Kong: Skull Island è il secondo film dell’universo dei mostri Legendary/Warner Bros (detto MonsterVerse) in arrivo dopo il successo di Godzilla (2014), che incassò 524 milioni di dollari (oltre 5 milioni di euro in Italia). Ambientato in precedenza, negli anni ‘70, si collegherà definitivamente dopo Godzilla: King of Monster (2019) con il cross-over Godzilla vs Kong (2020).
Washington, 1973. Bill Randa (John Goodman) lavora per l’associazione M.O.N.A.R.C.H. che è stata creata negli anni ‘50 dopo il primo avvistamento di Godzilla e averne compreso l’impossibilità di distruggere il mostro nemmeno con le armi atomiche. È un’associazione sovragovernativa che ha il compito di monitorare ogni creatura “anomala” e ancestrale, e della quale fa parte anche il dottor Ishiro Serizawa (Ken Watanabe), che abbiamo conosciuto in Godzilla.
Si incontra con un senatore perché grazie alle prime immagini satellitari è riuscito finalmente a venire a conoscenza di un’isola nel Pacifico dove sono state registrate attività molto strane e dove potenzialmente sono presenti una serie di creature “mostruose”, proprio quelle che Monarch cerca di studiare e monitorare. In quei giorni Nixon ha annunciato la fine della Guerra in Vietnam, persa o meglio “non vinta” dagli USA, e il ritiro dell’esercito. Randa vola in Vietnam per assoldare James Conrad (Tom Hiddleston), un avventuriero britannico esperto di spedizioni impossibili e territori inesplorati e una fotografa, interpretata dal premio Oscar Brie Larson. Si uniranno ad una spedizione per metà formata da scienziati, per metà da soldati dell’esercito americano, pronti a rientrare in patria. Faranno prima tappa sull’isola misteriosa per essere i primi in assoluto a fotografare i suoi misteri.
Quando la loro nave cargo arriva in prossimità dell’isola, avvolta da un anello perenne di tempesta magnetica, decollano con circa una quindicina di elicotteri per atterrare sull’isola. Sganciando alcune bombe “sismiche”, per mappare la sua topografia, attirano l’attenzione del guardiano dell’isola, il gigantesco Kong. Alcuni membri del gruppo entreranno in contatto profondo con l’isola, con la popolazione che ci vive, comprendendo che Kong non è un nemico da combattere, ma è il loro protettore, che garantisce l’equilibrio sull’isola, abitata da mostruose specie a dir poco pericolose. Dovranno contrastare non poco la volontà e le azioni del comandante Packard (Samuel L. Jackson), che farà di tutto per uccidere Kong: ne diventa ossessionato e diventa il suo unico scopo, a costo di mettere in pericolo la sua squadra. Sarà solo l’inizio di un incredibile avventura che cambierà per sempre le loro vite!
Legendary Pictures con l’ottimo reboot di Godzilla diretto da Gareth Edwards (poi regista di Rogue One: A Star Wars Story) ha dato il via ad un franchise di kolossal cinematografici di alto profilo. I punti chiave sono: l’essere blockbuster con un budget elevato (160-200 milioni di dollari a film); presenza di una visione registica e taglio autoriale, anomalo per un prodotto di puro intrattenimento; grande cast di ottimi attori; effetti speciali notevoli e attenzione produttiva a 360 gradi.
King Kong è da sempre considerato una delle icone cinematografiche più famose al mondo, e ha dato origine nelle decadi a numerosi seguiti, imitazioni, parodie, libri, e anche un musical. Il suo ruolo nelle numerose apparizioni varia, da una belva furiosa a un tragico antieroe, proprio come Godzilla nella tradizione cinematografica (da “buono” a “cattivo”), con il quale condivide la stessa fama e rispetto.
La cosa più importante da sottolineare è che Kong: Skull Island NON è il remake della classica storia arrivata al cinema nel 1933, nel 1976 e nel 2005 con il premio Oscar Peter Jackson. In quei film vi erano tre atti ben distinti: l’inizio a New York, l’arrivo a Skull Island e l’incontro con Kong, la sua cattura e trasporto a New York con distruzione annessa della città e morte del gorillone su un edificio simbolo della città (Empire State, Torri Gemelle).
Era piuttosto rilevante anche l’elemento romantico della protagonista con Kong, totalmente assente in questa nuova versione, che è diversa in modo sostanziale su più fronti. È il Kong che non avete mai visto!
Il film, pur essendo un monster movie, affronta molte tematiche, tra le quali la guerra e il prezzo dell’eroismo. Il 1973 ricordiamoli, è stato un anno chiave per gli Stati Uniti. Per la prima volta si sono dovuti piegare e ammettere di aver perso una guerra e si stanno ritirando dal Vietnam con le “orecchie abbassate”, per non parlare dello scandalo Nixon. Sono anni molto difficili per l’orgoglio americano, e il popolo della non-violenza è sempre più numeroso. Non è un caso che il personaggio interpretato da Samuel L. Jackson veda a Skull Island la possibilità in qualche modo di redimersi, ma anche di vendicarsi. Ricrea sull’isola la sua versione della guerra in Vietnam: arriva con prepotenza, distrugge tutto quello che può, con bombe e napalm, senza pensare a natura e indigeni, ma finisce in ogni caso per pagarla cara. La sua ossessione per Kong è metafora dell’ossessione americana durante il conflitto del Vietnam, ma è un tema anche di grande attualità. “È tempo di dimostrare che l’uomo è il Re” è la sua frase chiave.
Jordan Vogt-Roberts, proprio come Gareth Edwards, ha un talento incredibile e la sua regia è spettacolare, con una visione molto precisa e netta. Grazie alla perfetta ricostruzione a livello di scenografie e costumi degli anni ‘70, sembra effettivamente un film di guerra girato e ambientato in quegli anni. Ricorda Apocalypse Now e cult del genere bellico, e le scene d’azione sono davvero mozzafiato e con una regia intensa e inedita. Il cast è ottimo, con un incredibile Samuel L. Jackson: è carismatico, mette paura e ha uno sguardo assassino e folle che mette quasi timore allo stesso Kong. Apprezzabili come sempre i caratteristi John Goodman e John C. Reilly, così come Hiddleston e la Larson. Proprio come in Godzilla, sono le creature a rubare la scena ai personaggi in carne ed ossa il più delle volte, e il Kong con la performance capture di Toby Kebbell è ricreato alla perfezione.
È un prodotto di intrattenimento intelligente, con una critica all’America, alla sua aggressività, al suo poco rispetto nei confronti di culture, tradizioni e natura. Un blockbuster di alto livello, che conferma il MonsterVerse Legendary/Warner come uno dei migliori franchise degli ultimi anni.
ATTENZIONE: rimanete dopo la fine dei titoli di coda per una sorpresa!
KONG: SKULL ISLAND – GUARDA LE PRIME CLIP IN ITALIANO
La data di uscita è fissata per il 9 marzo 2017. A questo link trovate la Pagina Facebook italiana.
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