (trucco immancabile, cucina impeccabile, manipolazione del partner mascherata da finta sottomissione, la danza come surrogato sessuale, ecc.), mentre la ragazzina stravolge quei cliché solo per assumerne altri, diventando il fenotipo dell’adolescente contestataria e anti-patriarcale. Le caratterizzazioni non vanno tanto per il sottile, ma i personaggi risultano divertenti proprio quando sbandierano la loro “collocazione” psico-sociale, e il risultato – pur all’interno di un genere vetusto come quello della sit-com multi-camera – non è affatto disprezzabile.
La prima stagione è composta da 13 episodi, della durata di 30 minuti ciascuno. Alla regia della prima puntata c’è la specialista Pamela Fryman, che ha diretto la maggior parte degli episodi di How I Met Your Mother, mentre tra i produttori esecutivi figura il leggendario Norman Lear, lo stesso di sit-com storiche come I Jefferson e Maude; ovviamente produsse anche la serie originale di One Day at a Time.
Fonte: ComingSoon.net
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