Arrow e il problema dei flashback: dove porteranno nella stagione 5?

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Sin dal principio, gli episodi di Arrow si sono sempre mossi lungo due linee temporali che corrispondono ad altrettanti archi narrativi: il presente (con le avventure di Freccia Verde a Star City) e il passato (con le vicende di Oliver Queen sull’isola di Lian Yu o in altri posti). I flashback servono per raccontare la transizione di Oliver da ricco viziato a guerriero idealista e tormentato, e nelle prime due stagioni hanno offerto un valido complemento alla trama principale, illuminando il percorso formativo dell’eroe e giustificando le minacce del presente. A partire dal terzo anno, però, questa linea temporale ha cominciato ad accusare una certa stanchezza, e i legami con le storie contemporanee sono diventati sempre più forzati e pretestuosi, utili soltanto a fornire qualche “precedente” nelle avventure di Oliver (il virus Alpha-Omega nella terza stagione, l’idolo di Demien Darhk nella quarta).

I fan nutrono ormai parecchia insofferenza nei confronti dei flashback, ma gli showrunner ne sono consapevoli. Marc Guggenheim, presente sabato scorso al Writers Guild Festival, ha commentato:

Una parte dell’attrattiva dei flashback – certamente nei primi due anni, ma credo nei primi tre – era nel vedere le grandi differenze tra l’Oliver Queen del presente e l’Oliver Queen di cinque anni fa. Il problema è che nei flashback stiamo raccontando una storia quinquennale su come Oliver sia diventato il tizio che avete incontrato nel pilot. Quindi, più ci si addentra nei flashback, più lui si avvicina a diventare quel tizio, e quindi si perde quell’elemento dei flashback che era così interessante, su quanto lui fosse diverso. È un problema con cui stiamo lottando quest’anno.

Wendy Mericle ha aggiunto che tali flashback servono inoltre per stabilire una connessione tematica ed emotiva con la trama principale, ma gli autori hanno anche sperimentato una maggior separazione tra le due linee temporali, senza grande successo. Mericle, comunque, ha parlato con TV Line dopo il panel, dichiarando di adorare il lavoro di Stephen Amell nei primi flashback:

Credo che abbia realmente dato vita al personaggio. Non era ancora un supereroe stoico, ma aveva più dimensioni, perché era pieno di difetti.

Nei flashback della quarta stagione, però, Oliver non è molto lontano dal personaggio che è tornato a Star City per punire i colpevoli, ma gli sceneggiatori devono comunque proseguire sulla strada già tracciata:

Il modo in cui scriviamo la storia è ancora molto legato a quel retroscena, e cambiarlo a questo punto sarebbe un po’ strano.

La quinta stagione racconterà il quinto anno di Oliver lontano da casa, e si ricollegherà al pilot:

Sappiamo su cosa lavorare. La [quinta] stagione sarà più facile da scrivere perché abbiamo già un punto finale, e possiamo lavorare a ritroso da lì.

Ma dove ci porteranno i flashback della quinta stagione? Taiana (la “compagna” di Oliver nei flashback attuali) è russa, e alcune sue battute sembrano indicare che l’eroe si dirigerà proprio in Russia. Wendy Mericle, con un sorriso evasivo, ha quasi confermato questa ipotesi:

Non voglio svelare troppo, ma ci sono buone possibilità che scopriremo finalmente come Oliver si sia fatto quel tatuaggio della Bratva, e come abbia imparato il russo.

Ricordiamo, però, che Oliver dovrà comunque tornare su Lian Yu alla fine della storia, in modo da riallacciarsi coerentemente con il pilot della serie.

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