Bridget Jones’s Baby – La recensione in anteprima

Bridget Jones’s Baby – La recensione in anteprima

Di Leotruman

Nell’anno dei sequel deludenti o arrivati fuori tempo massimo, è bello avere aspettative riguardo ad un film che vengono poi superate, o meglio trascese alla visione in sala. È un evento ormai che accade raramente, ma il nuovo capitolo della saga di Bridget Jones rientra in questo ristrettissimo gruppo.

Bridget Jones’s Baby è il film che segna il ritorno di Renée Zellweger nel ruolo della beniamina di tutte le donne, e arriva dodici anni dopo il semi-deludente Che pasticcio, Bridget Jones!e ben 15 anni dopo Il Diario di Bridget Jones, uscito nel 2001 e subito divenuto instant cult, e ancora oggi tra le migliori commedie romantiche del nuovo millennio.

La mitica Bridget è tornata insieme a Colin Firth, che interpreta per la terza volta Darcy, e Patrick Dempsey, famoso per aver interpretato il Dr. Derek Shepherd nella serie tv Grey’s Anatomy. Sharon Maguire, regista de Il Diario di Bridget Jones, è tornata dietro la macchina da presa per questa nuova avventura, da lei scritta in collaborazione con David Nicholls (One Day, Via dalla pazza folla).

Tranquillizziamo subito le lettrici della saga letteraria: Bridget Jones’s Baby NON è l’adattamento dell’ultimo libro di Helen Fielding, Bridget Jones, un amore di ragazzo, pubblicato con gran clamore nel 2013 perché nelle prime pagine svelava la morte di Darcy.

Il terzo episodio parte con una Bridget nuovamente single dopo essersi lasciata con Mark Darcy. A 43 anni compiuti il suo “vissero felici e contenti” non sta andando esattamente secondo i piani, e decide di concentrarsi sul suo lavoro di news producer. Ha tutto sotto controllo, ma la sua vita sentimentale ha una svolta quando Bridget incontra un affascinante americano di nome Jack (Dempsey) ad un Festival musical. Alla notte di passione con l’uomo segue a distanza ravvicinata un ritorno di fiamma con Darcy. Finirà con una gravidanza inaspettata, e con un grosso punto interrogativo: chi è il padre del bambino?

Bridget-Jones-Baby-Set-Pictures

Renée Zellweger, attrice che ha avuto il suo momento di gloria ad inizio millennio (Chicago, Bridget Jones e Ritorno al Cold Mountain, che le regalo l’Oscar) appare completamente a suo agio nei panni ormai collaudati di Bridget. Temevamo di ritrovarla “zoppicante” nel ruolo, come se fosse una forzatura questo sequel, e invece la “nuova” Bridget porta una ventata di novità al personaggio su molti fronti. A dir poco splendido il rapporto con la collega giornalista trent’enne, che meriterebbe quasi uno spin-off/prequel, così come il rapporto con i genitori riesce a raggiungere un livello di profondità e attualità nuova, trasformando poche scene in una finestra sull’Inghilterra e sul mondo.

Eccezionale la dottoressa Rawling (Emma Thompson), ginecologa di Bridget, che sfodera il miglior humour inglese: ricercatissimo, mai ripetitivo, e a dir poco spassoso, così come le oltre due di film, durata che solo poche commedie possono permettersi (e Bridget Jones’s Baby ci riesce perfettamente).

Ottimo Colin Firth, anche lui vincitore di un Oscar tra il secondo e il terzo film della saga, nei panni di Marc Darcy. Conosciamo nuovi lati di lui, a dir poco sorprendenti, ed è molto bella l’interazione tra lui e Jack, l’affascinante miliardario interpretato da Patrick Dempsey.

La commedia prosegue come un fiume in piena di emozioni e sorprese, risate e anche lacrime. Splendido il finale, per nulla telefonato, e che farà singhiozzare più di una persona in sala. Un vero spasso che deve ad una sceneggiatura di ferro, con tempi comici calibrati al millimetro, e ad interpretazioni incredibili (ridendo e scherzando, ben 4 Premi Oscar presenti nel film), il fatto di essere riuscito a rivelarsi come il film più divertente del 2016.

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