Mancano ancora una decina di giorni all’uscita di Suicide Squad nei cinema il 13 Agosto: noi di Screenweek abbiamo già visto il terzo film del grande e nuovissimo affresco narrativo denominato DCEU (DC Extended Universe) e abbiamo stilato un pagellone dei (fin troppi) personaggi principali, cercando di non spoilerare nulla della pellicola e di mantenere un certo grado di imparzialità. Ecco cosa pensiamo dei membri della squadra suicida, elencati uno per uno:
Il protagonista di Suicide Squad è Deadshot, un killer dall’animo gentile che è ovviamente l’eroe buono della storia: ci aspettavamo un villain e invece abbiamo trovato un paparino buono pronto a sacrificarsi in nome del bene. Una svolta forse troppo inaspettata, ma non del tutto sconveniente: Will Smith convince, Deadshoot presenta motivazioni convincenti e le scelte che prende dureante la vicenda possono far sorridere per l’ingenuità della scrittura ma risultano coerenti con quanto creato fin dall’inizio.
VOTO FINALE: 7
La pazzia resa personaggio e forse il personaggio su cui il film insiste maggiormente: bellissima, innamorata, totalmente folle ma allo stesso tempo un’eroina pronta a salvare la situazione; la resa visiva del personaggio è incredibile, ed un flashback farà letteralmente saltare sulla sedia i cultori del suo costume iconico. La vedremo (inspiegabilmente? Forse, ma d’altronde è pazza…) tornare sui suoi passi dopo una situazione particolare, e ci stupirà proprio perché anche nel suo caso aspettavamo una criminale. E invece….
VOTO FINALE: 8
Poco presente nella pellicola, poco approfondito, relegato ad alcune scene che gli sono cucite addosso come se fosse un’aggiunta posteriore al film: Killer Croc non si riesce per nulla ad inquadrare e non convince del tutto, anche se alcuni dei suoi momenti comici ci hanno fatto sorridere. Anche la resa estetica del personaggio non è eccellente: soprattutto a confronto con altre soluzioni all’interno del film adottate in altri (spettacolari) casi con altri membri della Suicide Squad.
VOTO FINALE: 5
Il personaggio di Diablo parte da un cliché stantio che andando avanti con la storia realizza poi il suo pieno potenziale: ma la sorpresa arriva sul finale, quando scopriamo la sua vera natura (che potrebbe sfuggire ai più… Focalizzatevi sul linguaggio che userà in quella scena). Forse qualche linea di dialogo totalmente fuori contesto, ma nel complesso il pirocineta è più che promosso. Pollice in sù per la resa scenografica del suo potere.
VOTO FINALE: 7
L’incantatrice sarà ben più di quello che crederemo all’inizio: nelle diverse incarnazioni che assumerà all’interno del film, il personaggio non riuscirà però a guadagnare lo spessore che le si vorrebbe addossare e finirà per scadere nel nonsense e nell’inutilità. Poteva e doveva essere trattata diversamente, anche se il massiccio uso della CGI riesce a non affossarla completamente.
VOTO FINALE: 5
Un altro personaggio penalizzato da un minutaggio troppo esiguo e che risulta in qualcosa di potenzialmente sacrificabile: Captain Boomerang non aggiunge nulla al film (se non un’unica risata riguardo ad una passione personale fin troppo fuori personaggio), ed anzi in molti punti la sua presenza risulta pesante ed invadente.
VOTO FINALE: 5
Quanto detto per Captain Boomerang vale per Katana a livello esponenziale. Salviamo del personaggio solamente alcune scene d’azione, che non riescono a far quadrare il personaggio nella storia (nella quale viene inserita troppo a forza). L’idea della sua arma magica è interessante, ma per nulla sviluppata e a tratti incomprensibile. Se non si poteva fare di meglio a causa dello smisurato numero di personaggi, si poteva almeno pensare di tagliarla totalmente: il film ne avrebbe sicuramente guadagnato.
VOTO FINALE: 4
L’unico reale buono nominale è fin troppo a suo agio con il resto della Suicide Squad: la differenza fra eroi e criminali, più che sfumata, è totalmente assente e il personaggio di Rick Flag, coordinatore della squadra, mette fin troppo in risalto questo difetto, appesantendosi e facendo sua una piattezza che lo fa scomparire nella massa, nonostante una (poco toccante) storia d’amore infilata forzatamente nella vicenda.
VOTO FINALE: 5
L’unico vero big bad della storia è Amanda Waller, che non è un villain ma semplicemente un agente governativo pronto a tutto in virtù della sicurezza nazionale. Un personaggio scomodo, antipatico e cinico, la creatice della squadra viene resa in modo perfetto e riserverà le sorprese maggiori all’interno del film. Attenti a sottovalutare Amanda. E rimanete al vostro posto durante i titoli di coda…
VOTO FINALE: 8
Per ultimo, il pezzo forte: un personaggio che, come ormai sappiamo dai numerosissimi trailer, non fa parte della squadra ma appare nel film in una veste totalmente inedita sul grande schermo. Jared Leto è convincente, ma non lo è invece il personaggio nato dalla penna degli sceneggiatori: troppa paura di scadere nella macchietta, troppo timore di ricalcare le grandi incarnazioni del Joker dei film passati, troppi dettagli nell’estetica del personaggio: non riusciamo a superare la sufficienza, cui arriviamo a fatica solo perché abbiamo ormai capito che il DCEU vuole stravolgere tutto ciò che sappiamo dei fumetti DC: Joker non è il villain spaventoso e potente che siamo abituati a ricordare, ma d’altronde perché dovrebbe esserlo…?
VOTO FINALE: 6
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