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Inferno – La recensione del terzo film con Robert Langdon

Pubblicato il 09 ottobre 2016 di Leotruman

INFERNO – IL CAST PARLA DEL FILM: DETTAGLI E CURIOSITA’

Robert Langdon si risveglia in un ospedale della nostra Firenze. Non ricorda quanto gli è accaduto nelle precedenti ore, ha un vero e proprio black out, ma grazie a Sienna Brooks, giovane e brillante medico, proverà a recuperare i suoi ricordi per cercare di svelare un nuovo sistema di misteri intrecciati a catena. Dante, la Divina Commedia, Firenze, ma anche un misterioso nemico, e una minaccia globale: riuscirà il simbolista a salvare il mondo?

Il cinema di puro intrattenimento è sempre il benvenuto, in particolare quando per portarlo in vita vengono utilizzati alcuni illustri nomi, tra i migliori in assoluto del panorama mondiale. Abbiamo un regista premio Oscar, che nella sua lunga carriera ha sapientemente navigato tra i vari generi e raramente ha deluso o sbagliato in modo sostanziale: Ron Howard. Abbiamo l’attore più pagato al mondo, conosciuto per il suo carisma e per l’infinita serie di personaggio cult portati in scena in quarant’anni: Tom Hanks. Abbiamo anche lo sceneggiatore di Jurassic Park, Carlito’s Way e Spider-Man (David Koepp), l’attrice pronta letteralmente ad esplodere in pochi mesi grazie al nuovo film di Star Wars e una probabile nuova candidatura all’Oscar per A Monster Calls (Felicity Jones), un cast di co-primari variegato e di altissimo livello (Omar Sy, Irrfan Khan, Sidse Babett Knudsen), uno dei compositori più popolari dell’epoca moderna (Hans Zimmer) e molto altro.

Quello che non abbiamo è un materiale di partenza da premio Pulitzer. Dan Brown è infatti “solamente” lo scrittore più venduto in assoluto dopo J.K.Rowling, l’uomo che ha il merito di aver fatto spendere soldi in libreria a persone che non vi mettevano piede da anni, proponendo una letteratura di intrattenimento a base di misteri, scienza, cospirazioni, arte e religione. Un mix perfetto.

Si può definire come una sorta di Christopher Nolan della letteratura, più furbo ed esplicito nella sua missione rispetto al regista di Inception, e meno delicato nell’ideare e dar vita ai suoi meccanismi, pronti a far sentire intelligenti il proprio pubblico al momento della sua risoluzione (complicati, ma mai troppo, quindi gratificanti al momento della risoluzione).

È una colpa, una vergogna tutto questo? Per nulla! La letteratura di intrattenimento esiste da prima ancora che si inventassero inchiostro e carta,  vi sono tanti modi per trasporla sul grande schermo (Crichton, per fare un esempio di eccellenza a 360°). Le scelte realizzate da Howard, Koepp, i produttori e Sony si sono rivelate essere vincenti su molti fronti, in primis riguardo al fatto che in Inferno è più un adattamento del libro che la sua traduzione in immagini, come lo sono stati Il Codice Da Vinci e Angeli & Demoni.

Depurata da alcune assurdità che avevano fatto storcere il naso a più di un fan di Brown, il film è più snello, scattante e focalizzato su un’unica tematica, un’unica minaccia: la sovrappopolazione come minaccia globale, considerata da molti l’unico vero male che può portare all’estinzione della razza umana entro cento anni. Un tema attuale, trattato con intelligenza, che colpisce e fa pensare lo spettatore mentre segue per due ore filate le folli corse di Robert e Sierra e gli intricati misteri.

Il resto lo fanno le magnifiche location, per tre quarti italiane (Firenze, splendida, così come Venezia) ma anche la Basilica delle Cisterne di Istambul, la confezione impeccabile, il cast perfetto e in parte, un ritmo che non permette di annoiarsi per un solo minuto. Si può volere di più? In realtà sì, sarebbe doveroso pretendere di più, ma con il materiale di partenza disponibile sembra essere davvero essere stato fatto il massimo per portare in scena il miglior adattamento possibile. I nomi e i mezzi in gioco sono stati effettivamente una garanzia, e Inferno non deluderà il suo pubblico di riferimento.

INFERNO: GUARDA LE FOTO E I VIDEO DELLA WORLD PREMIERE DI FIRENZE

Inferno uscirà nelle sale italiane il 13 ottobre.

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