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Sing – La recensione del miglior film targato Illumination

Pubblicato il 29 dicembre 2016 di Leotruman

Buster Moon è un koala proprietario di un teatro ormai caduto in disgrazia. È un grande ottimista per natura, e nulla lo scoraggia anche se a fargli da “spalla” ha solamente un’anziana segreteria e un amico ricco e viziato, senza ormai più possibilità di aiutarlo.

Per tornare alla ribalta decide di organizzare una grande competizione canora, con cinque concorrenti pronti a sfidarsi a colpi di canzoni e incredibili esibizioni. Rosita, una maialina che ha più di venti figli; Mike, un topo molto sicuro di sé ai limiti dell’arroganza (anzi ben oltre); Meena, un’elefantina terrorizzata dal palcoscenico con una voce a dir poco incredibile; Ash, una porcospina che veste abiti rock e nasconde un cuore tenero; Johnny, un gorilla che fa parte di una famiglia di gangster e deve compiere scelte importanti.

La realtà è che il film non procede mai sul tracciato che ci eravamo ipotizzati guardando gli splendidi e colorati trailer arrivati. Una vera e propria sorpresa!

Chi parte “spaventato” in partenza dalle 85 canzoni annunciate e contenute nei 108 minuti di Sing, si può tranquillizzare. Il film non è un musical, e buona parte dei brani è condensata in spezzoni durante le audizioni o in altri momenti di passaggio, mentre le canzoni intere (cover a dir poco splendide) le possiamo sentire durante le esibizioni finali dei concorrenti.

Sing in realtà è il gemello targato Illumination Entertainment dell’ottimo Zootropolis, dove animali antropomorfi, colori e animazione sono solo il mezzo per raccontare una storia importante, adatta ad ogni genere di pubblico e con più livelli di lettura.

Al contrario di Pets – Vita da Animali, dove il tema alla base era ottimo, ma lo sviluppo di storia e trama non sono stati all’altezza, Sing si presenta come un talent show di animali, ma è in realtà semplice facciata. In breve tempo si comprende come tutti i siano ben approfonditi e caratterizzati, creando negli spettatori un forte senso di empatia. Incredibile come siano riusciti a farlo anche per alcuni personaggi secondari, come la “pecora nera” Eddie (ruolo importantissimo!).

Le scelte che compiono i protagonisti del film sono importanti, sofferte, condivisibili. Famiglia e carriera, la paura di rimanere soli che ci spinge a frequentare persone sbagliate, il fallimento e la potenziale rinascita, il taglio del cordone ombelicale, il terrore di seguire il proprio sogno contro tutto e tutti.

Ci si ritrova a fare realmente il tifo per questi personaggi così sfortunati, fino all’atto finale che è a dir poco stupefacente, e tra i più emozionanti mai visti in un prodotto d’animazione. Si balla, si ride, si piange, si lotta insieme a loro durante la visione di film, e ci emoziona anche con scene di altissimo livello qualitativo, come dal tono particolarmente drammatico che accade circa a metà, e che per realizzazione e montaggio mi ha lasciato a bocca aperta.

Illumination ha incassato miliardi di dollari con le sue pellicole. Da Cattivissimo Me a Pets, lo studio ha saputo colmare il vuoto lasciato da Dreamworks prendendone abilmente il posto. È però proprio con Sing che capiamo finalmente le vere potenzialità dello studio, realizzando il primo film con una sceneggiatura di peso e pronto a competere con i colossi attuali, che rimangono sempre Disney e Pixar nel campo dei blockbuster animati.

Si spera proprio che avendo alzato l’asticella qualitativa così nettamente non la si debba più abbassare!

Sing è stato scritto e diretto da Garth Jennings, mentre le prestigiose voci originali sono di Matthew McConaughey, Reese Witherspoon, Seth MacFarlane, Scarlett Johansson, John C. Reilly, Taron Egerton, Nick Kroll e Tori Kelly.

Alle spalle di questa produzione c’è sempre Chris Meledandri, fondatore di Illumination Entertainment nonché artefice di successi come Cattivissimo Me, Minions e Pets.

Sing farà il suo ingresso nelle sale italiane il 4 Gennaio 2017. QUI trovate la pagina facebook italiana del film.