Incontro con Dan Brown: “Ecco la mia personale idea dell’Inferno”

Incontro con Dan Brown: “Ecco la mia personale idea dell’Inferno”

Di Leotruman

INFERNO – LA PROGRAMMAZIONE DELLE SALE

80 milioni di copie vendute solamente con Il Codice Da Vinci, uno dei best-seller più venduti della storia. Altre decine e decine di milioni di copie con i seguenti romanzi, e attualmente è uno degli scrittori più popolari al mondo. Parliamo ovviamente di Dan Brown, tornato sotto i riflettori proprio in questi giorni grazie all’arrivo al cinema del nuovo adattamento cinematografico tratto dai suoi romanzi.

Tocca ad Inferno questa volta, il film diretto da Ron Howard e ispirato all’omonimo romanzo pubblicato nel 2013.

Da oggi nelle sale italiane, vede protagonista il premio Oscar Tom Hanks, tornato ad interpretare per la terza il ruolo di Robert Langdon. Nel cast anche Felicity Jones (Sienna Brooks), Irrfan Khan (Harry Sims), Omar Sy (Christoph Bruder) e Babett Knudsen (Dr.ssa Elizabeth Sinskey).

Al termine della conferenza stampa di presentazione nei giorni della World Première di Firenze, abbiamo incontrato proprio Dan Brown e lo abbiamo fatto nella magica cornice del Salone dei Cinquecento, dove è ambientata una scena chiave del film e dove è presente lo splendido affresco La Battaglia di Marciano del Vasari, che contiene la misteriosa scritta “Cercatrova“.

Ecco cosa ha raccontato lo scrittore nella roundtable!

Crede nell’Inferno? Che idea ha personalmente?

L’inferno è un costrutto personale. Penso che se tu creda all’inferno debba credere al paradiso, e viceversa. La mia visione personale è che sono costrutti creati dall’immaginazione dell’uomo, e quando dico uomo intendo il genere umano. È interessante notare quanto efficiente sia l’inferno vero e proprio ritratto e inventato da Dante, che fu il primo a cercare di costruirlo. Nella Bibbia non vi era una descrizione di questo tipo. La nostra visione dell’inferno dipende quindi da Dante, noi l’abbiamo solamente adattato. Penso che due persone diverse possono vivere la stessa identica situazione, e per una si tratti del paradiso e per l’altra dell’inferno, a seconda di quello che si sta pensando o meno, dalle costrizioni e non solo. Dipende tutto dal mondo in cui vediamo il mondo in quel preciso momento.

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David Koepp, uno dei migliori sceneggiatori al mondo, ha avuto il compito di adattare il suo romanzo. Come ha collaborato con lui?

David è un grande, e gli è stato assegnato un compito difficile, quello di adattare il mio libro, che è molto lungo e denso di storia. La storia però non funziona molto bene sul grande schermo, e il suo lavoro è stato scegliere alcuni temi del romanzo, come Dante e la sovrappopolazione, e creare una storia che avesse senso. Il 98% in questo modo “vola via”, ma è quello che deve essere fatto. Ho provato ad adattare io stesso i miei romanzi in sceneggiature, e ho profondo rispetto per chi riesce a farlo egregiamente.

LEGGI ANCHE: Inferno – La recensione del terzo film con Robert Langdon

Le è piaciuto il film?

È logico che ci siano molte differenze tra il film e il libro, e non so se avete idea di quanto sia difficile realizzarne uno. Innanzitutto questo il film di Ron Howard, inoltre il libro aveva un finale molto sottile e non sei sicuro di quello che succederà effettivamente. È qualcosa che non poteva funzionare nell’adattamento cinematografico, e per questo David ha creato il finale che riteneva opportuno e non posso che rispettarlo. Sono in ogni caso davvero grato che abbiano tenuto al centro il tema della sovrappopolazione. I personaggi sono inoltre stati ricreati in modo eccellente.

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Qual è la parte che preferisce dello scrivere un romanzo?

Ci sono tre distinte parte. La prima parte è quella della ricerca. Avevo le idee chiare sui temi centrali, in particolare Dante e la sovrappopolazione, ma dovevo cercare di rendere un poema del 14esimo secolo adatto all’epoca moderna. Ho realizzato subito che Dante è stato in qualche modo un vero e proprio profeta. Non potevo che recarmi a Firenze per indagare su Dante, i suoi luoghi, mentre approfondivo con alcuni scienziati le teorie sulla sovrappopolazione. Per fare questo ho impiegato circa un anno. Poi arriva la seconda fase, quella della prima stesura del romanzo, che mi ha portato via un altro anno. Ed infine arriva la terza fase, quella dell’editing e della rifinitura. Ognuna di loro ha pro e contro. Io adoro la fase di ricerca, perché sto studiando, raccogliendo informazioni, e allo stesso visitando alcuni dei luoghi più belli al mondo. “Sto davvero lavorando?” a volte mi chiedo, per quanto stupito sia. Tra i contro della fase della ricerca c’è il fatto che alcune volte bisogna scontrarsi con la realtà, e capisci che alcune idee che avevi le devi accantonare perché non funzionano. Non ti devi abbattere e devi cercare nuove idee per superare il problema, ed è molto stimolante.

[…] Anche il processo di editing è interessante, e a volte ti rendi conto grazie ad altri occhi che alcune parti del tuo libro sono superflue. È un po’ come girare film. Abbiamo passato due giorni a girare in questa sala, davanti alla Battaglia di Marciano del Vasari. E una volta visto il film mi sono detto “Ma come, così pochi minuti ne sono rimasti?” visti gli ovvi tagli di montaggio.

Inferno Première Italia Ron Howard Tom Hanks Felicity Jones Omar Sy Irrfan Khan Dan Brown 01

Che ne pensa degli attori scelti per Inferno?

Ho apprezzato davvero molto il processo di casting di questo film e le scelte che hanno fatto. Il cast è internazionale, e meno male così non dobbiamo far finta di credere che un attore americano sia francese, o viceversa. La scelta di Irrfan Khan è stata eccellente, ed è uno degli attori indiani più popolari al mondo. Tom Hanks rimane ovviamente un grandissimo attore, e adoro il fatto di come il pubblico lo identifichi con il suo personaggio, Robert Langdon, così come accade per gli altri film.

GUARDA ANCHE: Inferno – Le foto e i video dalla World Première di Firenze

Che ne pensa del mondo del cinema? È vero che in qualche modo “è finito” perché abbiamo raggiunto il massimo dell’innovazione? 

No, non sono d’accordo. Per quanto riguarda i costosi blockbuster, in parte è vero perché il livello raggiunto è davvero alto, e sembra ogni volta essere massimo. Ma per i giovani filmaker, è fantastico il fatto che grazie alla tecnologia siano in grado di realizzare pellicole di altissima qualità con un budget praticamente nullo. Ci sono bellissimi film girati praticamente con un iPhone, non serve una telecamera da migliaia di dollari necessariamente. Puoi montare digitalmente e fare molto altro. Io sono in realtà molto entusiasta di questa era moderna e delle opportunità che fornisce ai filmaker. È un po’ come quello che è accaduto nell’editoria, e del fatto che tutti possono scrivere e pubblicare il proprio libro, e avere una distribuzione globale con un semplice click. Viviamo in un’epoca di grande creatività, e di grandissima innovazione, ma è solo un bene per i giovani creativi. Proprio per questo motivo quando uno studio spende centinaia di milioni di dollari per un film come Inferno, deve stare molto attento a tenere in considerazione moltissimi aspetti.

Inferno

Scrivere Il Codice Da Vinci, uno dei best-seller più venduti di sempre, come ha cambiato la tua vita?

Devo essere sincero: ho ricordi confusi di quel momento per quanto emozionanti. Da un lato ha cambiato la mia vita in modo sostanziale, il mio pubblico è diventato globale, molti hanno amato il libro, qualcuno addirittura ne è diventato ossessionato. La mia vita certo, è cambiata da questo punto di vista. Ma per molti altri piccoli aspetti, la mia vita è rimasta quella di prima. I miei rapporti sono per buona parte rimasti gli stessi, ogni mattina mi alzo nello stesso modo. Ho impiegato anni prima di decidermi a cambiare auto, sono. Non sono mai stato motivato dao soldi prima e non lo sono ora. La fama in qualche modo è grandioso, ma allo stesso tempo fonte di grande distrazione, e bisogna stare molto attenti.

Può anticiparci qualcosa riguardo a Origin, il suo nuovo romanzo con protagonista Langdon?

No! Posso dirvi il titolo, è “Origin” (ride). È un segreto, segretissimo. È la nuova avventura con protagonista Robert Langdon e uscirà tra un anno.


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Inferno Ron Howard Tom Hanks Felicity Jones Premiere Italia Forte Belvedere 01

Inferno è da oggi nelle sale italiane.

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Fonte: ScreenWeek

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