Le nostre serate tutti in famiglia davanti alla tv, per vedere o rivedere un film, proseguono anche in vacanza. Il film che abbiamo deciso di guardare questa sera è: “La strada per El Dorado”, sembra il titolo di un film western vero? No tranquilli, è tutt’altro. Premetto che nella nostra famiglia nessuno l’aveva mai visto, anche se la pellicola d’animazione è del 2000 e devo dire che ha fatto divertire sia i grandi che i meno grandi.
La storia, ambientata a metà dello scorso millennio, all’epoca della scoperta delle Americhe, narra di due giovani ragazzi spagnoli con l’hobby del raggiro e dell’inganno: Tullio e Miguel.
Alla loro ennesima fuga da gendarmi e allocchi presi in giro finiscono per ritrovarsi, nascosti, in due barili, pronti per essere imbarcati su una nave per le Americhe.
Scoperti come clandestini vengono rinchiusi in una stiva, ma i due riescono a scappare comunque e, con l’intento di remare verso casa, finiscono per sbarcare in un isola tropicale del Centro America. Grazie ad una mappa di Miguel (e la bramosia d’oro di Tullio) comincia l’avventura per la ricerca del famoso El Dorado e delle sue ricchezze. Da qui una girandola di eventi porteranno i due alla scoperta di una nuova civiltà e ad un più profondo concetto di amicizia e di responsabilità.
Devo dire che abbiamo passato qualche ora divertente, con le gag di Tullio e Miguel, oltre al personaggio degno di nota Altivo, il cavallo da guerra che anche se è in tutto e per tutto un cavallo, in certi momenti si dimentica di esserlo, come in una scena dove addirittura sale le scale. Per i più sensibili (e mi ci metto anch’io) può starci anche qualche lacrimuccia.
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