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In ogni stagione di Orange is the New Black abbiamo assistito ad episodi incentrati (con pochissime eccezioni) su un nuovo personaggio, magari rimasto in disparte nelle stagioni precedenti (o arrivato al carcere di Litchfield in un momento successivo agli altri). Ecco la nostra classifica di tutti i flashback della quarta stagione, che come nella terza ha toccato sia le detenute del penitenziario che alcune delle guardie.
ATTENZIONE: OVVIAMENTE PROSEGUITE SOLO SE AVETE GIA’ VISTO L’INTERA STAGIONE [SPOILER]
9. MARIA RUIZ
Ultimo posto per l’episodio 4×02: Power Suit dedicato a Maria: la storia della figlia che prima rinnega il lascito di suo padre e poi senza quasi accorgersene ne segue fedelmente le orme è convincente e ben strutturata, ma non regge il passo di fronte agli altri flashback. In parte perché il personaggio nelle stagioni passate era rimasto fin troppo in ombra, in parte perché il suo cambiamento appare forse un po’ troppo forzato, o forse perché Maria nella quarta stagione è diventata uno dei big bad, e non riusciamo del tutto a farcela piacere.
8. BAXTER BAILEY
Non ci siamo quasi accorti della presenza di Bayley sullo schermo, fin dal suo esordio. La guardia ha fatto il suo esordio nella stagione 3 e subito è stato reclutato nel contrabbando di mutandine di Piper Chapman, per poi assumere solo una lieve importanza nella serie successiva. Nulla che giustificasse un episodio a lui dedicato però: all’inizio dell’episodio 4×12: The Animals, la scelta ci è sembrata strana e senza alcun senso, mentre alcuni semplici episodi della vita di Baxter ci scorrevano davanti agli occhi. Solo nel deflagrante finale siamo riusciti a capire la vera valenza dell’episodio, quando Poussey rimane a terra senza vita.
7. BROOK SOSO
Il flashback dedicato alla detenuta attivista Brook Soso nell’episodio 4×03: (Don’t) Say Anything non ci ha mostrato il momento del crimine della ragazza, bensì ha voluto mostrarci uno degli aspetti più negativi della sua personalità. La storia del pedofilo, in realtà una leggenda metropolitana, viene acuita e manovrata da Brook per il proprio tornaconto personale, rivelando semi del carattere della detenuta che avevamo in parte già intuito.
6. BLANCA FLORES
Blanca è protagonista di un flashback inaspettato nell’episodio 4×09 Turn Table Turn: nonostante il suo aspetto e la sua personalità ci avessero fatto credere diversamente, la detenuta era una semplice badante innamoratasi del giardiniere della donna di cui si prendeva cura. Dopo il licenziamento di questo, Blanca ha mostrato chiaramente la sua indole a non farsi mettere i piedi in testa da nessuno, come dimostrerà anche nel confronto con le guardie nel penitenziario.
5. MARITZA RAMOS
Il Flashback di Maritza è il più leggero della serie: l’episodio 4×05: We’ll Always Have Baltimore spezza un po’ il ritmo della narrazione rivelandoci alcune informazioni sul passato della detenuta Ramos. Maritza non è la ragazza sciocca che abbiamo visto ritratta finora nella serie, bensì cela un’intelligenza estremamente sviluppata verso la truffa. Il dialogo a tre fra il venditore d’auto e il cliente è brillante e spassoso, in una puntata che porta ad un riscatto del personaggio su basi che finora ci erano state celate.
4. SAM HEALY
Il consulente Healy è protagonista dell’episodio 4×04: Doctor Psycho, dove scopriamo i retroscena del suo rapporto con la madre e con le donne in generale. Se prima credevamo che Healy fosse una persona sola, quella solitudine viene ora aumentata ad un livello esponenziale; tutto ciò unito alla pazzia della madre ed al suo tremendo crollo nervoso fa del povero Sam uno dei personaggi più tragici dell’intera serie.
3. SUZANNE WARREN
Arrivati sul podio, è il turno di parlare di Suzanne nell’episodio 4×11: People Persons. Il dramma di Suzanne è raccontato in maniera quasi divertente all’inizio, mentre andando avanti la storia si incupisce sempre più fino al terribile finale: la detenuta si trova in carcere perché inconsapevolmente responsabile del rapimento e poi della morte di un bambino.
2. LOLLY WHITEHILL
Ancora, un personaggio incredibilmente tragico al secondo posto: scopriamo i retroscena della pazzia di Lolly nell’episodio 4×07: It Sounded Nicer in My Head. Lolly era una più o meno innocua ragazza affetta da una malattia mentale che l’ha poi portata a divenire una barbona. Le voci nella sua testa hanno fatto sì che venisse arrestata e portata in carcere, dove l’evolversi di situazioni paradossali all’interno delle quali si è trovata l’hanno portata ad acuire il suo problema fino a farla finire permanentemente (?) nel reparto psichiatrico.
1. POUSSEY WASHINGTON
L’ultimo lunghissimo episodio 4×13: Toast Can’t Never Be Bread Again è interamente dedicato a Poussey, in un postumo omaggio al personaggio che rende la sua dipartita ancora più straziante. Il flashback che la riguarda ci racconta le motivazioni da fiaba che hanno tenuto il personaggio a New York, e quindi di conseguenza alla sua reclusione a poi alla morte. Il sorriso sognante di Poussey proprio sul finale della puntata è un forte pugno sullo stomaco allo spettatore, che non riesce affatto a somatizzare il lutto all’interno di un episodio sapientemente strutturato per tenere alto e vivo per tutti i suoi 90 minuti il senso di drammaticità della morte della ragazza.
E’ forse il personaggio più positivo, solare e pronto ad un reale cambiamento fuori dal carcere a lasciarci. Ci mancherà moltissimo.
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