Shooter: su Netflix la nuova serie con protagonista Ryan Phillippe

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USA Network (il canale di Mr. Robot e Colony) punta su Shooter, nuovissima serie iniziata il 15 Novembre che riprende (e rielabora) la trama dell’omonimo film con protagonista Mark Wahlberg. Che rimane nel progetto in veste di produttore, cedendo il testimone da protagonista a Ryan Phillippe, già visto a suo agio sulla scena seriale televisiva in Secret and Lies e Damages.

Il film, a sua volta, era basato sul romanzo Una pallottola per il Presidente di Stephen Hunter, che figura fra gli sceneggiatori. La vicenda ruota intorno alle avventure di Bob Lee Swagger, ex cecchino dell’esercito americano richiamato in servizio per sventare una letale minaccia al Presidente degli Stati Uniti.

RYAN PHILLIPPE

La carriera di Phillippe inizia nel 1992, dove interpreta l’allora controverso ruolo di un giovane omosessuale in un telenovela; la fama arriverà nel 1997, grazie alla sua partecipazione al film horror So Cosa Hai Fatto, che lo renderà noto al grande pubblico dei teenager. Tale popolarità gli assicurerà un ruolo da protagonista per la pellicola che ha consacrato la sua ascesa a livello internazionale: Cruel Intention, a fianco di Sarah Michelle Gellar, gli spalanca le porte per interpretazioni di più alto livello come per Flags of our Fathers di Cint Eastwood o per il film premio Oscar Crash – Contatto Fisico.

Dopo aver fondato una casa di produzione con altri amici attori, la Lucid Films, debutta anche come regista con il poco apprezzatto Catch Hell, in cui figura anche come attore e sceneggiatore.

Negli ultimi anni Ryan si è affacciato al panorama seriale: da un ruolo ricorrente nell’ultima stagione di Damages fino a un ruolo da protagonista nella prima stagione della antologica Secret and Lies, poi ancora da protagonista nella nuovissima Shooter.

SHOOTER 1×01: PUNTO DI IMPATTO (NO SPOILER)

Il primo episodio della serie, pur procedendo su binari prevedibili e non del tutto scorrevoli, risulta pienamente efficace, ma solamente per un pubblico che non conosce il prodotto di base. Il colpo di scena al termine dell’episodio ribalta la vicenda creando una reale aspettativa verso le prossime puntate che durante la visione non si era ancora fatta sentire, ma viene completamente spoilerato non solo dal film e dal romanzo da cui prende le mosse, ma anche dal trailer e dal traino pubblicitario stesso della serie.

In teoria, l’episodio risulta godibilissimo ed in fin dei conti avvincente se si è completamente a digiuno della trama, mentre risulta totalmente mal costruito agli occhi di chi (probabilmente, purtroppo, la maggior parte del pubblico) si è avvicinato al prodotto perché interessato dalla pubblicità o dai trailer.

Ryan Phillippe dopo una partenza non brillante ingrana bene il suo personaggio e risulta grossomodo credibile nel suo ruolo, costruendo un personaggio che non brilla per carisma come dovrebbe ma che riesce comunque a funzionare; stesso discorso per il resto del cast, fra cui non riesce a spiccare un Omar Epps troppo lontano dai camici bianchi di Doctor House – Medical Division.

Il comparto tecnico si prende alcune libertà, sfociando a tratti in linee fumettistiche che a prima vista mal si adattano all’economia dello show ma che risultano invece azzeccatissime per una serie che, con un cecchino come protagonista, si sarebbe potuta perdere in spiegazioni balistiche troppo accurate e noiose.

WORK IN PROGRESS

Shooter all’alba del suo solo primo episodio non ha ancora trovato una propria definizione, e non ha probabilmente ancora neanche provato a farlo: è sicuramente innanzi tutto un thriller, ma già nella prima puntata riesce a spaziare dal puro poliziesco al family drama, arrivando a toccare anche temi molto diversi da quelli di base. E’ indubbio che il deflagrante finale di Punto d’Impatto porti lo spettatore a voler seguire il prosieguo della serie, ma d’ora in poi non abbiamo idea di come questa potrebbe continuare: le domande sono moltissime, i personaggi coinvolti sono schierati e non è dato sapere quali assurgeranno ad un ruolo da coprotagonisti e quali resteranno funzionalmente sullo sfondo (anche se speriamo che il personaggio dell’agente dell’FBI Nadine Memphis, con la quale è facilissimo empatizzare fin da subito, riceva lo spazio che merita) e le storyline su cui indagare sono molteplici.

Shooter è distribuita in Italia da Netflix, ed il primo episodio è già disponibile sulla piattaforma online in italiano dal 16 Novembre: gli episodi verranno caricati settimanalmente, ad un solo giorno di distanza dal canale originale americano USA Network.

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