Tra la fine degli anni Novanta e i primissimi anni Duemila, Francis Ford Coppola tentò di realizzare un film che ambiva a una grandezza epocale: si trattava di Megalopolis, kolossal ispirato al leggendario Metropolis di Fritz Lang; non un vero e proprio remake del capolavoro tedesco, ma una sua “espansione” di natura sia tecnica sia tematica. Il progetto sfumò, e Coppola continuò a realizzare film indipendenti come Un’eterna giovinezza, Segreti di famiglia e Twixt.
Ebbene, The Hollywood Reporter segnala che toccherà a Sam Esmail il compito di “rifare” Metropolis, ma sotto forma di una miniserie televisiva. Pare che l’autore di Mr. Robot stia sviluppando l’idea per Universal Cable Productions, e che intenda organizzare una writers’ room composta soltanto da due o tre sceneggiatori, i quali lavoreranno non tanto sulla scrittura dei singoli episodi, ma su come trasporre il classico di Lang in una serie tv.
NBCUniversal tende a privilegiare i canali di sua proprietà, ma non è detto che questa versione di Metropolis venga piazzata in uno di essi, anche se USA Network (la stessa emittente di Mr. Robot) potrebbe avere qualche chance in più di ospitare la serie. Comunque sia, lo studio intende lanciarla fra due o tre anni, quindi Esmail farà in tempo a concludere Mr. Robot prima di dedicarsi completamente alla nuova creatura. Il suo manager, Chad Hamilton di Anonymous Content, sarà il produttore esecutivo insieme a lui.
Metropolis (1927) è una vera pietra miliare della storia del cinema: diretto da Fritz Lang su sceneggiatura scritta da lui stesso e da sua moglie Thea von Harbou, il film è ambientato nel 2026, e si svolge in una grande metropoli futuristica dominata da ricchi industriali che vivono in grattacieli altissimi, mentre la classe operaia – il cui lavoro costante garantisce la vita agiata dei padroni – si trascina faticosamente nel sottosuolo cittadino. Freder Fredersen, figlio del dittatore Joh Fredersen, scopre le condizioni disumane degli operai grazie all’intervento di Maria, una giovane donna che lo sensibilizza di fronte a questa realtà, e si prepara a guidare i più sfortunati in una rivolta contro gli sfruttatori. Freder s’innamora di lei, ma Rotwang, un inventore al soldo di suo padre, costruisce un robot che assume le fattezze di Maria per controllare i malumori degli operai, rivelando però di seguire un’agenda tutta sua: l’inventore vuole vendicarsi di Joh, suo vecchio rivale in amore, e ordina al robot di spingere gli operai a distruggere le macchine, provocando una catastrofe…
Considerato uno dei modelli fondativi del cinema fantascientifico, Metropolis ha influenzato molti altri cult del genere sci-fi, tra cui Guerre stellari (il droide C-3PO è basato sul robot di Rotwang) e Blade Runner (la metropoli cupa e futuristica, dove si stagliano immensi grattacieli). Fu un’opera estremamente innovativa anche sotto il profilo tecnico, ma non priva di contrasti: Lang detestava il finale pacificante, scelto da sua moglie, e avrebbe voluto concludere il film con una fuga di Freder e Maria verso le stelle mentre la città cadeva sotto i colpi dell’insurrezione.
Fonte: The Hollywood Reporter
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