La La Land – Damien Chazelle ed Emma Stone presentano il film a #Venezia73

La La Land – Damien Chazelle ed Emma Stone presentano il film a #Venezia73

Di Lorenzo Pedrazzi

LEGGI ANCHE: La recensione di La La Land dalla Mostra del Cinema di Venezia

Reduce dagli applausi della stampa durante la proiezione di stamattina, La La Land è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia dal regista Damien Chazelle e dall’attrice Emma Stone, co-protagonista del musical insieme a Ryan Gosling.

Ambientato nella Los Angeles odierna, culla di sogni e aspirazioni utopistiche, La La Land racconta la storia di Mia (Stone), una barista che lavora negli studios della Warner Bros. e ambisce a diventare attrice, ma i suoi provini vanno sempre male. Quando incontra Sebastian (Gosling), un pianista jazz che vorrebbe aprire un locale tutto suo, i loro sogni si mescolano a numeri musicali deliziosi, dove Chazelle approfondisce il suo talento per il montaggio e per la costruzione delle inquadrature, già dimostrato in Whiplash.

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Il regista ci ha tenuto a precisare quanto fosse onorato di trovarsi a Venezia, da grande estimatore della cultura italiana, e poi ha sottolineato un aspetto importante del film: «Credo che ora più che mai abbiamo bisogno di speranza e storie d’amore sullo schermo» ha affermato, e niente meglio dei musical è in grado di proiettarci nel territorio dei sogni. Il musical, genere surreale per definizione, vìola le regole della realtà, e quindi ci trasporta in un altro “mondo”. In tal senso, i vecchi musical hanno una qualità particolare: sono «senza tempo», essenziali e puri. L’unico modo per giustificare la realizzazione di un musical al giorno d’oggi, sostiene Chazelle, è tornare indietro ai classici, perché essi «vanno fino in fondo», non si risparmiano: per questa ragione, un genere apparentemente superato come il musical può risuonare nelle nuove generazioni.

Dal canto suo, anche Emma Stone ha sempre amato i musical, fin da quando era piccola, e La La Land è stata un’opportunità imperdibile per lei. Nel film c’è tutto lo spaesamento di chi si trasferisce a Los Angeles dalla “provincia” americana, esperienza che lei stessa ha vissuto in prima persona. «Io e Damien abbiamo parlato molto di cosa mi è successo quando mi sono trasferita a L.A. per diventare un’attrice» ha confidato la giovane interprete, rivelando di aver subìto anche lei una buona dose di rifiuti e umiliazioni, proprio come Mia. Stone, però, non si sente altrettanto coraggiosa: per uscire sul palco e recitare qualcosa scritto di proprio pugno, come fa Mia nel corso del film, ci vuole una grande audacia. Quello che serve, però, è anche la disponibilità a sognare, e l’attrice ha sottolineato che il film invita a non essere cinici, a non prendersi gioco di tutto. «Damien ha creato un film che parla di sogni, e spero che i giovani lavorino duro per concretizzare i propri». Questo, secondo lei, è ciò che il pubblico può ricavare da La La Land.

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Insomma, sia la protagonista sia Emma Stone hanno dovuto confrontarsi con una realtà fascinosa ma spietata come quella di Los Angeles, e Chazelle ha rimarcato l’importanza della metropoli in questa storia: per il regista, nella città di L.A. c’è una solitudine intrinseca che coinvolge molti dei suoi abitanti, e che è stata oggetto di molte conversazioni con i produttori Jordan Horowitz, Fred Berger e Mark Platt, anch’essi presenti alla conferenza stampa. In quanto “estranei” a Los Angeles, il cineasta e i produttori hanno discusso di ciò che amavano e odiavano della metropoli californiana, e non è certo un caso che il film prenda in giro alcuni cliché losangelini come il traffico e le feste assurde. Eppure, «c’è qualcosa di poetico in L.A.», così popolata di sogni irrealizzabili. Si trattava di «catturare la sensazione di chi arriva a Los Angeles per la prima volta, che è come un sogno, non sembra reale». L’intero film, sostiene Chazelle, è come un sogno. La stessa scena iniziale (dove gli automobilisti bloccati nel traffico escono dai rispettivi abitacoli e si lanciano in una memorabile performance musicale) esprime la sensazione di essere intrappolati e il desiderio di fuggire con l’immaginazione.

A tal proposito, per citare le parole dell’attrice, Chazelle «sta perseguendo i suoi sogni con tutto il cuore. È il regista più collaborativo con cui abbia mai lavorato, pur senza perdere la sua visione del film. È raro per chiunque a qualunque età». Lui ed Emma Stone si sono confrontati moltissimo durante la realizzazione di La La Land, e hanno lavorato per dare un senso di continuità fra tutte le sue parti, soprattutto fra il parlato e le canzoni. Ovviamente, per lei è stato altrettanto soddisfacente tornare a lavorare con Ryan Gosling, dopo Crazy Stupid Love e Gangster Squad: «Ryan è il mio buddy [compare, amico fidato]. È bello lavorare con qualcuno che rispetti e apprezzi così tanto come essere umano». L’attrice sapeva che il collega fosse già in grado di cantare e ballare, ma si sono preparati insieme per migliorare.

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Chazelle li ha elogiati entrambi («Attori come loro mettono in discussione ogni frase, cercano l’autenticità dei personaggi»), poi è tornato sul tema dei classici: si può riportare la loro magia nella realtà di oggi? Il film doveva riflettere sia il passato sia il presente, sia il sogno sia la dura quotidianità. Per questa ragione, è venato da una certa malinconia, anche se i due personaggi sono fortunati a essersi incontrati. «Molte cose possono succedere dopo il lieto fine» ha detto il regista. Qualunque sia l’esito della loro storia d’amore, Mia e Sebastian sono due persone che condividono dei ricordi: «L’idea era di riprendere i vecchi musical e radicarli nella vita reale», quindi La La Land pizzica una doppia corda, quella della felicità e quella della tristezza.

Ovviamente le influenze abbondano, e «questo è un film dove vuoi rompere gli argini», in fatto di citazioni. Chazelle ha affermato che uno dei suoi riferimenti principali è Stanley Donen, regista di film leggendari come Cantando sotto la pioggia e Sette spose per sette fratelli: «Amo il fatto che [nei numeri musicali dei suoi film] non ci sia montaggio», e infatti anche le performance di La La Land sono girate in piano sequenza o in long take, lasciando respirare le coreografie per valorizzarle appieno. E il risultato, anche sul piano tecnico, è spettacolare.

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Film d’apertura alla 73ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, La La Land sarà distribuito nei cinema americani dal 16 dicembre 2016, e in Italia dal 26 gennaio 2017.

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