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Brexit – Le reazioni di JK Rowling, Mark Millar e le conseguenze per il mercato dell’intrattenimento

Pubblicato il 24 giugno 2016 di Marlen Vazzoler

La Brexit ha vinto, dopo 43 anni la Gran Bretagna lascia l’Unione Europea e la notizia è stata accolta dal mondo dello spettacolo inglese in alcuni casi positivamente, prendiamo come esempio Mark Millar (l’autore di Kick-Ass, Kingsman, Civil War)

negativamente, James Corden:

in modo vago, Armando Iannucci (creatore di Veep)

cautamente, Hugh Laurie (House, The Night Manager)

Edgar Wright

amaramente, Neil Gaiman (Sandman)

E poi J.K. Rowling, una vocale sostenitrice del no Brexit:

“Non ho mai voluto così tanto la magia come adesso”

“Addio Gran Bretagna”

“La Scozia vorrà l’indipendenza adesso. Il lascito di Cameron sarà la separazione di due unioni. Nessuna delle due sarebbe dovuta accadere”

Per quanto riguarda le ripercussioni sul settore televisivo e cinematografico, Xavier Lardoux della National Film Board Francese ha dichiarato che il voto non cambierà gli accordi con l’UK, perché non erano legati all’Unione Europea.

Michael Ryan della Independent Film & Television Alliance ha detto che l’uscita è un grosso colpo per l’industria cinematografica e televisiva dell’UK, perché da oggi non sanno come i loro rapporti con i co-produttori, finanziatori e distributori cambieranno.

David Grumbach presidente della Bac Films, ha dichiarato che la compagnia dovrà aggiustarsi alla nuova realtà, ci vorranno 2 anni di negoziazioni duranti i quali l’industria potrà prepararsi.

Harvey Weinstein dichiara di essere scioccato e sorpreso:

“Penso che da ora possa esserci una discriminazione verso alcuni prodotti e su quello che viene inteso come prodotto europeo. Molte emittenti televisive europee sono sotto la quota.
[…] Potrebbe diventare molto costoso per l’industria del cinema e della televisione, per quel che riguarda i contenuti. Il marchio europeo è molto importante. Sarà un grosso problema per i giovani filmaker inglesi”.

POTENZIALI CONSEGUENZE:

-molto probabilmente verranno persi i fondi del Media Programme dell’Unione Europea (quelli di Eurimages l’Inghilterra non li poteva ricevere) per cinema, tv, e settori mediali. Tra il 2007 e il 2015, l’UK aveva ricevuto da Media 180 milioni di dollari.
Chi verrà colpito: festival, sviluppo, co-produzioni, distribuzioni cinematografiche di film dell’UE in UK, distribuzione dei film UK in UE.

-quote dei contenuti europei: show come The Night Manager e affini fino ad ora si erano qualificati come prodotti dell’EU, in futuro potrebbero non essere più considerati tali. Di conseguenza potrebbero essere acquistati meno prodotti dalle emittenti europee e il loro prezzo potrebbe abbassarsi.

-visti, permessi di cast e troupe UK che andranno a lavorare in paesi dell’EU.

-la caduta della sterlina potrebbe attirare nuove produzioni in UK.

-l’industria cinematografica e televisiva dell’UK non sarà più legata alle regole degli aiuti statali dell’EU. L’UK potrebbe applicare degli incentivi più vantaggiosi rispetto al resto dell’Europa

In due anni di negoziazioni può accadere di tutto, per il momento seguiremo con interesse come evolverà il mercato.

Fonti Bleeding Cool, Deadline, Variety, deadline, Variety, THR

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