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I protagonisti dei grandi classici horror targati Universal Pictures sono pronti per rivivere sul grande schermo! Con La Mummia, il reboot interpretato da Tom Cruise, Annabelle Wallis, Sofia Boutella, Jake Johnson in arrivo nelle nostre sale l’8 giugno 2017, verrà ufficialmente inaugurato l’Universo cinematografico dei mostri della Universal. Un universo condiviso su modello Marvel, animato però da figure che sono molto lontane dai classici supereroi. Il passato, però, non va dimenticato. Proprio per questo la redazione di ScreenWEEK.it ha deciso di condurvi lungo un viaggio nostalgico e terrificante, alla scoperta di pellicole che hanno lasciato un solco indelebile nella storia del cinema e di personaggi affascinanti come Dracula, Frankenstein, il Mostro della Laguna Nera, La Mummia. Nel quarto appuntamento vi abbiamo parlato dell’Uomo Invisibile, oggi è il turno di un film che ha introdotto un’altra figura iconica del cinema del terrore: L’Uomo Lupo.
Molta gente non è a conoscenza dell’importanza che ha avuto la Universal nella rappresentazione del lupo mannaro. Una raffigurazione nata e affermata nel 1941 grazie ad uno script di Curt Siodmak e ad un film, L’Uomo Lupo, che è riuscito a dar vita ad una creatura cresciuta più che altro nel folclore, e lontana dalla tradizione letteraria di mostri come Frankenstein e Dracula.
Idee come quella dell’argento – unico veicolo di morte per chi è affetto da licantropia – e del ciclo lunare legato alla trasformazione (senza dimenticare cha l’argento è connesso astrologicamente alla luna), sono state partorite dallo sceneggiatore ebreo, che è riuscito anche ad inserire nella storia paure e dolorosi ricordi personali come quello della stella a cinque punte, che il lupo mannaro vede comparire sulla mano delle sue vittime, chiaro riferimento alle religione ebraica, nonché rimando alle persecuzioni naziste. Si può benissimo affermare, quindi, che la pellicola diretta da George Waggner è servita a porre le basi di un filone cinematografico giunto fino ai giorni nostri del tutto invariato, consacrando una figura tormentata da una dualità sofferta, che ricorda molto quella del Jekyll/Hyde di Stevenson.
Caratteristiche unite ad un rappresentazione entrata ormai a far parte dell’immaginario comune, questo grazie al make-up di Jack Pierce e alla pazienza del protagonista Lon Chaney Jr. (interprete di un ruolo originariamente previsto per Boris Karloff), la cui trasformazione prevedeva estenuanti sedute di trucco della durata di sei ore. Inutile dire che ne è valsa la pena, perlomeno per il pubblico, che ha potuto ammirare il caratterista interpretare lo stesso personaggio in altre quattro pellicole (caso unico all’interno dei classici horror targati Universal), affiancato da comprimari altrettanto famosi come il mostro di Frankenstein e il Conte Dracula. A proposito di Dracula, nel cast de L’Uomo Lupo troviamo anche Bela Lugosi in un ruolo minore, segnale di una carriera in progressivo declino. Con lui anche l’ex Uomo Invisibile Claude Rains, più visibile che mai e pronto a dare sfoggio di tutta la sua bravura.
Per quanto riguarda il futuro dell’Uomo Lupo, film dopo film si è trovato anche a dividere lo schermo con Gianni e Pinotto. In questo caso non si tratta di orrore, questo è certo, ma chi ha mai detto che i licantropi non hanno senso dell’umorismo?
Per oggi è tutto. Rimanete sintonizzati sulle nostre frequenze, perché la prossima settimana ci sarà la seconda tappa di questo viaggio che vi porterà alla scoperta dell’Universo dei Mostri della Universal. Vi invitiamo anche a seguire la pagina Facebook Universal Monsters Universe, in grado di placare la vostra sete di orrore classico, senza dimenticare l’hashtag #MonsterSW, indispensabile per rimanere costantemente aggiornati sul nostro viaggio.
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