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Se la WGA autorizzerà lo sciopero degli sceneggiatori, quali saranno le conseguenze?

Pubblicato il 28 aprile 2017 di Marlen Vazzoler

Lunedì notte a mezzanotte scadrà il contratto tra la WGA (il sidacato degli sceneggiatori che si divide in WGA East e WGA West e comprende 12000 scrittori tra televisione e cinema) e l’AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers, il gruppo rappresenta oltre 350 studio, emittenti e compagnie di produzione). Dal 24 marzo sono iniziate le trattative per un rinnovo del contratto di tre anni ma non stanno procedendo bene, in quanto la WGA ha presentato una serie di richieste che non sono state ancora accolte.

LE RICHIESTE:
-Gli stipendi sono calati con una media del 23%, sebbene ci siano più show, sono più brevi, e questo equivale a una paga minore. Gli sceneggiatori devono lavorare più a lungo su questi episodi e gli è proibito lavorare su altri show quando la serie tv si trova in pausa.
I residui ricevuti dalle repliche non sono più come quelli di una volta, inoltre il costo degli episodi per i canali via cavo, le piattaforme streaming come Netflix e Hulu, e The CW sono decisamente inferiori rispetto a quelli delle emittenti.
-Un miglior piano sanitario, al momento in deficit, che secondo i calcoli della WGA andrà in bancarotta nel 2020. Quindi è stato chiesto all’AMPTP di aumentare i fondi del piano e di migliorare le pensioni e i permessi famigliari.

Secondo gli osservatori non è certo che queste trattative porteranno ad un accordo prima del 2 maggio, le due parti si incontreranno molto probabilmente durante il fine settimana per scongiurare uno sciopero che partirà automaticamente allo scoccare della mezzanotte del 1 maggio se non si troverà un accordo.

10 anni fa la Writers Guild of America aveva scioperato per 100 giorni, se la storia si ripeterà cosa accadrà? Quali saranno le ripercussioni?

IMMEDIATO
I talk shows notturni come Saturday Night Live, The Late Show with Stephen Colbert, The Tonight Show Starring Jimmy Fallon, Jimmy Kimmel Live, The Daily Show e Full Frontal with Samantha Bee e le soap opera non andranno in onda a partire da martedì.

Le serie che dovranno partire questa estate come Game of Thrones, Orange Is the New Black e Twin Peaks sono salve ma lo stesso non si può dire per gli show le cui riprese stanno per cominciare o sono già iniziate.
Ad esempio nel caso di Star Trek Discovery la produzione della prima stagione è iniziata alla fine di gennaio ma sono stati girati pochi episodi finora. Non sappiamo quanti script sono stati completati finora ma difficilmente copriranno l’intera season. La CBS potrà nel frattempo filmare quello che ha a disposizione ma se lo scioperò verrà prolungato la premiere di Discovery potrebbe slittare di nuovo.

Anche le presentazioni degli upfront per la stagione 2017/2018, che si terranno dal 14 al 16 maggio, potrebbero subire delle conseguenze così come gli MTV Movie & TV Awards che si terranno il 7 maggio.

CINEMA
Per il settore cinematografico è difficile fare delle previsioni, perché dipenderà dalla durata dello sciopero. Se avrà durata breve, allora non avrà un grande impatto visto che i tempi di lavorazione sono più lunghi. Ma se durerà nuovamente dei mesi?

Dieci anni fa Transformers: La vendetta del caduto, G.I. Joe: The Rise of Cobra, Quantum of Solace e X-Men Origins: Wolverine sono andati in produzione con script affrettati o incompleti mentre nel caso di Star Trek la sceneggiatura era completa ma non è stato possibile apportare dei cambiamenti durante le riprese. Una situazione simile potrebbe accadere non tanto per le pellicole in uscita nel 2018 ma per quelle distribuite nel 2019 come Fast and Furious 9 e Captain Marvel giusto per fare degli esempi.

PIATTAFORME STREAMING
Ted Sarantos ha dichiarato che le produzioni di Netflix (che utilizzano un sistema di pagamento completamente diverso rispetto ai network) subiranno un impatto in caso di sciopero, sarà minore rispetto alle emittenti perché hanno una tabella di produzione meno rigida ma qualche show potrebbe subirne le conseguenze.
Potremmo però assistere ad uno spostamento degli spettatori dai network, senza materiale, a Netflix e Amazon che presenteranno le loro nuove serie tv quasi tutte in post-produzione.

Fonti deadline, deadline, Variety, Trek Movie, deadline, Variety, THR foto Stephen Chernin/Getty