Come sarebbe un film su un esorcismo senza un prete? È da questa domanda che nasce Incarnate, thriller/horror con protagonista Aaron Eckhart (Thank You for Smoking, Il Cavaliere Oscuro e Attacco al Potere) realizzato dai produttori di grandi successi come Paranormal Activity, Insidious e Sinister. Un film che porta sul grande schermo un nuovo lato dell’esorcismo, un lato che si potrebbe definire più moderno e in linea con i nostri tempi.
La storia è stata definita da più parti come il perfetto incontro tra L’Esorcista, il cult movie diretto nel 1973 da William Friedkin, e Inception, il kolossal diretto da Christopher Nolan nel 2010. Due titoli distanti che trovano un punto d’incontro in questa produzione, dando vita ad un connubio decisamente interessante. Come ha spiegato lo sceneggiatore Ronnie Christensen:
Di solito questo genere di pellicole ruotano attorno ad elementi come l’acqua santa e frasi del tipo ‘Io ti invoco’, ma io ho pensato: ‘Quanto sarebbe innovativo avere un protagonista, che non fosse il solito cliché del prete, che entrasse nella mente della vittima per combattere il demone nel suo stesso campo di battaglia?’.
Quel protagonista è, appunto, Aaron Eckhart, che interpreta un uomo emarginato, che vive ai margini della società e che si serve della tecnologia per compiere gli esorcismi, ispirandosi più alla scienza che alla religione. Un uomo che ha un solo scopo nella vita: uccidere il demone che ha distrutto la sua famiglia. Parlando del suo personaggio l’attore ha detto:
Uno degli elementi che mi piacevano era che il mio personaggio fosse un uomo sulla sedia a rotelle, pieno di problemi e trasandato; che inizialmente fosse un fumatore incallito, oltre che un forte bevitore, uno sciocco che dice sempre quello che pensa.
Un eroe, a suo modo, in grado di assumere un altro aspetto nel mondo del “subconscio demoniaco”:
Considero il mio personaggio come una sorta di primo soccorritore. Ember possiede quel tipo di personalità che lo spinge a entrare in un edificio in fiamme. Ha il classico atteggiamento menefreghista e avventato che gli permette di fare cose che le persone normali non farebbero. Quando Ember entra nel mondo subconscio dei sogni si trasforma in una presenza autoritaria. È ordinato e pulito, è virile e pronto a combattere – esattamente l’opposto di quando si trova nella realtà, sulla sedia a rotelle. È stato divertente interpretare questi due lati così opposti.
Incarnate è diretto da Brad Peyton, regista del disaster-movie San Andreas, che ha portato sul grande schermo una sceneggiatura di Ronnie Christensen (Passengers – Mistero ad alta quota). Nel cast troviamo anche Carice van Houten e Catalina Sandino Moreno. Questa la trama del film:
Il Dr. Seth Ember, costretto sulla sedia a rotelle dopo un grave incidente, è dotato di una rara capacità mentale che gli permette di entrare nella mente delle persone possedute per esorcizzarle dall’interno. Il Vaticano lo arruola per esorcizzare un ragazzo, un caso che si rivelerà molto più complicato del previsto: dentro quel giovane si nasconde lo spirito maligno che aveva provocato la morte della moglie e del figlio di Ember.
Incarnate farà il suo ingresso nelle sale italiane l’8 febbraio.
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