Neruda apre la Quinzaine des Réalisateurs a Cannes 2016

Neruda apre la Quinzaine des Réalisateurs a Cannes 2016

Di Andrea D'Addio

“Non un film su Neruda, ma un film alla Neruda” con queste parole Pablo Larrain ha descritto Neruda, il suo ultimo film presentato che ha aperto la Quizaine des Réalisateurs di Cannes 2016. “Per scriverlo siamo partiti da una passaggio del discorso che il poeta tenne quando ricevette il Premio Nobel per la letteratura nel 1971 quando affermò che, di quella fuga dal Cile attraversando le Ande nel 1949, alcune cose delle cose che vide e visse ormai le ricorda come un sogno”.

Non una biografia, ma una poesia filmica. Che parte come un film storico, il progressivo allontanamento del poeta (e all’epoca senatore) dalla politica di quel Videla che aveva precedentemente appoggiato in campagna elettorale. E che prosegue alternando più piani narrativi. Il primo, quello principale, segue i due anni da fuggitivo del protagonista. Un romantico a cui non era possibile porre limiti o limitazioni. Troppo grande il suo ego, troppo grande il suo talento per essere relegato ad una vita da clandestina. L’altro, che fa da voce narrante, segue le vicende del suo antagonista, il detective Oscar Peluchonneau. Un uomo anche lui del popolo, figlio di una prostituta e, forse – potrebbe essere solo una sua fantasia – di un ex capo della polizia cilena. Il realismo della vicenda, il fascino che Neruda emanava declamando le sue liriche o semplicemente vivendo, abbraccia gradualmente l’onirismo di una fuga che ne ricorda metafore e figure allegoriche fino ad un epilogo “europeo” che dà il senso della leggenda.

A171_C011_0101R1

Reduce dall’Orso d’argento alla Berlinale per Il Club (2015), a sua volta preceduto dalla nomination all’Oscar per No – I giorni dell’arcobaleno (2013) e da altri tre film acclamati dalla critica (Fuga, Tony Manero e Post Mortem), Larrain si conferma come uno dei registi più interessanti di tutto il panorama cinematografico mondiale. Il suo sguardo, mai banale, si sposa sempre con storie originali. Neruda ne è la perfetta sintesi. Vi è l’assurdo sia la linearità di No che il grottesco di Post Mortem. In più punti la pellicola rischia di sfuggirgli di mano, soprattutto il finale, forse oltremodo verboso e ridondante nella sua ricerca di una poeticità a volte difficilmente rappresentabile al cinema, ma riesce in qualche modo a tenere tutto sotto controllo, lasciando che uscendo dalla sala si abbia voglia di correre sia per scoprire quanto di vero, e quanto di inventato, c’è nella storia che per leggere e rileggere poesie belle come…

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Scrivere, per esempio. “La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri in lontananza”.
E il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l’ho amata e a volte anche lei mi amava.
In notti come questa l’ho tenuta tra le braccia.
L’ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.
Lei mi ha amato e a volte anch’io l’amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l’ho più. Sentire che l’ho persa.
Sentire la notte immensa, ancor più immensa senza di lei.
E il verso scende sull’anima come la rugiada sul prato.
Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano.
La mia anima non si rassegna d’averla persa.
Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d’allora, già non siamo gli stessi.
Io non l’amo più, è vero, ma quanto l’ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.
D’un altro. Sarà d’un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
Ormai non l’amo più, è vero, ma forse l’amo ancora.
E’ così breve l’amore e così lungo l’oblio.
E siccome in notti come questa l’ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d’averla persa.
Benché questo sia l’ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo.

garcia_bernal_y_pablo_larrain

SCOPRI TUTTI I FILM IN CONCORSO E GLI ARTISTI IN GARA AL FESTIVAL DI CANNES 2016

ScreenWEEK è anche su Facebook, Twitter e InstagramSeguiteci sui nostri social network e nella sezione speciale per non perdere alcuna novità direttamente da #Cannes2016

Vi invitiamo a seguire il nostro canale ScreenWeek TV per rimanere costantemente aggiornati sulle principali notizie riguardanti il mondo del Cinema. Vi ricordiamo inoltre che potete scaricare la App di ScreenWeek TV, disponibile per iOs e Android.

LEGGI ANCHE

How Do You Live? No spot, no trailer per il film di Hayao Miyazaki 2 Giugno 2023 - 20:00

Il produttore Toshio Suzuki ha recentemente rivelato che il film non è un adattamento del romanzo di Genzaburō Yoshino

Elemental: un video ci porta alla scoperta del nuovo film Pixar 2 Giugno 2023 - 17:00

Un nuovo video ci porta alla scoperta di Elemental, il film Disney e Pixar in arrivo il 21 giugno nelle sale italiane.

Mission: Impossible – Dead Reckoning: Parte Uno, ecco lo spot delle finali NBA 2 Giugno 2023 - 15:00

Ethan Hunt deve affrontare la sua missione più pericolosa nel nuovo spot di Mission: Impossible - Dead Reckoning: Parte Uno.

La Sirenetta, ecco la clip ufficiale con Scuttlebutt 2 Giugno 2023 - 14:00

La clip de La Sirenetta con Scuttlebutt, il rap di Awkwafina e Daveed Diggs, è disponibile ufficialmente on-line.

The Lasso Way: quello che Ted Lasso mi ha insegnato in questi anni 31 Maggio 2023 - 11:40

Arrivati alla fine della sua terza stagione, Ted ci ricorda una cosa molto importante, per le sfide sul campo (della vita) di tutti noi.

Across the Spider-Verse: precedenti animati e videogame con Spider-Man 2099 30 Maggio 2023 - 15:27

Le comparsate precedenti di Spider-Man 2099 in film, serie animate e videogiochi Marvel.

L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI 
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI