Questa settimana è arrivato nelle sale italiane il film King Arthur – La leggenda della spada di Guy Ritchie, ispirato alla figura leggendaria di Re Artù.
Dal lontano 1909 Artù Pendagron è stato il protagonista di numerosi adattamenti cinematografici, televisivi e teatrali. Nel 1963 lo abbiamo visto in La Spada nella roccia alla fine degli anni ’60 debutta sul piccolo schermo australiano con la serie animata: Arthur! and the Square Knights of the Round Table
Nel 1978 nel lungometraggio animato A Connecticut Rabbit in King Arthur’s Court, nel 1979 è il protagonista della serie animata Entaku no Kishi Monogatari: Moero Arthur (30 episodi) seguita dalla serie Moero Arthur: Hakuba no Oji (22 episodi) entrambe trasmesse in Italia con il titolo La spada di King Arthur. Quando nel 1997 è stata ridoppiata da Mediaset ha cambiato il titolo in Re Artù, King Arthur.
Opening: “Kibou yo Sore wa (希望よそれは)” di Isao Sasaki & Kourogi ’73
Ending: “Hana no naka no hana (花のなかの花)” di Mitsuko Horie & Kourogi ’73
Opening della seconda serie: “おれはアーサー (Ore wa Arthur)” di Ichiro Mizuki
Sigle italiane:
Nel 1981 compare in Looney, Looney, Looney Bugs Bunny Movie, nel 1990 nel film animato ungherese per la televisione Dragon and Slippers a cui segue Merlin and the Dragons (1991.)
The Legend of Prince Valiant (1991–1994, 2 stagioni per un totale di 65 episodi)
Artù è uno dei personaggi principali della serie animata canadese/americana The Legend of Prince Valiant in Italia conosciuta col nome Principe Valiant, che racconta come il principe esiliato Valiant è diventato uno dei cavalieri della tavola rotonda.
Sigla italiana:
Segue la serie animata americana King Arthur & the Knights of Justice (1992-1993) composta da due stagioni, la seconda è stata interrotta.
Arthù e i cavalieri sono stati intrappolati da Morgana e Merlino esplora lo spazio tempo in cerca di sostituti, trova così il quarterback dei New York Knights, Arthur King, che viene trasportato a Camelot assieme ai suoi compagni di squadra da Merlino. Il loro compito sarà quello di liberare il re e i suoi cavalieri.
Tra il 1995 e il 1996 Artù fa capolino nella serie animata Gargoyles, il risveglio degli eroi in due episodi: Ritorno ad Avalon (terza parte) e Re Artù.
Dal 1996 a 1998 va in onda in Inghilterra la popolare serie animata Blazing Dragons ideata da uno dei membri dei Monty Python. Due stagioni di 13 episodi ciascuna. I protagonisti sono dei draghi antropomorfi assaliti da umani malvagi, lo show è una parodia delle storie di re Artù e del Medio Evo.
Nel 1998 Artù torna al cinema con La spada magica – Alla ricerca di Camelot e nel 2002 con il film francese Tristan et Iseut.
Nella serie animata Fate/Stay Night (2006) compare la versione femminile di Artù, Arturia Pendragon, un servant di classe Saber. L’anime continua con Fate/Zero (2011–2012) e Fate/stay night: Unlimited Blade Works (2014-2015).
Negli ultimi anni Artù è comparso in altre due serie animate:
The Seven Deadly Sins – Nanatsu no taizai (disponibile su Netflix). Tratta dal manga di Nakaba Suzuki la storia è ambientata nella fittizia Britannia in un periodo che ricorda il Medio Evo, sono citate diverse tradizioni e leggende, tra cui quelle su re Artù.
Artù è il giovane re di Camelot che ha avuto come mentore Merlin. Si unisce ai Seven Deadly Sins nellaloro lotta contro i Dieci Comandamenti, i 10 demoni al servizio del re dei Demoni.
In Divine Gate (disponibile su VVVVID), Artù ha un ruolo secondario ed è il leader dell’organizzazione Knights of Rounds.
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