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Need for Speed per PC: La Recensione

Pubblicato il 20 marzo 2016 di Fabrizio Tropeano

Da oltre 20 anni (il primo titolo della serie è datato 1994), Need For Speed di Electronic Arts accompagna i giocatori amanti dei racing di tutto il mondo. La serie nel corso di due decenni ha conosciuto molti cambiamenti per non dire vere e proprie rivoluzioni (si può dire che l’unico punto fisso è la presenza di vetture a 4 ruote…).

Negli ultimi anni, c’è stato un “avanti e indietro” fra mondo delle corse illegali clandestine notturne e le competizioni da simil campionato sportivo passando a titoli ibridi o con una componente narrativa più corposa.

La produzione numero 22 del brand ha perso ogni sottotitolo diventando così una sorta di reboot della serie anche se i contenuti del videogame già visti qualche mese fa su Xbox One  e Playstation 4  hanno spinto molti a ribattezzarlo come il terzo capitolo di NFS Underground, probabilmente il filone più convincente ed amato dai fans.

Nella produzione firmata dal team svedese di Ghost Games disponibile finalmente anche su PC con tutti i contenuti aggiuntivi precedentemente usciti su console, ci troveremo a correre nelle notti di una metropoli americana per farci strada nel mondo del tuning e delle corse fino a raggiungere vere e proprie leggende (reali) dell’automobilismo come Akira Nakai, Magnus Walker e Ken Bloc. La nostra reputazione andrà a punti e ci saranno cinque filoni diversi in cui progredire e arrivare in tutte all’apice: Speed, Crew, Style, Tuning e Outlaw.

Per farlo avremo una intera città esplorabile liberamente, in cui sfidare altri giocatori in multiplayer on line, evitare di essere presi dalla polizia se verremo meno alle regole del codice della strada oppure proseguire nei tantissimi tipi di eventi proposti per una campagna in single player longeva al punto giusto e ricca di varietà.

Il tutto inoltre sarà inframezzato da sequenze girate con attori in carne ed ossa: una scelta da un certo punto di vista vintage (la tecnica veniva spesso adottata nella seconda metà degli anni ’90 con l’avvento del compact disc… sembra una vita fa!) ma linguaggio e stile sembrano invece avere come target di riferimento un pubblico adolescenziale, forse troppo adolescenziale…

Il gameplay si mantiene sulle tipiche coordinate dell’arcade pur chiedendo un impegno non indifferente per effettuare le derapate o mantenere il miglior stile di guida sul bagnato. Il tutto così è comunque ben fatto che NFS diventa quasi una dipendenza per chi ama i racing non simulativi ed anche soltanto la strada per raggiungere il luogo di partenza dell’evento diviene un divertimento.

La versione PC ha inoltre una esclusiva sotto il profilo del gameplay: oltre alla compatibilità con un buon numero di volanti, introduce anche il cambio manuale per le auto che sarà sicuramente apprezzato da chi cerca una esperienza con meno “aiutini” possibile.

Non mancherà ovviamente un garage dove acquistare nuove auto (ottimo il parco macchine composto da una cinquantina di vetture di varie epoche ma ci vorranno tanti soldini per acquistarle) e tutte le possibilità di tuning. Sotto il fronte della personalizzazione delle performance, niente da dire, siamo veramente su livelli eccellenti con un cambio delle prestazioni reali e che si rivelano essere fondamentali per la buona riuscita delle nostre imprese automobilistiche.

Un pò meno convincente l’editor grafico (pensando anche a qualche capitolo precedente della serie) delle vetture con ridotte possibilità di personalizzazioni, ridotta managevolezza, pochi elementi in fatto di adesivi e serigrafie.

Da un punto di vista grafico, è palese che questi mesi abbiano permesso al team di ottimizzare al meglio il gioco su PC sin dal day one: anche sul nostro hardware di fascia media (alta per quanto riguarda la ram ed il processore, bassa in fatto di scheda grafica…) Need For Speed risulta essere veramente un capolavoro per gli occhi con bellissimi effetti visivi per la pioggia, l’illuminazione stradale e la ricchezza dei dettagli per vetture e costruzioni urbane.

Per quanto ci fosse piaciuto anche su Xbox One, la versione PC di NFS è nettamente superiore sotto ogni aspetto anche in fatto di risoluzione e SOPRATTUTTO per il raddoppio dei frame al secondo. Con 60 “frames per second” il gioco assume una dimensione di velocità molto più intrigante ed appagante arrivando a picchi di soddisfazione ludica elevatissimi.

Dispiace invece dover segnalare una colonna sonora molto al di sotto dei precedenti titoli della serie: musica elettronica a volte non particolarmente ispirata ed un pò di indie-rock nell’insieme intrattengono bene il giocatore ma in passato ricordiamo soundtrack memorabili in particolari nei due capitoli precedenti di Underground.

Se tutti i porting su PC fossero come quello di Need For Speed, val la pena aspettare un pò ed avere titoli così performanti come la produzione di Electronic Arts. NFS su Personal Computer è un racing arcade da consigliare senza esitazioni a chi ha un minimo di empatia con il genere di riferimento. Così superiore alle versioni console da consigliarlo anche a chi lo ha giocato nel corso di questi mesi su PS4 ed Xbox One. La differenza è netta e marcata senza ombra di dubbio in particolare per il frame rate raddoppiato.

VOTO: 9