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Dove eravamo rimasti: Once upon a time

Pubblicato il 06 marzo 2016 di Andrea Suatoni

La missione di Emma e compagni per recuperare l’anima di Uncino sta per iniziare, e le novità sono tantissime: dal ritorno di volti noti e amatissimi ad inaspettate rivelazioni sul passato di alcuni personaggi, gli ultimi 12 episodi della quinta stagione si preparano ad esplorare il mondo dell’oltretomba (Disneyano).

LOST IN WONDERLAND

Il concept iniziale era talmente semplice da peccare quasi di ingenuità: trasportare i personaggi più noti delle fiabe nel mondo reale e testare il loro confronto con la realtà. Un esperimento non nuovo ma di certo coraggioso, per una serie ABC destinata alla prima serata domenicale. Figli della loro appena terminata esperienza in Lost, Adam Horowitz e Edward Kitsis avevano sviluppato un metodo di narrazione incentrato sul contrasto psicologico fra il vecchio e il nuovo; il parallelismo con i flashback di Lost in effetti è evidente fin da subito: ogni puntata di Once Upon A Time è incentrata su un diverso personaggio, del quale vengono svelati i retroscena in passate vicende personali che ripercuotendosi su quelle attuali provocano un mutamento interno o quantomeno delle severe riflessioni.

Ma Once Upon A Time non cattura per la scrittura tecnica improntata allo stile personaggio sopra mitologia, bensì proprio per la cura, le evoluzioni e soprattutto le interazioni dei personaggi, quei protagonisti che fin dall’infanzia crediamo di conoscere così bene ma che ogni volta riscopriamo diversi. Il punto di forza dello show è l’aggressivo ed irresistibile mash-up fra mondi che abbiamo sempre inteso e considerato come chiusi e finiti in sè stessi, ma che nella serie ricreano un macrocosmo unitario, dove ad esempio Malefica può tentare di uccidere la figlia di Biancaneve o la Strega Cattiva (sorella della Strega dell’ovest di Oz) può innamorarsi di Robin Hood.
Le fiabe tradizionali (in senso relativo: la base da cui la serie prende le mosse è strettamente disneyana, arrivando fino ad Hercules o ai nuovissimi Frozen o Brave-Ribelle) vengono non solo rimescolate fra loro in modo perfetto, trovando un equilibrio inaspettatamente verosimile e credibile, ma anche rese più adulte e dark (davvero: il mondo delle fiabe risulta talmente pieno di tragedie che sembrerebbe un posto orribile in cui voler vivere!), come ad esempio nel caso della licantropia di cappuccetto rosso o in quello della malvagia schizofrenia di Crudelia DeMon.

DOVE ERAVAMO

Al termine della quarta stagione avevamo lasciato Emma Swan, la Salvatrice, preda dell’oscurità e quindi nuova depositaria del potere dell’Oscuro. La prima metà della quinta stagione ci ha raccontato di come Emma, vittima del proprio lato malvagio, abbia manipolato tutte le persone che amava (intervenendo, ancora una volta, con il fin troppo abusato deus ex machina di una maledizione della memoria) per raggiungere lo scopo di riunire i pezzi della spada Excalibur ed usarla per eliminare l’oscurità dal mondo una volta per tutte, facendola confluire nel corpo di Zelena (una volta partorita la figlia di Robin), per poi ucciderla.

I vari flashback disseminati negli undici episodi hanno riunito i fili di ciò che era accaduto a Camelot (dove i nostri intendevano trovare Merlino ed usare il suo potere per liberare l’ex salvatrice) e che la maledizione aveva cancellato dalle menti di tutti: un complotto di Zelena e Artù aveva portato al ferimento mortale di Uncino, ed Emma pur di salvare la vita del suo amato lo aveva tramutato in un nuovo Oscuro, rendendolo immortale. Ma Killian (e c’era da aspettarselo), da sempre in bilico fra il bene e il male, non aveva resistito al richiamo del potere ed era arrivato ad assassinare Merlino prima di cadere anch’egli vittima della maledizione.

Fallito il piano di Emma a causa proprio di un Uncino in cerca di risposte, la maledizione viene spezzata: Killian ricorda di essere un Oscuro e pianifica la sua vendetta contro la sua amata e, finalmente, contro Tremotino: fingendo di perdere un duello contro il coccodrillo riesce a richiamare dall’aldilà tutti gli Oscuri del passato (fra cui il primo, Nimue). Da eroico copione, nelle ultime battute Uncino tornerà sui suoi passi, decidendo di sacrificarsi usando Excalibur come da piano originale per cancellare l’oscurità. Ma Tremotino, ingannando tutti, aveva incantato la spada per farne un tramite: il male è ancora presente ed è ora appannaggio esclusivo del coccodrillo, forte di un potere molto più grande di quanto avesse mai avuto. Ed è con quel potere che, ricattato da Emma, aprirà un portale per l’oltretomba: la salvatrice, con famiglia allargata al seguito, è fermamente decisa a strappare Uncino dalla morte.

IL LUNGO CAMMINO DEGLI EROI

La seconda parte della quinta stagione non solo sarà quasi interamente incentrata sul viaggio degli eroi nell’aldilà, ma vedrà il ritorno di gran parte dei villain (e non solo) delle passate stagioni. Da Cora a Peter Pan a Crudelia, in un tripudio di fan service che non può che farci piacere, rivedremo gran parte dei personaggi passati a miglior vita… Fra cui spiccherà Neal, il primo grande amore di Emma. Rumor tendenzilmente affidabili parlano della scelta che la salvatrice dovrà effettuare fra i due uomini della sua vita, facendoci tremare in vista dell’esito finale.
Fra i nuovi personaggi che tenteranno di mettere i bastoni fra le ruote ai protagonisti c’è Ade, interpretato dall’amatissimo Greg Germann di Ally Mc Beal, insieme a vari personaggi della mitologia greca (ancora, in salsa Disney) che irromperanno sulla scena vantando un qualche tipo di legame con i nostri campioni, come Hercules o Megara.

Ancora tantissima carne sul fuoco quindi per lo show della ABC. Il mix di buona scrittura, superlativa recitazione e clichè favolistici, rotto soltanto dalla pessima realizzazione degli effetti speciali e da un romanticismo a tratti smielato che permea l’intera serie anche nei momenti più drammatici (caratteristica che è portata da alcuni come il suo più grande difetto ma da altri, fra cui si pone il sottoscritto, come il suo maggiore punto di forza) ha condotto lo show ad essere rinnovato per una sesta stagione, nonostante un più che notevole calo di ascolti costante negli anni.
Varie cadute di stile (configurandosi il comparto tecnico generale piuttosto godibile, privo di infamia o di lode) e di sceneggiatura attraverso alcune storyline che hanno arrancato fino ad episodi fortunatamente risolutivi (più in termini di audience che di trama) hanno allontanato alcuni dei fan dalla serie, che quindi, già se ne parla, potrebbe definitivamente chiudere dopo il sesto anno; la capacità di far letteralmente sognare lo spettatore però è rimasta immutata e la saga di Emma Swan è ormai storia, densa di una epicità che difficilmente la cancellerà dalle menti del pubblico. Salvo maledizioni di sorta.

Once Upon A Time torna sul piccolo schermo a partire dal 6 Marzo sulla rete americana ABC. Fra gli interpreti principali, Jennifer Morrison (Emma Swan), Lana Parrilla (La Strega Cattiva), Ginnifer Goodwin (Biancaneve) e Robert Carlyle (Tremotino).

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