Articolo a cura di Sonia Serafini.
Alla Festa del Cinema di Roma è sbarcato Viggo Mortensen, l’indimenticato Aragon de “Il Signore degli Anelli” che veste i panni di un bizzarro padre nel film diretto da Matt Ross Captain Fantastic.
Il film racconta la storia di un padre che vive in isolamento insieme ai suoi sei figli nelle foreste del Pacifico. Insegna loro a fare tutto, dalla lotta, alla cucina, all’insegnamento vero e proprio, spronandoli al ragionamento, all’educazione, alla curiosità e alla ricerca di sapere. un evento tragico porta la famiglia a dover interagire con il mondo esterno e il padre a rendersi conto di dover in qualche modo cambiare alcuni aspetti del suo modus vivendi, accettando alcuni compromessi che la società impone cercando di trovare il modo per plasmarli alle sue idee di vita.
L’attore e il regista Matt Ross entrambi conoscitori della lingua italiana, hanno presentato alla stampa la pellicola, sottolineando come la storia sia stata ispirata da alcune esperienze personali del filmaker che ha vissuto con la madre in una comunità alternativa in Oregon negli anni ’80 in una tenda in completo isolamento fra le montagne. Ross ha specificato come tutto ciò l’abbia ispirato per la lavorazione del film, ma di come il tema centrale della pellicola sia un altro, ovvero i valori di un padre che vuole tramandare ai propri figli.
Quando la parola è passata a Viggo ha raccontato come sia stato bello lavorare a questo film, del clima sereno, divertente e rilassato si sia instaurato sul set, talmente tanto da creare una vera piccola famiglia. Ha elogiato le doti di Matt Ross come regista proprio per la sua capacità di far essere tutti sereni e riuscire a trasmettere la sensazione che tutto andasse bene anche quando i tempi erano strettissimi, le scene critiche e le situazioni complicate.
Il ruolo che ha interpretato è uno dei più bei copioni che abbia mai letto, soprattutto per il viaggio emotivo che affronta il personaggio. porsi delle domande su di lui, sorprendersi sulla sua evoluzione e scoprire che il film è anche un road movie che costringe tutti ad adattarsi ai cambiamenti della vita.
Ha poi parlato della sua filosofia e approccio al lavoro, di come sia un attore indipendente nello star-system di Hollywood, le sue scelte sono dettate dalla voglia che ha di far parte di storie che lui stesso sarebbe disposto di andare a vedere al cinema. I suoi personaggi devono in qualche modo rispecchiarlo, in questo caso ha adorato l’estrema sincerità di Ben (il personaggio di Captain Fantastic), di come anche sbagliando comunichi con i suoi figli, lui stesso si è definito un bugiardo a fin di bene, un po’ come tutti noi e vedere questo padre che in maniera così schietta e forse brutale, parlava di tutto con i figli l’ha impressionato. C’è stato anche il tempo di chiedere un parere sulla controversa campagna elettorale che sta interessando gli Stati Uniti e Viggo Mortensen (attivo e noto attore politicante) l’ha definita : “La peggiore campagna elettorale mai vista, imbarazzante e sconcertate”, per poi aggiungere che noi italiani ne dovremmo sapere qualcosa, facendo ovviamente riferimento al nostro trascorso Berlusconiano. Viggo, chapeau.
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