LEGGI ANCHE: Prima immagine di Scarlett Johansson in Ghost in the Shell
Sono iniziate le riprese di Ghost in the Shell, trasposizione in live-action dell’omonimo manga di Masamune Shirow, ma il casting non è ancora terminato: The Hollywood Reporter segnala infatti che la produzione ha scritturato l’attrice giapponese Rila Fukushima per un ruolo imprecisato. Fukushima vanta una solida esperienza come interprete d’azione, avendo prestato il volto a Yukio in Wolverine: L’immortale e a Katana in Arrow, personaggi tratti rispettivamente dai fumetti Marvel e DC.
Il suo casting è paradossale, poiché alcuni fan avevano suggerito proprio lei come potenziale protagonista del film, ma sappiamo che la parte è stata assegnata a Scarlett Johansson, nome molto più spendibile a livello internazionale. Il whitewashing del cast ha suscitato molte polemiche, e si dice addirittura che la Paramount abbia commissionato dei test per cambiare digitalmente l’etnia di alcuni attori, rendendoli asiatici, ma l’idea è stata scartata quasi subito. Il fatto che il cast di supporto sia per lo più asiatico non ha certo arginato le critiche, perché la controversia nasce dalla carenza di protagonisti asiatici nel cinema hollywoodiano, e non certo dai ruoli di supporto (che talvolta rischiano di essere un po’ stereotipati).
A tal proposito, lo sceneggiatore Max Landis – non coinvolto nel film – ha realizzato un video per spiegare che il problema non risiede nelle responsabilità dei singoli produttori, bensì nell’intero “sistema”, nel modo in cui funziona Hollywood al giorno d’oggi: la necessità di rientrare nelle spese di film molto costosi, con un buon margine di guadagno, impone agli studios d’ingaggiare attori di alto profilo, ma al momento – sostiene Landis – non ci sono attori asiatici di primo piano il cui nome sia sufficiente a giustificare la produzione di un blockbuster (al contrario di quanto accadeva negli anni Novanta con Jackie Chan e Jet Li). La progressiva carenza di “divi” ha ridotto il numero di attori che bastano da soli a “vendere” un film, e sono quasi tutti bianchi. Landis dice quindi che senza Scarlett Johansson non ci sarebbe nessun Ghost in the Shell, nella situazione attuale.
Il manga segue le vicende della Sezione 9, un’organizzazione antiterroristica che opera nel Giappone del futuro, specializzata nella risoluzione di crimini informatici e tecnologici. A capo della Sezione 9 c’è l’agente Motoko Kusanagi, il cui corpo è stato interamente sostituito da protesi artificiali; anche i suoi colleghi sono equipaggiati con impianti cibernetici, ma conservano ancora il loro corpo originale. Al di là della sua componente spettacolare, il manga è caratterizzato da profonde riflessioni esistenziali legate al rapporto tra umanità e tecnologia, e alla progressiva fusione di queste due sfere.
Nel cast figurano anche Michael Pitt (l’Uomo che Ride). Takeshi Kitano (Daisuke Aramaki), Juliette Binoche (Dr. Ouelet), Pilou Asbæk (Batou) e Kaori Momoi. I membri della Sezione 9 sono interpretati da Chin Han, Danusia Samal, Lasarus Ratuere, Yutaka Izumihara e Tuwanda Manyimo. Il regista è Rupert Sanders (Biancaneve e il Cacciatore), mentre Bill Wheeler (Il fondamentalista riluttante) e Jonathan Herman (Straight Outta Compton) hanno scritto la sceneggiatura.
La produzione di Ghost in the Shell è a cura della Dreamworks e di Steven Spielberg, grande fan del manga. L’uscita americana è prevista per il 31 marzo 2017.
Fonte: Collider
CLICCATE SULLA SCHEDA SOTTOSTANTE E SUL PULSANTE “SEGUI” PER RICEVERE GLI AGGIORNAMENTI DI GHOST IN THE SHELL!