Trainspotting: ieri e oggi, come sono diventati i 4 protagonisti

Trainspotting: ieri e oggi, come sono diventati i 4 protagonisti

Di Lorenzo Pedrazzi

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Non è affatto scontato che un film cult lanci una nuova generazione di attori, ma Trainspotting ci è riuscito, peraltro all’interno di un’area geografica relativamente limitata come quella della Scozia. Certo, non tutti i protagonisti del film di Danny Boyle sono scozzesi, ma non c’è dubbio che l’ossatura sia quella, e lo sanno bene gli spettatori americani che ebbero difficoltà a comprendere l’accento dei personaggi; non a caso, alcuni dialoghi furono ridoppiati con un accento meno marcato.

Ebbene, come sono cambiati Ewan McGregor (Renton), Ewen Bremner (Spud), Jonny Lee Miller (Simon) e Robert Carlyle (Begbie) nel corso di vent’anni? Da oggi potrete vederli in T2: Trainspotting, il sequel del film originale, ma nel frattempo vi proponiamo un confronto per ripercorrere sinteticamente le loro carriere.

MARK RANTON – EWAN MCGREGOR (SCOZIA, 1971)

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La star di Trainspotting è anche l’attore più celebre del gruppo, l’unico ad aver conquistato la fama di grande divo hollywoodiano. Ha lavorato con Danny Boyle anche in Piccoli omicidi tra amici e Una vita esagerata, ma la sua carriera è decollata proprio dopo il cult del 1996, portandolo a recitare in film come Grazie, signora Thatcher, Velvet Goldmine, Moulin Rouge!, Big Fish e ovviamente la trilogia prequel di Guerre stellari, dove ha ereditato il ruolo di Obi-Wan Kenobi dal grande Alec Guinness. Ha saputo variare notevolmente le sue interpretazioni, passando agevolmente dall’azione (The Island, Knockout) al thriller (Stay, Angeli e demoni), dalla commedia (Down with Love) ai biopic (Miss Potter, Amelia), ma lavorando anche con grandi registi come Woody Allen e Roman Polanski; inoltre, ha recentemente esordito alla regia con American Pastoral, dal celebre romanzo di Philip Roth. Presto lo vedremo ne La Bella e la Bestia e nella terza stagione di Fargo.

SIMON “SICK BOY” WILLIAMSON – JONNY LEE MILLER (INGHILTERRA, 1972)

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Trainspotting ha consacrato anche la carriera di Jonny Lee Miller, che inizialmente ha lavorato soprattutto in televisione: il suo esordio risale al 1982, in una puntata di Doctor Who. Danny Boyle, però, lo ha notato in Hackers, dove l’attore inglese ha conosciuto la moglie Angelina Jolie, con cui è stato sposato dal 1996 al 1999. Successivamente è apparso in vari film, tra cui Dracula’s Legacy, Nella mente del serial killer, Melinda e Melinda, Æon Flux, Dark Shadows e Byzanthium, oltre che in show televisivi come Eli Stone, Dexter e soprattutto Elementary, dove presta il volto a Sherlock Holmes.

DANIEL “SPUD” MURPHY – EWEN BREMNER – (SCOZIA, 1972)

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Ewen Bremner aveva già una certa esperienza prima di Trainspotting (si ricorda la sua partecipazione a Dredd – La legge sono io), ma il film di Danny Boyle gli ha aperto prospettive ancora più ampie. L’attore scozzese ha infatti partecipato a numerose produzioni hollywoodiane come Pearl Harbour, Black Hawk Down, Il tesoro dell’Amazzonia, Il giro del mondo in 80 giorni, Alien vs. Predator, Tutti pazzi per l’oro, Il cacciatore di giganti ed Exodus, e inoltre ha lavorato due volte con Woody Allen in Match Point e Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni. Da segnalare, nel suo curriculum, anche un ruolo in Snowpiercer.

FRANCIS “FRANCO” BEGBIE – ROBERT CARLYLE (SCOZIA, 1961)

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Il più maturo del gruppo, Robert Carlyle era noto anche prima di Trainspotting, soprattutto grazie al suo ruolo in Riff Raff di Ken Loach (con cui ha lavorato anche ne La canzone di Carla). Tra il film di Danny Boyle e il successivo Full Monty, l’attore scozzese si è imposto come uno dei volti più rappresentativi del cinema britannico, proseguendo sul suo cammino personale con film come The Beach (sempre di Boyle), L’insaziabile, Le ceneri di Angela, Codice 51, Black & White e La bottega degli errori, suo esordio alla regia di un lungometraggio. In ambito più mainstream si ricordano le sue partecipazioni a 007 – Il mondo non è abbastanza, Eragon e ovviamente la serie Once Upon a Time, dove interpreta Tremotino.

BONUS TRACK: DIANE – KELLY MACDONALD (SCOZIA, 1976)

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Come “bonus” finale, è giusto dedicare un po’ di spazio anche a Kelly MacDonald, che interpretava Diane in Trainspotting e fa un cameo in T2. L’attrice scozzese ha esordito proprio nel cult di Danny Boyle, e in seguito è apparsa in film di prestigio come Elizabeth, Gosford Park, Neverland e Non è un paese per vecchi, ma anche in Guida galattica per autostoppisti, Nanny McPhee, Soffocare, Harry Potter e i doni della morte – Parte 2 e Anna Karenina. Ha prestato la voce a Merida nell’edizione originale di Brave, e inoltre ha lavorato nella serie Boardwalk Empire.

LEGGI ANCHE: Danny Boyle e Ewan McGregor: amore, odio e ancora amore fino a T2: Trainspotting

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