Quando cominceranno le riprese di Richard Pryor: Is It Something I Said? A sentire il produttore Bruce Cohen dovremmo armarci di pazienza perché le persone coinvolte nel progetto vogliono creare qualcosa che sia degno del compianto artista americano, e per questo motivo non cominceranno a girare fino a quando non potranno realizzarlo ‘nel modo giusto’. Ma a noi va bene così:
“E’ uno degli script più brillanti. Bill Condon ha scritto la bozza iniziale e poi Lee Daniels si è occupato della riscrittura e purtroppo, è difficile far funzionare l’economia in questo panorama. Non è un film a basso costo: è in costume, ha una portata ampia e stiamo raccogliendo un cast che ci dia un sufficiente valore all’estero per farci fare questo film. [Questa è] la sfida.
The Weinstein Company, Lee, io e Mike Epps, legato da un po’ all’interpretazione di Richard Pryor, tutti noi… per quanto vogliamo fare fortemente questo film, sentiamo un’obbligazione un po’ più alta verso questo soggetto, nel dargli giustizia. Quindi, non lo faremo fino a quando non potremmo farlo nel modo giusto e spero che accada presto perché è davvero un progetto che deve essere fatto”.
Al progetto, oltre a Mike Epps, sono inoltre legati i nomi di Eddie Murphy (padre di Pryor, Leroy “Buck Carter” Pryor), Oprah Winfrey (nonna di Pryor), Tracy Morgan e Kate Hudson (Jennifer Lee Pryor). Il film, spiega Cohen, coprirà tutta la vita di Pryor, anche gli aspetti più oscuri della sua storia.
“Saremo ambiziosi e questa è la trappola dei film biografici, ne sono completamente d’accordo. Nello script viene mostrato che l’arco emotivo di questa sceneggiatura è così prepotentemente meraviglioso, da essere uno di quegli script per cui ti chiedi per quale motivo non sia stato realizzato [il film]. Ma verrà realizzato, in qualche modo, in qualche modo lo faremo.
Lo stiamo affrontando nella sua interezza. Lo script è dark, crudo, triste, e spaventoso per certi versi, ma alla fine fornisce anche ispirazione come può farlo solo uno script. Non direi che questa sia davvero una parte del problema, perché i finanziatori stanno davvero guardando al valore del film. Non sono preoccupati se qualcosa è davvero dark, ma da questo punto, non abbiamo ricevuto nessun aiuto.
Se fosse una commedia romantica sarebbe stato più facile ottenere i nostri finanziamenti. Se guardate alle opere di Lee Daniels, se guardate al mio lavoro e certamente se guardate il lavoro di Harvey, sapete che questi filmakers non sono dei disonesti e qui ci troviamo di fronte a uno di questi casi”.
Fonte Collider
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