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Reduce dagli applausi della stampa durante la proiezione di stamattina, La La Land è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia dal regista Damien Chazelle e dall’attrice Emma Stone, co-protagonista del musical insieme a Ryan Gosling.
Ambientato nella Los Angeles odierna, culla di sogni e aspirazioni utopistiche, La La Land racconta la storia di Mia (Stone), una barista che lavora negli studios della Warner Bros. e ambisce a diventare attrice, ma i suoi provini vanno sempre male. Quando incontra Sebastian (Gosling), un pianista jazz che vorrebbe aprire un locale tutto suo, i loro sogni si mescolano a numeri musicali deliziosi, dove Chazelle approfondisce il suo talento per il montaggio e per la costruzione delle inquadrature, già dimostrato in Whiplash.
Il regista ci ha tenuto a precisare quanto fosse onorato di trovarsi a Venezia, da grande estimatore della cultura italiana, e poi ha sottolineato un aspetto importante del film: «Credo che ora più che mai abbiamo bisogno di speranza e storie d’amore sullo schermo» ha affermato, e niente meglio dei musical è in grado di proiettarci nel territorio dei sogni. Il musical, genere surreale per definizione, vìola le regole della realtà, e quindi ci trasporta in un altro “mondo”. In tal senso, i vecchi musical hanno una qualità particolare: sono «senza tempo», essenziali e puri. L’unico modo per giustificare la realizzazione di un musical al giorno d’oggi, sostiene Chazelle, è tornare indietro ai classici, perché essi «vanno fino in fondo», non si risparmiano: per questa ragione, un genere apparentemente superato come il musical può risuonare nelle nuove generazioni.
Dal canto suo, anche Emma Stone ha sempre amato i musical, fin da quando era piccola, e La La Land è stata un’opportunità imperdibile per lei. Nel film c’è tutto lo spaesamento di chi si trasferisce a Los Angeles dalla “provincia” americana, esperienza che lei stessa ha vissuto in prima persona. «Io e Damien abbiamo parlato molto di cosa mi è successo quando mi sono trasferita a L.A. per diventare un’attrice» ha confidato la giovane interprete, rivelando di aver subìto anche lei una buona dose di rifiuti e umiliazioni, proprio come Mia. Stone, però, non si sente altrettanto coraggiosa: per uscire sul palco e recitare qualcosa scritto di proprio pugno, come fa Mia nel corso del film, ci vuole una grande audacia. Quello che serve, però, è anche la disponibilità a sognare, e l’attrice ha sottolineato che il film invita a non essere cinici, a non prendersi gioco di tutto. «Damien ha creato un film che parla di sogni, e spero che i giovani lavorino duro per concretizzare i propri». Questo, secondo lei, è ciò che il pubblico può ricavare da La La Land.
Insomma, sia la protagonista sia Emma Stone hanno dovuto confrontarsi con una realtà fascinosa ma spietata come quella di Los Angeles, e Chazelle ha rimarcato l’importanza della metropoli in questa storia: per il regista, nella città di L.A. c’è una solitudine intrinseca che coinvolge molti dei suoi abitanti, e che è stata oggetto di molte conversazioni con i produttori Jordan Horowitz, Fred Berger e Mark Platt, anch’essi presenti alla conferenza stampa. In quanto “estranei” a Los Angeles, il cineasta e i produttori hanno discusso di ciò che amavano e odiavano della metropoli californiana, e non è certo un caso che il film prenda in giro alcuni cliché losangelini come il traffico e le feste assurde. Eppure, «c’è qualcosa di poetico in L.A.», così popolata di sogni irrealizzabili. Si trattava di «catturare la sensazione di chi arriva a Los Angeles per la prima volta, che è come un sogno, non sembra reale». L’intero film, sostiene Chazelle, è come un sogno. La stessa scena iniziale (dove gli automobilisti bloccati nel traffico escono dai rispettivi abitacoli e si lanciano in una memorabile performance musicale) esprime la sensazione di essere intrappolati e il desiderio di fuggire con l’immaginazione.
A tal proposito, per citare le parole dell’attrice, Chazelle «sta perseguendo i suoi sogni con tutto il cuore. È il regista più collaborativo con cui abbia mai lavorato, pur senza perdere la sua visione del film. È raro per chiunque a qualunque età». Lui ed Emma Stone si sono confrontati moltissimo durante la realizzazione di La La Land, e hanno lavorato per dare un senso di continuità fra tutte le sue parti, soprattutto fra il parlato e le canzoni. Ovviamente, per lei è stato altrettanto soddisfacente tornare a lavorare con Ryan Gosling, dopo Crazy Stupid Love e Gangster Squad: «Ryan è il mio buddy [compare, amico fidato]. È bello lavorare con qualcuno che rispetti e apprezzi così tanto come essere umano». L’attrice sapeva che il collega fosse già in grado di cantare e ballare, ma si sono preparati insieme per migliorare.
Chazelle li ha elogiati entrambi («Attori come loro mettono in discussione ogni frase, cercano l’autenticità dei personaggi»), poi è tornato sul tema dei classici: si può riportare la loro magia nella realtà di oggi? Il film doveva riflettere sia il passato sia il presente, sia il sogno sia la dura quotidianità. Per questa ragione, è venato da una certa malinconia, anche se i due personaggi sono fortunati a essersi incontrati. «Molte cose possono succedere dopo il lieto fine» ha detto il regista. Qualunque sia l’esito della loro storia d’amore, Mia e Sebastian sono due persone che condividono dei ricordi: «L’idea era di riprendere i vecchi musical e radicarli nella vita reale», quindi La La Land pizzica una doppia corda, quella della felicità e quella della tristezza.
Ovviamente le influenze abbondano, e «questo è un film dove vuoi rompere gli argini», in fatto di citazioni. Chazelle ha affermato che uno dei suoi riferimenti principali è Stanley Donen, regista di film leggendari come Cantando sotto la pioggia e Sette spose per sette fratelli: «Amo il fatto che [nei numeri musicali dei suoi film] non ci sia montaggio», e infatti anche le performance di La La Land sono girate in piano sequenza o in long take, lasciando respirare le coreografie per valorizzarle appieno. E il risultato, anche sul piano tecnico, è spettacolare.
Film d’apertura alla 73ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, La La Land sarà distribuito nei cinema americani dal 16 dicembre 2016, e in Italia dal 26 gennaio 2017.
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