Una Mamma per Amica: Recensione del primo episodio, “Inverno”

Una Mamma per Amica: Recensione del primo episodio, “Inverno”

Di Andrea Suatoni

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—–ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER—–

Le ragazze Gilmore sono tornate. Sono un po’ invecchiate, sono cambiate (difficile dire che siano davvero cresciute…), ma sono ancora loro: Rory, Lorelai, Emily e tutti i pittoreschi e caratteristici personaggi di Gilmore Girls sono di nuovo pronti a far sognare milioni di fan grazie a Netflix, che ha prodotto un revival in 4 episodi che fin da subito fa tornare alla mente gli “antichi” sapori della serie chiusa ormai più di 9 anni fa.

Una ottava (mini) stagione a tutti gli effetti pronta a scontrarsi con il mondo seriale del 2016, profondamente cambiato rispetto agli anni in cui Gilmore Girls andava in onda ma che riesce immediatamente ad adattarsi pur rimanendo profondamente sé stessa.

Nessuna premessa, nessun riassunto, nessuna didascalia prima del riconoscibilissimo motivetto che ci reintroduce a Stars Hollow: solamente un mix di frasi, non del tutto scelte fra le più significative ma tutte ugualmente familiari, ci accompagnano verso le nuove avventure di Lorelai e Rory.

INVERNO

“Era tanto che non lo facevamo”

“Ci voleva!”

“Quanto tempo è passato?”

“Degli anni, direi.”

Lorelai e Rory ci salutano così, con delle meta-battute che strizzano l’occhio alla lunghissima pausa fra la settima e l’ottava stagione. Il dialogo iniziale ci fa capire subito che nulla è cambiato, pur dopo anni, e madre e figlia sono esattamente come (e dove) le avevamo lasciate. Forse: pian piano, in un gioco delicatissimo che dosa sapientemente le informazioni da rivelare agli spettatori, iniziamo a scoprire cosa è successo nei 9 anni precedenti.

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Richard Gilmore è morto da 4 mesi, e durante il suo funerale Emily e Lorelai arrivano ad uno scontro che le allontanerà più di quanto non lo fossero nei peggiori periodi della serie. Rory è invece una giornalista freelance, in continuo viaggio fra Londra, New York e Stars Hollow; durante una visita a sua madre veniamo a conoscenza del fatto che Lorelai e Luke sono ormai una coppia fissa da più di 6 anni. Anche Rory è impegnata in un rapporto da 2 anni: Paul, il suo più che anonimo ragazzo, di cui non è affatto innamorata.

Ritroviamo quasi tutti i personaggi principali: Lane e Zack e la loro band (ancora in attività), Michel al Dragonfly Inn, Taylor impegnato in uno dei suoi progetti e Kirk in una nuova fallimentare attività, Gipsy alle prese con l’auto di Lorelai, una inedita Miss Patty, Caesar al ristorante con una nuovissima capigliatura e Paris a capo di un’azienda (prevedibilmente) prima nel suo settore, quello della maternità surrogata, cui Lorelai e Luke si rivolgono senza successo. Il rapporto fra i due non sembra vivere un periodo di stabilità: la cronica insoddisfazione di Lorelai sembra anzi aver retto molto più del dovuto, ed una crisi appare proprio dietro l’angolo.

A New York, dopo un pranzo di lavoro che le apre una nuovissima ed importante offerta lavorativa, Rory ci rivela di essere tornata ad avere una relazione puramente fisica con Logan, ripromettendosi di lasciare Paul (del quale sistematicamente si dimentica).

Sul finire dell’episodio, le frizioni fra Lorelai e sua madre si appianano del tutto: Emily ha seguito un consiglio della figlia ed ha deciso di entrare in terapia… Ma Lorelai parteciperà assieme a lei alle sedute.

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IL BUDGET DI NETFLIX

Come già detto, respiriamo fin da subito i vecchi toni di Gilmore Girls. Il revival riesce a riportare tutte le caratteristiche più positive della vecchia serie in quella nuova, modernizzandole e illudendoci che il tempo non sia davvero passato, per poter finalmente conoscere la storia che avremmo seguito se al tempo avessimo avuto un rinnovo; per anni la creatrice Amy Sherman-Palladino ha infatti affermato di voler raccontare la storia del “vero finale”, verso le famosissime 4 parole finali che avrebbero messo (e metteranno) fine alla saga di Gilmore Girls. Ma non è così.

La storia è assolutamente godibile, si tratta in tutto e per tutto di Gilmore Girls, ma fin dalle prime battute notiamo il più grande (forse unico) difetto del revival: l’intera storia è costruita in funzione della disponibilità degli attori. Gli avvenimenti si susseguono mostrando sulle scene gli interpreti in base a quanto il budget (o gli altri impegni lavorativi) ha permesso loro di essere in video: ad esempio, una storyline apposita è stata costruita per nascondere l’indisponibilità di Melissa McCarthy ad impersonare di nuovo Sookie per più di un episodio, mentre la presenza di Logan è limitata a pochi secondi di girato; anche Doyle è stato “tagliato” costruendo l’ipotesi di un divorzio con Paris (che scopriamo essere sposata ed aver avuto da lui due figli). Sono pesanti le assenze di Jess (che vedremo in tutti e 3 i successivi episodi, ma è lecito chiedersi: per quanto?) e di Dean (che probabilmente come Sookie interverrà solamente per un cameo, essendo previsto il personaggio solamente per un episodio). Ovviamente anche l’assenza di Edward Herrmann è estremamente sensibile, e sulla morte del suo personaggio Richard è costruita gran parte della trama, contribuendo a dare un forte sentore di scrittura “pilotata” dagli eventi e dal budget.

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Un difetto visibilissimo per tutta la durata dell’episodio, ma in fin dei conti quasi trascurabile: pur se con numerosi paletti narrativi, gli showrunner hanno svolto un lavoro encomiabile nel costruire delle storie in perfetto stile Gilmore con tutto ciò che avevano a disposizione, pur se queste storie sono con tutta probabilità lontane da quelle maturate negli anni in cui Amy Sherman-Palladino poteva solamente sperare di riportare in TV.

LE RAGAZZE GILMORE

Lorelai e Rory sono sempre le stesse, ma la seconda è anche profondamente cambiata: non solo la ragazza si ripresenta al pubblico con un fidanzato bistrattato ed usato come mero riempitivo, ma scopriamo in seguito che intrattiene una relazione con Logan a sua insaputa e che mente a sua madre per nasconderla. E’ ormai evidente che la carriera per la giovane Gilmore sia diventata (ma ne avevamo già sentore) più importante dell’amore. Lorelai dal canto suo manifesta i difetti di sempre, messi a nudo da sua madre nella lite dopo il funerale di Richard: è lei stessa a capire di manifestare un cinismo ed un egoismo che Luke potrebbe aver subito passivamente il suo carattere, per amore.

Il revival sembra voler proiettare Lorelai verso una nuova crescita, magari anche tramite la psicanalisi: finalmente forse l’ironica leggerezza che tanto ci ha divertito nelle sette stagioni precedenti (ma che ha sempre celato una profonda immaturità) potrebbe lasciare il posto ad una consapevolezza e ad una felicità che Lorelai non è mai riuscita a raggiungere.

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Guardate la nuova puntata di #BingeLove a tema Gilmore!

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