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Death Note – Adam Wingard promette nudità, parolacce e violenza

Pubblicato il 16 settembre 2016 di Marlen Vazzoler

I film live action tratti da un manga/anime o da un film d’animazione molto noto, sono sempre un argomento delicato nelle comunità degli appassionati, perché spesso ci troviamo di fronte a pellicole create solo per fini commerciali di cui avremmo fatto volentieri a meno. Non stiamo parlando solo di Dragonball Evolution ma anche ai due live action di Attack on Titan girati in Giappone.
Bisogna ammettere che qualche piccola perla è stata realizzata fino a questo momento e il primo Old Boy ne è un chiaro esempio, l’opera ben incarna lo spirito del manga originale. Lo stesso non possiamo dirlo per i live action americani, almeno quelli usciti finora, anche se il trend potrebbe cambiare nei prossimi anni.

Detto questo cosa potremmo aspettarci dal live action americano di Death Note?

Le ultime dichiarazioni del regista Adam Wingard mi hanno portato a chiedermi se abbiamo letto la stessa opera a fumetti:

“Possiamo fare quello che vogliamo, questa è la cosa fantastica, perché è un film su un anime. Tecnicamente è un cartone che porti in vita. Per me, quello che contraddistingue gli anime è che sono orientati agli adulti.
Mi ricordo di essere andato alla Suncoast mentre crescevo e di aver visto lì Akira con il piccolo bollino ‘Non per bambini’. Hanno sempre avuto un impatto su di me. Quindi facendo il mio primo anime live-action, per me è importante che ci siano questi temi adulti. Quindi ha nudità, un linguaggio scurrile, e una tonnellata di violenza. Jason Eisener che ha fatto Hobo with a Shotgun, l’ho portato a bordo come regista della seconda unità. Essenzialmente ci sono tre buoni corti di Jason Eisner lì dentro e sono tutti molto cruenti. Qualche volta sono riuscito a lasciarli carta bianca, per fare delle cose da pazzi”.

Ricordiamo però che Death Note nasce come shonen manga, un fumetto indirizzato a un pubblico di adolescenti scritto da Tsugumi Ohba e disegnato da Takeshi Obata (edito in Italia da Planet Manga). Akira nasce come seinen manga, rivolto invece a un pubblico maturo.
Quello che il regista qui descrive sembra una versione horror e cruenta dell’opera originale, e se fatta bene questa rilettura più adulta potrebbe non dispiacerci ma, la presenza di un linguaggio scurrile e nudità? No, questi sono due elementi che proprio hanno ben poco a che fare con il materiale originale.

Seguiremo con attenzione questo film, che speriamo riesca a mantenere lo spirito dell’opera originale e a non snaturare i personaggi che abbiamo tanto amato, sia nel manga, che nella serie animata, nei tre film live action e nella serie tv live action.

Il cast è composto da: Nat Wolff (Light Turner), Margaret Qualley (Mia Sutton), Keith Stanfield (L), Paul Nakauchi (Watari), Willem Dafoe (doppia lo Shinigami Ryuk) e Shea Whigham (James Turner).

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Death Note verrà distribuito a livello globale sulla piattaforma Netflix, nel 2017.

Fonte Collider

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