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Once upon a Time: Recensione del finale della quinta stagione

Pubblicato il 17 maggio 2016 di Andrea Suatoni

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Si è conclusa questa domenica con la messa in onda di due episodi sul canale americano ABC la quinta stagione del fiabesco Once Upon a Time (tradotto letteralmente come C’era una volta in Italia da favolistica tradizione), ma le trame dei personaggi delle favole (e non solo) che popolano la serie non si sono affatto chiuse e sono sulla rampa di lancio per esplodere nella sesta stagione che vedremo iniziare nel prossimo autunno.

ONLY YOU & AN UNTOLD STORY

(Solo tu & Una storia non raccontata) Avevamo lasciato i nostri eroi in lutto dopo aver perso Robin Hood nella battaglia finale contro Ade, anche se il lieto fine per qualcuno è arrivato: Emma e Uncino si sono finalmente riuniti e gli influssi dell’oscurità sono ormai solamente un lontano ricordo per entrambi.
Tremotino, pur avendo invece a disposizione la magia nera di tutti gli Oscuri del passato non è ancora sazio di potere. E no, non crediamo affatto che la scusante “Voglio salvare Belle” possa valere ancora.

E se da una parte quindi ci ritroviamo quasi a tifare per Gold, che vuole usare tutta la magia di Storybrooke per tentare di risvegliare Belle dalla maledizione del sonno, dall’altra non possiamo che essere d’accordo con Henry, che da ragazzino sognante che era è cresciuto ed ha capito qualcosa che lo spettatore in realtà pensa a intermittenza da ormai molto tempo: la magia è un male che va estirpato. Il proposito di Henry, soprattutto basato sul suo vissuto nelle cinque stagioni, è sicuramente lodevole: ed è da osservare attentamente che, se la serie non sarebbe stata rinnovata per una sesta stagione (e fino a poche settimane fa non se ne aveva la certezza), queste ultime due puntate  sarebbero con tutta probabilità state incentrate sulla (tutta positiva) fine della magia.

Ma un’altra stagione è alle porte, quindi lo stratagemma per “sporcare” il desiderio di Henry è quello di trasportare, senza in realtà nessuna coerente spiegazione logica (almeno per ora…) Biancaneve, David, Uncino e Zelena in un altro regno, quello delle Storie Non Raccontate: senza la magia i quattro non potrebbero in alcun modo fare ritorno.
E le Untold Storyes saranno infatti, così come il loro portavoce Hyde (separato in corsa dalla sua romanzesca controparte Jakill) uno dei fili principali della sesta stagione: si tratta dei personaggi banditi dai vari reami, le cui storie sono probabilmente “scomode” per qualcuno.

L’evento principale del season finale, una volta riportati a casa i quattro dispersi grazie alla manifestazione della magia anche all’infuori dei Storybrooke (il potere persuasivo di Henry ha dell’incredibile), riguarda infine la reale ed unica protagonista incontrastata dello show: Regina. Il suo dramma interiore sembrava essersi risolto tramite l’incontro con Robin Hood, l’amore da sempre destinato a lei (ricordate la fatina Trilly?), ma la morte di questo riporta la donna verso l’infelicità. E neanche l’oscurità può più salvarla: ormai è cambiata troppo profondamente, e pur sentendo costantemente il richiamo pressante di quel che un tempo è stata, Regina non solo non vuole, ma non può tornare indietro, perché questo significherebbe perdere anche il poco che le è rimasto. “Sono maledetta“, ammette tragicamente. E chissà che non sia vero…
L’entrata in scena di Jekill e del suo siero arriva provvidenzialmente a risolvere il dilemma interiore della ex regina cattiva, che proprio come lui cela all’interno di sé una personalità malvagia. Il siero fa il suo lavoro e la Regina buona e quella cattiva si affrontano, determinando la vittoria della prima, ormai libera dalle oscure catene del suo alter ego.
Ma solo in apparenza: la Regina cattiva non è affatto stata sconfitta, e si appresta a riprendere il ruolo di Big Bad nel quale l’abbiamo conosciuta.

JECKILL E HYDE

La soluzione narrativa di usare la storia del Dottor Jeckill e di Mr Hyde è metaforica fino alla estrema fisicità, risolvendosi in una trovata al tempo stesso ingenua e geniale: La Evil Queen che nella prima stagione tutti amavano odiare è finalmente tornata, senza andare a distruggere nulla del perfetto lavoro fatto sul personaggio di Regina, ma anzi in pratica completandolo (anche se in realtà tramite una di quelle scorciatoie che per antonomasia gli eroi non dovrebbero mai prendere).

Anche Tremotino è stato spesso al centro della scelta fra bene e male (propendendo sempre alla fine verso quest’ultimo), a volte quasi tradendo un’incertezza autoriale degli showrunner alla disperata ricerca di un nemico da sconfiggere in una serie che riesce pian piano a redimere tutti i villain: emblematico anche il caso di Zelena, che una volta diventata madre e soprattutto avendo chiarito i rapporti con la propria (addirittura Cora, alla fine, è stata ammessa in paradiso!) è entrata in pompa magna nella schiera dei buoni.
Nei due episodi finali la scelta finale di Gold ci viene mostrata in una semplice ma decisiva scena: nel momento del pericolo, Tremotino ha istintivamente salvato il cristallo anzichè il Vaso di Pandora contenente Belle (una sorta di coerente omaggio all’abbandono di Baelfire nelle prime stagioni…?). Ma non si tratta solo di questo: Tremotino ama l’oscurità, è parte di lui ed infine chiarisce a Belle che non può farne a meno, ammettendo in totale sincerità (e per una volta senza alcun sotterfugio!) che se i due devono stare insieme lei dovrà volerlo per quello che è.

LIETO FINE, OPPURE NO

In definitiva, la posizione di tutti i personaggi all’interno della futura sesta stagione è chiarissima: Emma ed Uncino sono di nuovo insieme, e questa volta la loro storia è libera da vincoli e compromessi mentre Regina ha compiuto la scelta definitiva fra bene e male ed è ormai un personaggio totalmente positivo, ma questo (come sbagliarsi…) le si ritorcerà contro; Henry è cresciuto (non solo fisicamente) ed il suo ruolo da Autore lo porterà probabilmente a scontrarsi con le Storie Non Raccontate, mentre Violet inizierà ad essere un interesse amoroso reale e presente.

Sul fronte “cattivi”, Zelena come abbiamo già detto ha abbracciato totalmente il suo ruolo di madre amorevole ma anche quello di sorella di Regina, e le due appaiono già molto unite. Tremotino dal suo canto ha lasciato che Hyde si impossessasse di Storybrooke (scopriremo solo in autunno in quali termini) in cambio del Vaso di Pandora in cui giace ancora Belle, il cui risveglio quindi dovrebbe essere (forse?) imminente.

Biancaneve ed il Principe Azzurro, ormai relegati a personaggi di tappezzeria, rimangono esattamente al loro posto di mentori sostanzialmente inutili, mentre sul finire della stagione abbiamo visto concludersi anche l’arco narrativo di Cappuccetto Rosso, personaggio sparito dalle scene a causa degli impegni della sua interprete Meghan Ory sul set di Intelligence.

L’appuntamento con Once Upon a Time è al prossimo autunno con la sesta stagione e sul canale italiano Fox per le puntate in italiano.

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