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Arriverà in piena estate il terzo capitolo delle (dis)avventure di Gru: Cattivissimo Me 3 uscirà nei cinema italiani il 24 Agosto (mentre oltreoceano sarà disponibile già dal 30 Giugno). Il cast italiano vanta dei doppiatori d’eccezione: nei panni di Gru tornerà Max Giusti, stavolta impegnato anche a dare la voce al fratello gemello del protagonista Dru, mentre Arisa riprenderà il ruolo di Lucy; una new entry d’eccezione sarà invece Paolo Ruffini, che presterà la voce al cattivo di turno, il criminale anni ’80 Balthazar Bratt.
SO 80’S
L’intero film è uno splendido omaggio agli anni ’80. Il nemico principale che Gru e Lucy si troveranno a fronteggiare è un’ex enfant prodige di quegli anni, rimasto traumatizzato dalla fine della sua carriera dovuta all’arrivo della pubertà. Già dagli inizi della pellicola si viene colti da un continuo bombardamento di riferimenti, che si susseguiranno per tutta la sua durata: dalle musiche al Moonwalk, dal cubo di Rubik allo Yo-Yo, dal Walkman alle spalline alle gomme da masticare, le easter egg sono moltissime e strizzano fortemente l’occhio a tutti i genitori in sala che hanno accompagnato i loro figli, e che potrebbero godersi il film addirittura quasi più di loro.
SQUADRA CHE VINCE…
L’impostazione base di Cattivissimo Me 3 è molto simile a quella dei due capitoli precedenti. L’introduzione di un nuovo personaggio (il gemello di Gru, Dru) ed un cattivo che non può fare a meno di conquistare la scena aggiungono delle gradite novità, mentre una delle cose da segnalare è la mancata sovraesposizione dei Minions: i buffi ometti gialli sono fin dagli esordi i veri protagonisti del franchise e si sono anche guadagnati un personale spin-off, ma in Cattivissimo Me 3 il loro ruolo nella vicenda è leggermente inferiore a ciò che abbiamo visto in passato. Questo non può essere che un bene: in questo modo i Minions riescono ancora a far ridere, a non stancare nonostante la inevitabile ripetitività e addirittura a ritagliarsi (è il caso di Mel) dei piccoli momenti di introspezione.
C’è spazio per approfondire tutti i personaggi secondari, anche se Margo, Edith ed Agnes godono di un minutaggio esiguo (tranquilli: il tormentone “Morbidoso!” è stato riportato anche in questo terzo capitolo); tenerissimi sono i momenti di Lucy, che dopo la presentazione avvenuta in Cattivissimo Me 2 diventa in modo del tutto naturale una protagonista a tutti gli effetti. Tramite il nuovo arrivo Dru inoltre scopriremo anche alcuni retroscena della storia di Gru e della sua famiglia: è evidente in più di un punto che la saga ha ancora molto da dire, e siamo certi che un quarto capitolo sia non solo possibile, ma addirittura doveroso.
LA FAMIGLIA AL CENTRO
C’è un nemico da sconfiggere, una città da salvare, ma il tema della famiglia è prepotentemente protagonista rispetto a qualunque altro, su più di un livello. Da una parte, troviamo Lucy, con i suoi sforzi di farsi accettare come madre dalle tre figlie acquisite (o meglio, di dimostrare quanto fortemente tenga a loro), dall’altra Dru e Gru, intenti a ritrovare un rapporto da fratelli senza mai essersi visti prima; ed anche gli stessi Minions saranno inseriti nell’equazione. In tutti e tre i casi, le gag che risulteranno dal susseguirsi degli eventi nasconderanno sempre una sorta di cuore: lo spettatore si troverà al tempo stesso divertito ed intenerito da esse, che senza mai scadere nello stucchevole o in banalità nonsense faranno procedere il film verso un immancabile – ma non scontato – lieto fine.
La famiglia di Gru, Lucy, Margo, Edith e Agnes (e dei Minions!) si allarga arrivando a comprendere anche uno zio nuovo di zecca: il film continua a trasmettere un messaggio positivo verso una famiglia lontanissima da quella tradizionale, dove l’affetto e l’amore sono sicuramente superiori al semplice legame di sangue o a qualsiasi altra dinamica, sfociando correlativamente anche in una dolcissima parabola sull’irrilevanza dell’aspetto fisico (SPOILER: Agnes troverà finalmente un unicorno!)
DA 0 A 90 ANNI
Come Illumination ci ha già insegnato da tempo, le sue pellicole d’animazione sono veri e propri film per tutta la famiglia. Ogni fascia d’età guardando Cattivissimo Me 3 rimarrà soddisfatto della visione, ognuno relativamente ad una diversa chiave di lettura che sapientemente il film ha inserito in un susseguirsi di scene calcolate quasi al millimetro. Come accennato in apertura ad esempio, i riferimenti agli anni ’80 non saranno ovviamente colti dal bambino in sala con la nostalgia dell’adulto, ma allo stesso tempo l’adulto noterà con meno efficacia l’onda di colori e humor collegato ad essi; anche se alcune trovate, prime fra tutte le gomme da masticare usate come armi, riusciranno a far ridere di gusto sia grandi che piccoli.
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