Kenneth Branagh ha confidato all’Associated Press di essere stato contendo della risposta del pubblico per la sua interpretazione del Detective Hercule Poirot in Assassinio sull’Orient Express, e non vede l’ora di vedere come evolverà il personaggio nel seguito Assassinio sul Nilo (Death on the Nile) che potrebbe essere un’altra volta diretto dal filmaker:
“Una delle cose che mi è piaciuta – che ho davvero amato fare e alla quale il pubblico ha risposto è stata che Hercule Poirot, nonostante il suo potente intelletto, è stato trascinato, ha finito per esserne colpito. E penso che sia un viaggio infernale, quel viaggio lungo il Nilo. Quindi credo che sarebbe fantastico vedere come, come il suo cuore, risponde a quel tipo di intensità”.
Per questo secondo mistero basato sull’omonimo romanzo di Agatha Christie del 1937, sceneggiato ancora una volta da Michael Green, Branagh è contento di poter radunare un cast corale che potrebbe includere il ritorno di alcuni ‘vecchi amici’ per esplorare le ’emozioni umane primordiali’ come ‘l’amore ossessivo e la gelosia e il sesso’ che creano ‘un’atmosfera molto pericolosa’.
Branagh inoltre condivide l’idea di un ‘universo cinematografico’:
“Credo che ci siano delle possibilità, no? Con 66 libri e racconti e opere teatrali, in realtà ha spesso riuniti le persone nei suoi libri, quindi naturalmente – era una cosa che le piaceva. Hai la sensazione che ci possa essere un mondo – proprio come con Dickens, c’è un mondo completo che ha creato – alcuni tipi di personaggi che vivono nel suo mondo – penso che abbia delle possibilità concrete”.
Ma di questa idea Branagh non ne ha discusso con i piani alti della 20th Century Fox.
“Ci scommetto che ci hanno pensato”.
Assassinio sul Nilo è nelle prime fasi della pre-produzione.
Fonte AP
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