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SWORD ART ONLINE The Movie: Ordinal Scale – La recensione

Pubblicato il 07 aprile 2017 di Marlen Vazzoler

Durante la seconda giornata di Cartoons on the Bay è stata proiettata la versione in lingua giapponese, sottotitolata in italiano del lungometraggio animato SWORD ART ONLINE The Movie: Ordinal Scale, una storia originale non basata sulle light novel di Reki Kawahara (pubblicate in Italia da edizioni J-Pop) ambientata poco dopo gli eventi della serie animata Sword Art Online II distribuita in Italia da Dynit.

Nel 2026 ha cominciato a diffondersi un apparecchio di nuova generazione, l’Augma che a differenza del suo predecessore il NerveGear, non permette all’utente di immergersi nel mondo della realtà virtuale (VR). Grazie all’uso della realtà aumentata (AR) che permette di poter giocare da svegli, e in tutta sicurezza, questo nuovo sistema ha immediatamente un gran successo nel mercato grazie a dei tie-in realizzati con delle promozioni e all’attività fisica.
Asuna, Rika e Keiko si sono appassionate al gioco di punta dell’AR, Ordinal Scale (OS), mentre Kirito continua a preferire il mondo della realtà virtuale che viene abbandonato sempre di più dagli altri utenti a favore dell’AR.

L’atteggiamento di Kirito nei confronti di questo nuovo gioco cambia quando durante degli eventi speciali cominciano ad apparire dei boss dell’Aincrad, un enorme castello d’acciaio che si trova nel gioco di Sword Art Online (SAO), mentre Asuna riconosce un ex membro della sua gilda di Aincrad che ora si fa chiamare Eiji. I suoi gesti misteriosi, l’apparizione di una sorta di fantasma che ricorda l’idol virtuale Yuuna legata ad OS, ed altri elementi legati in qualche modo al creatore di SAO Akihiko Kayaba cominciano a destare una crescente preoccupazione in Kirito.

La storia è semplice, vengono ripresi diversi elementi di SAO, ALO (Alfheim Online) e GGO (Gun Gale Online), ma tende a ripetere i meccanismi di quanto già visto in precedenza senza fornire nulla di veramente nuovo: viene lanciato un nuovo gioco, ha un enorme successo, nascono dei gravi problemi, alla fine tocca a Kirito salvare la situazione.

Nonostante la struttura famigliare e diversi buchi nella trama, che tendono a rendere il comportamento di uno dei personaggi principali po’ forzato nella parte finale, il film è alquanto piacevole grazie ad un ritmo incalzante, a delle pregevoli sequenze di combattimento e alla presenza di numerosi cameo di personaggi molto amati dai fan.

Non è presente una gran sviluppo della caratterizzazione dei personaggi, in particolare nel caso di Kirito. All’inizio non è interessato a OS quindi il suo ranking è bassissimo, ma gli basta impegnarsi un po’ e diventa un personaggio invincibile. Per quanto riguarda Asuna come al solito si ritrova nella parte della madamigella in pericolo da salvare, ma ha alcuni momenti degni di nota in alcune scene drammatiche e durante i combattimenti dove mette in mostra le sue doti da combattente e la sua strategia militare.

Dei tre nuovi personaggi introdotti nel film: Eiji, il professor Shigemura e Yuuna, solo il primo spicca davvero, ci troviamo di fronte a un personaggio abbastanza interessante e caratterizzato mentre Shigemura cade nei tipici cliché di alcuni dei personaggi della franchise di SAO. Per quel che riguarda il character design quello di Yuuna è piacevole e accattivante mentre Asuna sfoggia delle nuove acconciature.

L’animazione è buona e fluida, c’è qualche piccolo calo ma sono sporadici. Le scene d’azione sono il punto di forza del film: sono ben coreografate e molto coinvolgenti. Uno dei loro pregi è il fatto di non essere caotiche, un elemento molto importante specialmente durante il combattimento finale dove nonostante la presenza di molteplici personaggi e un ritmo veloce, riusciamo a seguire senza problemi quello che sta accadendo sullo schermo. Alcuni prodotti hollywoodiani potrebbero imparare una cosa o due da questa sequenza.

La colonna sonora di Yuki Kajiura e il suono curato da Yoshikazu Iwanami sono altri due punti di forza del film. Le insert song cantate da Sayaka Kanda, la doppiatrice di Yuuna, sono orecchiabili, mentre le musiche di sottofondo forniscono qualcosa di leggermente nuovo rispetto a quello che siamo abituati ad ascoltare normalmente da Kajiura. Ma è il suono a fare la parte del leone, uno dei motivi per cui non potete perdervi il film al cinema.

In sostanza Ordinal Scale è un film con una buona animazione che non si prende troppo sul serio, i toni drammatici sono stati decisamente abbassati rispetto alla serie animata, con delle fantastiche scene d’azione che riescono a sopperire ai buchi della trama che non sono mai particolarmente fastidiosi, anche se vi faranno storcere qualche volta il naso. Assolutamente raccomandato ai fan della serie.

La scena dopo i titoli di coda suggerisce l’animazione dell’arco di Alicization, d’altronde dopo averla vista non possiamo pensare ad altro.

Voto 7

SWORD ART ONLINE The Movie: Ordinal Scale verrà distribuito da Dynit e Nexo Digital il 13 e 14 Giugno 2017.

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