Quello relativo a Carrie Fisher rimarrà come uno dei lutti nel mondo dello spettacolo più sentiti del 2016: l’entità dell’affetto per l’interprete della Principessa Leia, naturalmente, sconfina il mondo del cinema e lambisce altri ambiti, come quello del videogioco. La Fisher aveva recentemente doppiato il personaggio che l’ha resa celebre in Lego Star Wars: The Force Awakens, ma è apparsa in decine di videogiochi con le sembianze di Leia. Tra questi, per ragioni di cronologia interna, non figura Star Wars: The Old Republic, MMORPG sviluppato da Bioware e lanciato sul mercato da LucasArts alla fine del 2011, con enorme successo, ma questo non ha certo impedito ai fan videogiocatori di recarsi sulla riproduzione ludica di Alderaan per porre simbolicamente i loro omaggi a Carrie Fisher tramite una serie di veglie che si sono succedute in-game. Un evento più unico che raro.
Sempre parlando di voice acting nei videogiochi, la Fisher ha prestato la voce nel 2012 a Dishonored, action game di Arkane Studios, per il quale realizza un’easter egg: è, difatti, la seconda voce della “Propaganda”, sbloccabile se si uccide il primo speaker del gioco. Harvey Smith, co-fondatore degli Studios, ha ricordato l’attrice con un sentito tweet: “È una piccola cosa, ma Carrie Fisher è stata cortese, divertente e di larghe vedute quando abbiamo lavorato con lei per il suo piccolo ruolo in Dishonored.”
It’s a little thing, but Carrie Fisher was gracious, funny and creatively open when we worked with her for a small role in #Dishonored. RIP.
— Harvey Smith (@Harvey1966) December 27, 2016
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