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The Flash, la recensione dell’episodio 2.19: Back to Normal

Pubblicato il 28 aprile 2016 di Lorenzo Pedrazzi

Back to Normal, diciannovesimo episodio della seconda stagione di The Flash, ci mostra Barry senza poteri, ma comunque determinato a combattere un meta-umano che rapisce Harrison Wells

Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER

Barry (Grant Gustin) ha ceduto i suoi poteri a Zoom (Teddy Sears) per salvare Wally (Keiynan Lonsdale), e ora è costretto a vivere una vita normale. Wells (Tom Cavanagh) è in collera con lui per come sono andate le cose, e si mette alla ricerca di sua figlia Jesse (Violett Beane) sfruttando la traccia che lascia dietro di sé a causa della diversa frequenza delle sue vibrazioni. Jesse però lo caccia via perché spaventata da quello che lui è disposto a fare per proteggere chi ama, e Wells viene rapito da un meta-umano, Griffin Grey (Haig Sutherland), che lo scambia per il Wells di Terra-1. In seguito all’esplosione dell’acceleratore di particelle, Griffin ha acquisito una forma sovrumana, ma invecchia precocemente quando la usa. Vuole che Wells lo salvi, altrimenti lo ucciderà.
Intanto, su Terra-2, Caitlin (Danielle Panabaker) è prigioniera di Zoom, ancora innamorato di lei. Nel covo è rinchiusa anche il suo Doppelgänger, Killer Frost, e Caitlin accetta di farla uscire dalla cella in cambio del suo aiuto per fuggire. Il piano riesce, ma Killer Frost non ha alcuna intenzione di aiutarla, perché sa che Zoom l’ha tenuta in vita solo grazie alla loro somiglianza. Proprio quando si appresta a ucciderla, però, il velocista interviene e salva Caitlin, trafiggendo Killer Frost con una delle sue lame di ghiaccio. Zoom avverte Caitlin che ucciderà anche il misterioso Uomo con la Maschera di Ferro se cercherà di liberarlo, e poi accetta di riportarla su Terra-1 perché ha intenzione di soggiogare anche quel mondo.
Barry, Cisco (Carlos Valdes), Joe (Jesse L. Martin) e Iris (Candice Patton) si attivano per salvare Wells, coadiuvati da Jesse. Riescono a individuarlo grazie al segnalatore di meta-umani che porta al polso, e Barry indossa il costume di Flash con un rinforzo speciale, sintetizzato da un frammento di stella nana (lo stesso materiale usato da Atom). L’obiettivo è costringere Griffin ad abusare della sua forza, facendolo invecchiare fino allo sfinimento. Barry, pur essendo senza poteri, lo affronta e subisce alcuni colpi, finché Griffin non di accascia a terra, morto. Wells non era stato in grado di trovare una cura.
Wally convince Joe a combinargli un incontro con Flash per ringraziarlo, assicurandogli che farà buon uso del dono che gli ha fatto. Alla fine, Wells dice a Barry che gli restituirà i suoi poteri creando un nuovo incidente con l’acceleratore di particelle…

Il mio nome è Barry Allen, e sono l’uomo più normale del mondo
Non è la prima volta che vediamo Barry Allen senza poteri, ma ora la situazione è ben diversa: l’eroe, infatti, è stato completamente privato della Speed Force, quindi è costretto a tornare fra i “comuni mortali” e vivere una vita normale, fatta di autobus per andare al lavoro, tempo perso per scegliere i vestiti e piena vulnerabilità agli attacchi dei supercriminali, come dimostra il suo scontro con Griffin Grey. In un certo senso è l’incubo di ogni ex outsider, precipitare nuovamente nel grigiore dell’anonimato dopo aver vissuto il proprio riscatto sociale e sentimentale. Senza l’ipervelocità, Barry si sente inutile: aver assaporato il cibo degli dei rende insipida qualunque pietanza umana, per così dire. Ciononostante, l’altruismo e lo spirito di sacrificio sono endemici alla sua persona, quindi Barry riesce a dimostrare il suo valore – con un pizzico di egotismo – anche senza i poteri.

Back to Normal è un episodio che parte da una premessa poco incoraggiante (il supereroe senza superpoteri rischia di minare l’interesse per la storia, diminuendo il climax e castrando lo spettacolo visivo), ma risulta ugualmente godibile grazie all’alternanza tra le linee narrative di Terra-1 e Terra-2, con quest’ultima che garantisce un livello superiore di pathos e misteri: lidentità dell’Uomo con la Maschera di Ferro potrebbe regalarci grandi sorprese, mentre la dialettica tra le due versioni di Caitlin è piuttosto divertente, anche perché Danielle Panabaker – coadiuvata dagli interventi di make-up – riesce a renderle molto diverse. Zoom, dal canto suo, ha assunto maggiori sfumature rispetto al principio, ma con la maschera sul volto e la voce di Tony Todd ha decisamente più carisma.

Parlando di supercattivi, Griffin Grey è l’elemento più interessante della puntata: prima ancora di essere un criminale, infatti, il povero Griffin è la vittima di macchinazioni più grandi di lui, che lo costringono a rinunciare alla sua giovinezza, al suo amore e infine alla sua vita. Meritava di essere salvato, più che sconfitto, ed è un peccato che la squadra non abbia nemmeno provato a trovare un modo per curarlo (questo denota una certa pigrizia da parte degli autori di The Flash, che troppo spesso tendono a eliminare i supervillain perché altrimenti non saprebbero che farci, com’è già successo con Plastique, Girder e molti altri). La peculiare condizione di Griffin rende più sfumata la contrapposizione manichea tra “buoni” e “cattivi”, spingendo a empatizzare con lui più che con Wells e Jesse, personaggi spigolosi e generalmente poco simpatici.

Con Flash privo di poteri, lo spettacolo visivo è quasi interamente concentrato su Terra-2, dove il provvidenziale intervento di Zoom per salvare Caitlin è alquanto suggestivo. A tal proposito, dispiace per l’uscita di scena di Killer Frost (la cui giocosa perfidia dava parecchie soddisfazioni), ma almeno la sua morte è giustificata dal punto di vista narrativo, e inoltre stimola Zoom a cambiare strategia: non pago di aver soggiogato Terra-2, ha intenzione di fare lo stesso anche con gli altri mondi paralleli, a cominciare ovviamente da Terra-1. Per fortuna ci sarà ancora Flash a sbarrargli la strada, dato che Wells vuole ripetere l’esplosione dell’acceleratore di particelle per restituirgli i poteri; e, considerando l’attuale presenza di altri due futuri velocisti (Wally West e Jesse Quick) nel cast dello show, possiamo immaginare che la Speed Force non si limiterà a colpire il nostro Barry

La citazione:
«È un giorno normale a Central City. Niente che esuli dall’ordinario.»

Ho apprezzato:
– La dialettica fra le due versioni di Caitlin Snow
– La caratterizzazione di Griffin Grey
– Gli sviluppi potenziali del cliffhanger

Non ho apprezzato:
– La condanna senza appello di Griffin
– La morte di Killer Frost (anche se giustificata dal punto di vista narrativo)