Zootropolis – La recensione del nuovo film Disney

Zootropolis – La recensione del nuovo film Disney

Di Lorenzo Pedrazzi

A prima vista può sembrare strano, ma gli animali antropomorfi non sono così frequenti nei lungometraggi Disney. Con la felice eccezione di Robin Hood (1973), gli animali non si sono mai sostituiti agli uomini nel dominio della Terra, ma si sono limitati ad assumerne alcune caratteristiche (il linguaggio, le abitudini, le idiosincrasie) in un mondo dove la loro esistenza si affiancava alla nostra, spesso vivendo avventure e conflitti di cui gli umani non sospettavano nulla. Zootropolis parte quindi dal modello di Robin Hood per sistematizzare un’utopia animalista da cui deriva il calzante titolo originale del film, Zootopia: gli esseri umani non sono mai esistiti, e gli altri mammiferi si sono evoluti al posto nostro, abbandonando lo stato di natura (con la sua divisione tra predatori e prede) per costruire una società apparentemente ugualitaria, basata sulla fratellanza e sulla convivenza civile. La stessa città di Zootropolis è un miracolo di concept design che soddisfa le esigenze di ogni animale, dai piccoli roditori ai grandi pachidermi, concedendo ampio spazio all’immaginazione degli illustratori. Non si tratta, infatti, di una metropoli costruita per gli animali, bensì dagli animali: ogni distretto è un’estensione della natura, ogni elemento tecnico-logistico risulta funzionale alle necessità e alla corporatura dei mammiferi. I panorami della città sono talmente brulicanti di dettagli (per non parlare dei cartelloni pubblicitari e dei celebri marchi “trasfigurati” in chiave animalesca) che servirebbe una seconda visione per coglierli tutti.

Zootropolis_immagine_dal_film_d'animazione_Disney_9

Il punto, però, è che l’egualitarismo di questa realtà parallela si ferma alla superficie, poiché la società di Zootropolis è fondamentalmente classista: l’audace coniglietta Judy Hopps deve faticare il triplo (un po’ come accade alle minoranze in svariati ambiti lavorativi) per diventare agente di polizia, e comunque la sua specie non è ritenuta idonea per un compito del genere. L’ossessione per gli stereotipi alimenta il pregiudizio, e gli impulsi sovversivi vengono sradicati sul nascere: lo stesso Nick Wilde – volpe che vive di espedienti e piccole truffe – è stato plasmato dai pregiudizi nei confronti dei carnivori, e istituisce con Judy un rapporto speculare, dal quale entrambi potranno imparare qualcosa. Questa collaborazione forzata li porterà sulle tracce di alcuni animali scomparsi, alle cui spalle si cela un complotto che potrebbe minare le fondamenta stesse della città.

Zootropolis-Judy-Hopps

Il sottotesto moraleggiante si appella al nucleo del sogno americano (ovvero: con l’impegno e il talento si può avere successo ed effettuare il salto sociale), ma Zootropolis lo inserisce in un contesto sorprendentemente critico, soprattutto nei suoi palesi richiami alla contemporaneità: l’idillio di questa “utopia” rischia di crollare sotto il peso della paura, sfruttata dalle istituzioni per limitare le libertà individuali e rendere accettabile una politica reazionaria. La costruzione di uno spauracchio artificiale, di un nemico su cui riversare il terrore e l’odio dell’opinione pubblica, è infatti al centro di un efficace intreccio giallo che si gusta come un mistery, piacevole e incalzante nello svelamento progressivo dei suoi indizi. È facile intuire chi sia il colpevole, ma il rovesciamento dei ruoli (prede che diventano predatori, vittime che si trasformano in carnefici) svela un approccio antiretorico che non asseconda i sopracitati pregiudizi, ma li abbatte nella sostanza.

Zootropolis_immagine_dal_film_d'animazione_Disney_3

Per certi versi è una rilettura dei vecchi buddy cop, commedie d’azione dove una coppia mal assortita di “eroi” doveva risolvere un intrigo più grande di entrambi, affidandosi alla compensazione delle rispettive lacune. L’umorismo è spesso brillante, e talvolta si adatta più all’immaginario degli spettatori adulti che dei bambini, pur restando godibile in senso trasversale: la sequenza con i bradipi alla motorizzazione – oltre a dimostrare le qualità della raffinatissima personality animation – s’impone come uno dei pezzi comici più esilaranti degli ultimi anni, anche per la sua capacità di giustificare le gag con un intento satirico. Ne deriva un film che bilancia il notevole impatto spettacolare con una sceneggiatura intelligente, ricca di trovate narrative e di gag scoppiettanti: senza dubbio, uno dei prodotti migliori che i Disney Animation Studios abbiano confezionato in questo decennio.

Zootropolis_-_film_d'animazione_Disney_immagine_6

Cliccate qui per vedere la nostra videointervista al produttore di Zootropolis!

Zootropolis uscirà nelle sale italiane il 18 febbraio. Troverete maggiori informazioni sulla pagina facebook ufficiale.

CLICCATE SULLA SCHEDA SOTTOSTANTE PER RICEVERE GLI AGGIORNAMENTI DI ZOOTROPOLIS!

LEGGI ANCHE

Steven Spielberg dirigerà un film sugli UFO 17 Aprile 2024 - 21:30

Quale sarà il prossimo film diretto da Steven Spielberg? Molto probabilmente una pellicola sugli UFO

Martin Scorsese dirigerà un film su Frank Sinatra con Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence, dopo Life of Jesus 17 Aprile 2024 - 20:56

Andrew Garfield e Miles Teller in Life of Jesus di Martin Scorsese, Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence nel biopic su Frank Sinatra

Werner Herzog sarà uno dei doppiatori del film animato a mano diretto da Bong Joon-ho 17 Aprile 2024 - 18:45

Werner Herzog sarà uno dei doppiatori del lungometraggio animato diretto da Bong Joon-ho, ancora senza un titolo.

Estranei, il film di Andrew Haigh dal 24 aprile su Disney+ 17 Aprile 2024 - 18:00

Estranei, il film diretto da Andrew Haigh e interpretato da Andrew Scott e Paul Mescal, sarà disponibile in streaming dal 24 aprile in esclusiva su Disney+.

X-Men ’97 – Episodio 3: omaggi e citazioni 28 Marzo 2024 - 8:31

Curiosità, riferimenti, easter egg e omaggi ai fumetti nel terzo episodio di X-Men '97.

Kong contro Mechani-Kong: l’altro King Kong giapponese – Godzillopedia capitolo 4 26 Marzo 2024 - 8:00

Il secondo film della giapponese Toho dedicato a King Kong: Kong contro Mechani-Kong.

X-Men ’97 è una bomba (la recensione senza spoiler dei primi tre episodi) 20 Marzo 2024 - 8:01

X-Men '97 è la migliore cosa che potesse capitare a un vecchio fan dei mutanti Marvel, animati, a fumetti o entrambe le cose.

L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI 
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI