Guardare un film tutti insieme una sera alla settimana, è un’abitudine che condividiamo sempre molto volentieri. Durante l’anno questo “rito” capita ormai tutti i sabati. A mio parere (da mamma) è un modo per dare ai propri figli una chiave d’interpretazione, per capire ciò che appare sul teleschermo. Si aiuta così il bambino ad avere un atteggiamento più attivo di fronte all’immagine, alle emozioni ed ai messaggi televisivi. Per la pellicola di questa sera abbiamo scelto: “Paulie – Il pappagallo che parlava troppo”
Allevato nella casa della piccola Marie, il pappagallo Paulie scopre di essere in grado di parlare e aiuta la bambina a guarire da una leggera balbuzie.
Ma un giorno i genitori, preoccupati per il troppo affetto, decidono di mandare via Paulie e di venderlo. Finito in un negozio Paulie attira l’attenzione di Ivy, una vedova che vive in maniera precaria in una roulotte. Ivy compra Paulie che però non riesce ad adattarsi a quella vita. Dopo molti discorsi, Paulie convince Ivy ad aiutarlo a ritrovare Marie, alla quale lui è rimasto affezionato.
Si mettono in viaggio ma quando Ivy muore, Paulie si trova di nuovo solo. Deciso a continuare la ricerca, arriva in California, dove fa amicizia con tre pappagalli-artisti di proprietà di Ignacio, un venditore ambulante. Paulie si unisce alla compagnia ma viene rubato da Benny, un ladro che vuole sfruttare le sue doti a fini speculativi.
Compiendo un furto, Paulie viene sorpreso e condotto in un laboratorio di ricerca diretto dal dottor Reingold, che a sua volta intravede nel pappagallo la possibilità di ottenere successo in campo scientifico. Ma il portiere del laboratorio, l’emigrante russo Misha, ascoltato tutto questo racconto, aiuta Paulie ad uscire dalla gabbia. Insieme finalmente riescono a trovare Marie, ormai adulta. Forse tra Misha e Marie nascerà un sentimento, così Paulie potrà vivere con loro.
Il film sottolinea sicuramente la positività di valori quali: l’onestà, l’amicizia e la fedeltà tra individui. Morale: gli animali sono più intelligenti di molti umani approfittatori.