Se da qualche tempo grandi produzioni horror nel mondo dei videogames latitano (il titolo più atteso è da anni il settimo capitolo principale di Resident Evil) fatte salvo alcune piacevoli eccezioni come Until Dawn, dall’altra parte con la diffusione del digital delivery e dei team indipendenti, la paura è stata sfruttata da molti studi per farsi largo nell’affollato panorama dell’industria videoludica.
Ecco quindi che dopo Pineview Drive, i tedeschi di Vis Games propongono per il mercato PC ad un prezzo consigliato di 19.99 euro Obscuritas, un’avventura grafica in prima persona con un canovaccio piuttosto tipico anche in ambito cinematografico.
Il nostro alter ego virtuale si chiama Sarah, una giovane donna che scopre essere diventata l’unica erede di una enorme villa in campagna. Riceve la notizia dalla lettera postuma di un suo zio, Arthur, che da tempo immemore si era allontanato dalla sua famiglia per ragioni al momento misteriose. Preso il primo treno, la ragazza si ritrova di fronte all’enorme dimora dove le aspettano molte prove preparate dal suo parente oramai defunto ma che aveva già predisposto tutto per…
Come è giusto che sia, non vogliamo darvi anticipazioni di sorta sulla trama per non rovinarvi la sorpresa. Quello che però possiamo dirvi è che in realtà la componente narrativa è in realtà piuttosto marginale in termini quantitativi ma riesce comunque a fare da eccellente collante alla nostra avventura e a darci la spinta per concludere il nostro percorso che durerà all’incirca una decina di ore.
Obscuritas può considerarsi un videogame diviso in due. La prima parte, la più breve, è ambientata nella dimora e presenta i tipici enigmi e puzzle da avventura grafica. I due terzi successivi del gioco si svilupperanno invece in ambienti esterni e qui esce maggiormente la componente horror – survival con maggiori presenze paranormali, trappole mortali e torce/candele da utilizzare nel modo più parco possibile per non trovarsi al buio e con seri problemi di sopravvivenza.
Nell’insieme Obscuritas riesce a mantenere alta la tensione e ad alcuni escamotage se pur tipici, spaventano alla grande. Un difetto però marcato, anche nell’altra produzione horror di Vis Games, è quello dell’eccessivo uso del backtracking ovvero il dover tornare in zone già esplorate. Il fenomeno è così marcato che diviene un elemento negativo particolarmente evidente in Obscuritas.
A questo si somma un motore grafico nient’affatto di ultima generazione (se pur presenti alcuni effetti visivi di buona qualità) per di più clamorosamente pretenzioso in fatto di requisiti hardware per girare con un frame rate accettabile tanto che sul nostro PC di fascia medio/alta abbiamo dovuto abbassare e di parecchio i parametri grafici per avere una fluidità accettabile.
Pollice in alto per il sonoro invece con una colonna sonora veramente strepitosa ed tutto il repertorio di effetti audio che un horror, videoludico o filmico che sia, deve avere per trasmettere la giusta dose di tensione e paura. Tutti i dialoghi sono ben interpretati in inglese ma non mancano i sottotitoli in italiano.
Nell’insieme dunque Obcuritas è ben lontano dall’eccellenza ma visto il prezzo ridotto potrebbe comunque soddisfare gli amanti del genere a patto di tollerare i limiti tecnici e ludici esposti nei precedenti paragrafi.
VOTO: 6.5