LEGGI ANCHE: Nick Spencer spiega la genesi del colpo di scena che ha coinvolto Capitan America
ATTENZIONE: l’articolo contiene SPOILER sui fumetti MARVEL!
Torniamo a parlare del clamoroso colpo di scena che ha coinvolto Cap su Captain America: Steve Rogers #1, dove lo sceneggiatore Nick Spencer e il disegnatore Jesus Saiz hanno svelato qualcosa d’incredibile: Steve è sempre stato un agente dell’Hydra, l’organizzazione terroristica contro cui si è battuto per gran parte della sua vita; alcuni flashback, all’interno della storia, lasciavano intendere che l’eroe abbia lavorato per loro sin da ragazzo, e che il gruppo nazista abbia provveduto a proteggere sua madre.
Ebbene, i lettori non hanno dovuto aspettare molto per scoprire l’arcano, poiché le anticipazioni del numero successivo – Captain America: Steve Rogers #2 – hanno fatto luce sulla vicenda: in pratica, i ricordi del reclutamento di Steve da parte dell’Hydra sono stati impiantati nella sua memoria da Kobik, ovvero la manifestazione senziente del Cubo Cosmico (il Tesseract di The Avengers), che si mostra con l’aspetto di una ragazzina. Kobik ha agito sotto l’influenza del Teschio Rosso, che le ha ordinato di manipolare i ricordi di Cap per fargli credere di essere un agente sotto copertura dell’Hydra.
Quindi, in parole povere: Steve non è stato veramente reclutato dall’Hydra in tenera età, quei ricordi sono fittizi. Il punto, però, è che lui non lo sa, quindi lavora per conto del Teschio Rosso perché crede che quella sia la sua reale affiliazione. Non è una forma di ipnosi, ma qualcosa di più profondo.
ComicBook.com ha intervistato Axel Alonso, Editor-in-Chief della Marvel, e gli ha chiesto per quale motivo la verità sia stata svelata così presto (e non alla fine, come accade di solito):
Il punto è che, per narrare la storia che Nick voleva raccontare, avevamo bisogno che i lettori sapessero ciò che i nostri eroi non sanno. Capitan America, uno dei supereroi più fidati dell’Universo Marvel, non è esattamente chi credete che sia. Ora sta operando con intenti diversi e sinistri, e ogni interazione che vedremo da ora in poi sarà oscurata da questa consapevolezza. È una storia che Nick voleva raccontare, e sarà affascinante scoprirla nei prossimi due mesi, poiché costruirà qualcosa di molto grosso nell’Universo Marvel.
Il secondo numero svela anche il ritorno del Teschio Rosso: vedremo cosa gli è successo durante la sua assenza?
Mi limito a dire che tutto sarà rivelato. Vogliamo che questa lettura sia immersiva, e che le domande dei lettori ricevano una risposta a tempo debito. Ovviamente, i fan dovranno assimilare molte cose. Il numero due li stupirà. È una lettura densa. Impegnativa. Quello che svela richiede del tempo per essere assimilato. Sarete ricompensati mentre scaveremo a fondo di questa trama.
Alonso ha inoltre sottolineato che gli effetti della storia di Cap si ripercuoteranno anche in altri angoli dell’Universo Marvel. Ecco le tavole in anteprima di Captain America: Steve Rogers #2:
Vi ricordo che la più recente apparizione cinematografica di Steve Rogers – con il volto di Chris Evans – risale a Captain America: Civil War.
Fonte: ComicBook.com
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