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Come sappiamo, Shia LaBeouf ha approfittato dell’insediamento del nuovo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per lanciare la sua nuova performance artistica. Un’opera d’arte interattiva che nasce come protesta: una telecamera è stata installata al Museum of the Moving Image di New York e i passanti sono invitati a ripetere di fronte all’obiettivo “He will not divide us” (lui non ci dividerà) in “onore” di Trump. La telecamera rimarrà accesa 24 ore al giorno e lo streaming sarà disponibile per i prossimi quattro anni (la durata del mandato presidenziale).
Un’iniziativa che, come prevedibile, ha avuto un grande seguito ma che ha anche attirato qualche malintenzionato. Stando a quanto trapelato finora, un giovane con il volto coperto si sarebbe avvicinato all’attore urlando frasi razziste e a favore di Hitler. Dalle parole si è presto arrivati alle mani e Shia LaBeouf avrebbe graffiato l’aggressore nel tentativo di scoprirgli il volto. A testimoniare la provocazione questo video:
Shia LaBeouf has been arrested by NYPD, because of this video #HeWillNotDivideUs #FreeShia pic.twitter.com/Sj8RqP7uGm
— #HeWillNotDivideUs (@HWNDUS) 26 gennaio 2017
A quel punto sono intervenute le forze dell’ordine, che hanno arrestato l’attore in diretta. Queste le dichiarazioni di un testimone:
Shia si è preso un cazzotto per noi. Era pieno di nazisti, lui si è sacrificato cercando di proteggerci.
Questo il video dell’arresto:
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