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Single ma non Troppo – La recensione

Pubblicato il 12 febbraio 2016 di Leotruman

New York è la città (cinematografica e non solo) per elezione dei cuori solitari che cercano l’anima gemella, ma allo stesso tempo anche dei single che vogliono fare vita sfrenata e cambiare partner in continuazione.

Si vuole sempre quello che non si ha, la storia d’amore della vita ma allo stesso tempo senza perdere il brivido dell’avventura di una sera, e tra flirt via sms e storie senza domani, la definizione di amore è in continua evoluzione e le relazioni sono molto diverse rispetto al passato.

Alice (Dakota Johnson) arriva nella Grande Mela proprio mentre si trova in pausa col fidanzato storico. Verrà travolta dalla città che non dorme mai, e anche dalla simpatica Robin (Rebel Wilson), che l’aiuterà a muovere i primi passi da single evitando che si faccia male più del necessario. Ma il doloroso processo di rinascita dopo una relazione è qualcosa che non si può evitare, così come non si può programmare la vita in ogni dettaglio come la sorella di Alice, la dottoressa Meg (Leslie Mann). Tra avventure folli, e momenti di serendipità varia, Alice prenderà consapevolezza di una preziosa verità, che la farà maturare e le aiuterà ad affrontare la vita in modo diverso.

Single ma non troppo è un film diverso rispetto all’atteso. Se vi aspettate una raffica continua di gag, alcune delle quali già viste nel trailer, rimarrete delusi. La commedia romantica ha la regia di Christian Ditter, che aveva già ben diretto il convincente #ScrivimiAncora, e trasforma bene la sceneggiatura scritta da Marc Silverstein con Abby Kohn, creando una pellicola che probabilmente non ha abbastanza potenziale per diventare un nuovo cult generazionale (per intenderci alla Notting Hill) ma funziona dall’inizio alla fine.

Non vi è equilibrio tra le quattro storie perché in realtà è Dakota Johnson la vera protagonista. L’attrice nei panni della ragazza acqua e sapone, sempre un po’ naïf e semplice, convince e le si addice perfettamente il ruolo di Alice. Rebel Wilson funge solo da simpatico contorno, pur rubandole la scena più di una volta.

How to be single (il titolo originale) racconta di quanto si debba necessariamente sbagliare alla fine di una storia per poter trovare sé stessi, il proprio equilibrio, e il proprio posto nel mondo. Non è la commedia di una romantica storia d’amore ai tempi dell’era digitale, e nemmeno una vuota lista di gag politicamente scorrette. È un film con una bella storia, imperfetta è vero e con alcuni buchi di sceneggiatura, ma semplice e genuina come la stessa Alice.

Quando si fanno troppi programmi, il mondo e la vita arrivano e te li sconvolgono. Per questo è meglio farsi trovare pronti avendo lavorato su sé stessi, senza smettere mai di farlo, e solo in questo modo ci si può rimettere in gioco, in modo diverso e più maturo. Sembra una morale da Baci Perugina è vero (e anche il weekend di San Valentino), ma quante volte abbiamo dovuto consolare persone a noi care dopo una dolorosa rottura, dicendo sempre le stesse cose?

Single ma non troppo riprende e ripete un concetto semplice, ma lo fa davvero con grande naturalezza, divertendo e anche commuovendo.

Single ma non troppo è ora nelle sale italiane. Nel cast troviamo anche Leslie Mann, Alison Brie, Jason Mantzoukas, and Damon Wayans Jr. Per maggiori informazioni potete consultare la scheda del film sul sito Warner Bros.