Bright sarà il film più costoso nella storia di Netflix
Un procedurale poliziesco, contornato da elementi fantastici, questo sarà il prossimo film diretto da David Ayer basato su uno script di Max Landis. Lo scrittore spiega a Deadline che inizialmente non aveva voglia di vendere il progetto da nessuna parte, con nessun pacchetto, a causa della sua insoddisfazione per un’altra sua creazione, Chronicle.
Landis ha scritto Bright mentre era in convalescenza per un intervento chirurgico all’anca, si tratta di un’opera influenzata dal mondo di J.R.R. Tolkien e dallo stile di David Ayer. All’improvviso Aver, dopo aver letto lo script ha
“Detto che doveva portarlo alla Warner Bros, e questo mi ha innervosito perché l’ho pensato come un film indipendente e non volevo uno studio. Sono seguite una serie di telefonate e la Warner non riusciva a star dietro con i soldi.
Sono un narratore, per quanto pretenzioso possa suonare, e il secondo in cui lo script cade nelle mani di altri, è il mostro di Frankenstein. Mi fidavo di David, ma non c’era alcun modo, che uno studio gli desse il taglio finale o che mi tenesse per i sequel se questa cosa avrà successo. Chronicle è stato una grande lezione. Come Bright, è stata una grande idea, ed ero molto vicino a quello script ed è diventato un enorme successo, ma alla fine sono stato tagliato fuori dal processo. Qui, non volevo correre rischi. In una scena, l’Orco minaccia un tipo con un coltello e lo chiama stupido figlio di p@#à+§a. Gli studio non vogliono questo”.
Comprato da Netflix, Ayer spiega che non sa se Bright avrà anche un’uscita cinematografica:
“Non so nemmeno se ci sarà, e non è stata una mia priorità. E’ stato per la libertà creativa, la possibilità di fare dei film davvero hard R con una visione e una voce, e vederli trasmessi nel mondo del on-demand”.
Per un eventuale uscita cinematografica sotto uno studio, il film avrebbe dovuto essere un successo, perché sarebbe stata una scommessa:
“Per loro è più facile giustificare un budget da 200 milioni per dei tentpole che dai 40 ai 90 milioni per i film che piace fare a me”.
Il filmaker descrive la piattaforma di streaming come il futuro dell’industria dell’intrattenimento.
“Portare un progetto di punta in quel mondo e avere l’opportunità di essere la punta della lancia. Mi sembra che ci abbiamo dato una licenza di caccia per essere veramente creativi, e per fare quello che amo”.
Il prossimo appuntamento con David Ayer è per questa estate con l’uscita di Suicide Squad.
Fonte deadline foto Sonia Recchia/Getty Images North America
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