La notizia delle dimissioni dalla Tolkien Estate di Christopher Tolkien, il novantatreenne figlio ed erede letterario di J.R.R. Tolkien, rappresentano letteralmente la fine di un’era.
Michael Martinez nota sul suo blog che l’uscita di Christopher potrebbe spingere gli studios all’accaparramento dei diritti di Tolkien, e la serie televisiva sul Signore degli Anelli prodotta da Amazon potrebbe essere il primo di una serie di progetti incentrati sulla Terra di Mezzo.
The One Ring spiega che diversi anni fa delle fonti solide ma non riconducibili avevano dichiarato che gli altri membri dell’estate erano più disponibili alla negoziazione delle proprietà di J.R.R. Tolkien al contrario di Christopher, più interessato alla preservazione dell’eredità del padre, che ai soldi.
Ricapitolando quanto accaduto negli ultimi mesi possiamo dedurre che la serie tv era sul tavolo già questa estate, magari assieme ad altri progetti nelle prime fasi di sviluppo.
Il 3 luglio c’è stato il patteggiamento tra la Warner Bros. e la Tolkien Estate per una causa da 80 milioni di $. Nel comunicato rilasciato a quei tempi dallo studio, era stato dichiarato:
“Le due parti sono soddisfatte di aver risolto amichevolmente questa questione e non vedono l’ora di lavorare insieme in futuro”.
Secondo un sito web governativo inglese, Christopher si è dimesso il 31 agosto, quasi due mesi dopo. A questo punto si presume che in quei mesi siano cominciate le prime discussioni in merito alla vendita di nuovi diritti – forse non molti ricorderanno che nel 1969 J.R.R. Tolkien ha venduto i diritti cinematografici e non quelli televisivi di Lo Hobbit e di Il Signore degli Anelli – che hanno poi portato alla partecipazione attiva dell’estate all’accordo con Amazon.
La produzione di uno show con molteplici stagioni inoltre dimostra che le nuove persone a capo dell’estate sono maggiormente disposte a prendere accordi in merito alle proprietà di Tolkien.
Tutto ciò apre la porta a diverse collaborazioni come:
-la creazione di parchi tematici, pensiamo all’area di Star Wars nei parchi Disney o a quelle di Harry Potter negli Universal Studios;
-la produzione di adattamenti prima considerati impossibili, pensiamo al Silmarillion, Beren e Lúthien o I figli di Húrin.
Ma c’è da considerare anche la possibilità che l’estate conceda solamente la produzione di nuovi contenuto basati su Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, a quel punto le sole Appendici potrebbero fornire materiale per anni.
Fonti The One Ring, Michael Martinez
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