Cinema Recensioni

Baby Driver – Il Genio della Fuga: la recensione del film di Edgar Wright

Pubblicato il 29 giugno 2017 di Redazione

Recensione a cura di Adriano Ercolani, New York.

Che Edgar Wright fosse un cineasta capace di lavorare su qualsiasi genere cinematografico per trasformarlo in parodia intelligente lo avevano già ampiamente dimostrato i suoi film precedenti. Con il suo nuovo action-movie però il regista inglese dimostra di poter alzare il tiro, lavorando su una commistione di toni fino ad oggi inesplorata.

L’incipit di Baby Driver – Il Genio della Fuga è portentoso, senza mezzi termini la cosa migliore del prodotto. Montaggio, colonna sonora, inquadrature mirabolanti e una sana dose di scanzonata ironia fanno dei primi minuti una sequenza che a nostro avviso verrà ricordato nel tempo. Il riferimento pare essere esplicitamente un cult-movie come Drive di Nicolas Winding Refn, riproposto in salsa pop condita con una notevole spruzzata di adrenalina. L’effetto è stupefacente, anche perché Ansel Elgort è perfetto con la sua innocenza sbarazzina nel sembrare un pesce fuor d’acqua in mezzo a una banda di rapinatori tutt’altro che raccomandabili.

baby-driver-baby-copertina

Praticamente tutto nella prima parte di Baby Driver – Il Genio della Fuga è gran cinema, dallo sviluppo classico della trama alla rappresentazione scanzonata dei personaggi. Wright strizza l’occhio al cinema del passato senza volerlo forzatamente riproporre in salsa post-moderna, tutt’altro. Il suo approccio è come sempre affettuoso, ironico, quasi gentile nonostante un genere come l’heist-movie non lo consenta o quasi. Altro merito di Baby Driver – Il Genio della Fuga è la direzione degli attori: il cast gigantesco è decisamente al suo meglio, in particolar modo un Kevin Spacey che al cinema non vedevamo così in forma da anni. Il suo Doc sa essere mellifluo e apprezzabile a seconda di ciò che richiede la trama, e scivolare con credibilità attraverso le varie sfaccettature della sua psicologia è una merito che va senz’altro attribuito alle doti dell’attore. Ma Kevin Spacey non è soltanto Spacey, anzi: come già accennato Elgort è totalmente in parte, soprattutto fisicamente. Lily James è dolcissima e totalmente in parte nel ruolo dell’angelica Debora, così come Jon Hamm, Jamie Foxx e Jon Bernthal si rivelano criminali di statura. Sono loro a condurre il gioco, da attori consumati, quando si tratta di esplorare il tono drammatico della storia.

Se proprio si vuole trovare un difetto a Baby Driver – Il Genio della Fuga potremmo dire che la prima parte del film, quella più leggera, rimane maggiormente impressa rispetto alla seconda, probabilmente anche perché le scene di stunt e le migliori acrobazie al volante sono contenute principalmente all’inizio. Questo però non significa che il film non funzioni nella sua interezza, tutt’altro: lo spettacolo è garantito, il divertimento altrettanto. Cinema di genere con tante idee e poco CGI, che poi è quello vagamente old-style che noi continueremo sempre a prediligere…

Vi invitiamo a scaricare la nostra NUOVA APP gratuita di ScreenWeek Blog (per iOSAndroid) per non perdervi alcuna news sul mondo del cinema, senza dimenticarvi di seguire il nostro canale ScreenWeek TV per rimanere costantemente aggiornati.

[widget/movie/32950]