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Nella primavera del 1978 due giovani cineasti, John Carpenter e Debra Hill, decisero di realizzare un film che raccontava la storia di una giovane baby sitter perseguitata da un serial killer, vera e propria personificazione del male. Un’opera girata in soli 20 giorni, con un budget di 300.000 dollari, ma che riuscì a guadagnarne oltre 50 milioni una volta arrivata in sala (fino a pochissimo tempo fa era considerata la pellicola indipendente più redditizia della storia del cinema). Stiamo parlando di Halloween, una pietra miliare del cosiddetto cinema di genere.
Quel film ha catapultato Michael Myers nell’olimpo delle icone horror. La sua storia è al centro del secondo episodio di #IconeHorror la video rubrica di ScreenWEEK, dedicata alle figure più importanti del cinema di genere.
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