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ATTENZIONE SPOILER!
Guardiani della Galassia Vol. 2, da oggi 25 Aprile presente nei cinema, batte il record di qualsiasi altro film supereroistico riguardo le scene post e mid-credit: ben 5 diversi epiloghi, alcuni dei quali molto importanti per il futuro del MCU (Marvel Cinematic Universe) e uno, quello finale, che chiarisce una volta per tutte una teoria che i fan elaboravano da moltissimi anni. Ecco la spiegazione di tutte le scene nel nostro speciale: se non avete ancora visto il film di James Gunn, vi avvertiamo che ovviamente rischiate grossissimi spoiler continuando la lettura!
1 – UN NUOVO MEMBRO?
Kraglin (interpretato dal fratello del regista, lo Sean Gunn di Gilmore Girls) ha perso la sua posizione di Ravager ed il suo capitano: nella prima scena mid-credit lo vediamo esercitarsi con la freccia a comando sonoro di Yondu. La sua presenza assieme ai Guardiani della Galassia dopo la fine del film prelude forse ad un vero e proprio ingresso in squadra…?
2 – LA VECCHIA GUARDIA
Dopo la morte di Yondu, riaccettato post-mortem nelle fila dei Ravagers, Sylvester Stallone rimette insieme la “vecchia banda” di cui faceva parte anche l’alieno blu. Si tratta dei Guardiani della Galassia originali, squadra nata nel 1969 che contava membri molto diversi da quelli attuali: accanto a Starhawk (lo Stakar Ogord interpretato da Sylvester Stallone) anche lo Yondu Udonta di Michael Rooker e il Martinex di Michael Rosenbaum facevano parte della squadra. Forse assisteremo ad una riunione anche con Nikki, uno dei membri mancanti nella scena e che si dice potrebbe essere interpretata da Sharon Stone? E soprattutto, la squadra che abbiamo visto che importanza avrà nell’economia futura del MCU?
3 – ADAM WARLOCK
La scena mid-credit più importante è quella riguardante Ayesha: si tratta di una vera e propria chiave di volta per l’intero MCU. La sovrana di Sovereign preannuncia la nascita di uno dei personaggi più potenti della storia fumettistica Marvel, membro dei moderni Guardiani della Galassia nonchè nemesi principale di Thanos ed uno dei personaggi più legati alla Gemma dell’Anima, l’unica mancante fra le 6 gemme dell’Infinito che sono alla base della costruzione (e del destino) dell’universo cinematografico Marvel.
Adam Warlock, pur essendo un eroe, cela anche un lato oscuro, il Magus: potrebbe quindi essere sia un rivale da sconfiggere che un alleato nella ormai inevitabile battaglia contro Thanos.
4 – GROWING GROOT
La quarta scena mid-credit allude alla crescita di Groot, ormai adolescente: disordinato, sfrontato e solitario come si addice ad un ragazzo nella fase adolescenziale della vita. Sarà forse questo il Groot che vedremo in Infinity War oppure ritroveremo il “vecchio” e mastodontico albero del primo volume?
5 – STAN LEE L’OSSERVATORE
Ben due camei di Stan Lee all’interno del film: uno all’interno ed uno al termine dell’ultima scena post-credit, che letta fra le righe potrebbe voler dire molto più di quel che pensiamo. Gli esseri con cui Stan dialoga sono gli Osservatori, una razza di alieni che nomen omen si sono dati il compito di osservare e registrare tutti gli avvenimenti dell’universo: ad ogni settore del cosmo è addetto un particolare Osservatore, e nei fumetti quello deputato al nostro sistema solare è chiamato Uatu.
E’ la prima volta che questi esseri fanno capolino nel MCU: i diritti legati agli Osservatori fanno parte delle storyline dei Fantastici 4; forse dopo l’avvicinamento fra Sony e Marvel Studios degli ultimi tempi, complice lo Spider-Man di Tom Holland, potremmo intuire anche un futuro connubio fra Marvel Studios e 20th Century Fox?
L’importanza nella scena risiede nella conferma di una affascinante teoria che riguarda tutti i personaggi che Stan Lee ha interpretato nei film Marvel nel corso degli anni: il creatore della casa editrice Marvel Comics appare infatti in tutti i film non solo dei Marvel Studios, ma anche in quelli di 20th Century Fox (X-Men e Fantastici 4) e Sony (Spider-man). Stan racconta a quelli che chiama colleghi una storia che gli è capitata in passato: quella storia è in pratica il racconto del cameo da lui effettuato in Capitan America: Civil War, nei panni di un corriere della Fed Ex. Stan Lee è dunque un Osservatore (o magari più precisamente l’Avatar umano che Uatu ha scelto per svolgere al meglio le sue mansioni), e tutti i camei da lui effettuati nel corso degli anni sono da intendere dello stesso personaggio, di volta in volta vicino agli eroi Marvel non solo del MCU, ma anche di quelle che potremmo definire Terre parallele o alternative.
La veridicità della teoria è stata anche avallata da Kevin Feige in persona: posto che ormai vedremo ogni futuro cameo di “The Man” con occhi completamente diversi, si profila forse l’idea che Uatu/Stan Lee possa avere nei prossimi film un ruolo davvero attivo nelle vicende degli eroi dell’universo cinematografico Marvel?
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