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Consigli Letterari: Tim Burton from Gotham to Wonderlan di Giulio Muratore

Pubblicato il 04 maggio 2016 di Filippo Magnifico

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Tim Burton è senza ombra di dubbio una delle personalità più influenti del panorama cinematografico contemporaneo. Il suo stile ha ispirato un’intera generazione di cineasti e non è raro, ormai, parlare di un film definendolo “burtoniano” per tematiche, atmosfere o messa in scena.
Prossimamente farà il suo ingresso nelle sale italiane La Casa per Bambini Speciali di Miss Peregrine, la sua ultima fatica, l’occasione giusta per fare un ripasso di tutta la sua filmografia e, soprattutto, conoscere meglio quell’universo dark e al tempo stesso particolarmente colorato che ha caratterizzato ogni sua opera.

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Esistono dei temi portanti che uniscono tutti i film di Burton, che troppo spesso sono stati messi in secondo piano ma che in fin dei conti sono fondamentali per comprendere appieno il suo pensiero. Di questo e di molto altro parla Tim Burton from Gotham to Wonderlan, il saggio scritto da Giulio Muratore (Indagini – Nero Press) che in 120 pagine ci offre un’analisi approfondita, non convenzionale (e proprio per questo coerente con lo spirito del regista) del cinema di Burton.

Un’analisi in grado di rendere giustizia al genio creativo di questo regista, che non si sofferma sulla semplice analisi delle sue opere, prediligendo il lato biografico e formativo da un lato e mettendo in evidenza temi ricorrenti come la negazione dell’infanzia, la sessualità e gli evidenti richiami al gotico e all’espressionismo dall’altro.

Un percorso orchestrato alla perfezione da Giulio Muratore, che parte con l’immedesimazione, coinvolgendo il lettore e catapultandolo nell’infanzia di Burton, per poi spostarsi su territori più convenzionali e teoretici che ci permettono di capire fino in fondo pellicole intramontabili come Batman (perché Tim Burton è stato uno dei primi registi a cimentarsi in modo molto personale con il mondo dei cinecomic), Edward mani di forbice, Ed Wood e i più recenti Alice in Wonderland (trattato con estrema lucidità), Dark Shadows e Frankenweenie. Senza dimenticare, ovviamente, il sodalizio tra il regista e l’attore Johnny Depp.

Una lettura particolarmente consigliata a chi vuole avvicinarsi all’universo cinematografico di Tim Burton ma anche a chi già conosce questo regista e vuole approfondire alcuni aspetti della sua vita, del suo cinema, considerati ingiustamente secondari.

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